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Il libro si presenta come un tomo cartonato di ben 541 pagine, con copertina nera e bordi delle pagine neri, l’effetto scenico è notevole e mostra che la casa editrice Fazi ci sta puntando parecchio.
Nonostante qualche piccolissima incertezza linguistica sparsa nei primi capitoli il romanzo scorre notevolmente bene, tanto bene che dopo averlo iniziato a leggere, senza accorgersene si prendono a cuore molti dei personaggi come l’elfo Gulneras o il principe warantu Manatasi ed il suo fido sciamano Sirasa o il vecchio cacciatore di demoni Maugis.
Il libro è ambientato in Valdar il quale è un mondo sterminato e antico, un universo abitato da popoli profondamente diversi tra di loro che, nel corso dei secoli, lo hanno segnato con la bellezza delle loro civiltà e con la violenza ancestrale e terribile delle loro guerre. Nell’impetuoso crogiolo di destini di Valdar, la vita di Manatasi, un giovane sovrano Warantu, sembra scorrere lontana dai grandi eventi che forgiano la storia. Ma tutto è sul punto di cambiare. Si è ormai conclusa la fondazione di Kemiss, babelica città della speranza, attorno alle cui mura si stanno radunando genti e carovane dell’intero continente. Anche il Principe desidera raggiungere le maestose mura della città ed è così che inizierà il suo grande viaggio di scoperta. Manatasi lascerà la giungla insieme a Sirasa, fidato sciamano dall’animo inquieto, e dovrà difendere una madre e la sua bambina da quella che sembra una semplice aggressione di briganti; si alleerà a un tormentato incantatore che vuole riscattare i crimini del suo popolo indossando il Bracciale della Colpa; conoscerà gli algidi Sacerdoti che leggono la Ruota del Fato e combatterà Sanguescuro, il sicario che non ha mai provato sentimenti, nel suo tentativo di destare il Re Nero, un Dio Addormentato, il cui sonno inquieto fa vibrare le montagne. Guidato da un’ardente sete di conoscenza e dal suo animo ingenuo e dirompente, Manatasi dovrà decidere qual è il prezzo che è disposto a pagare per essere ricordato tra gli eroi capaci di cambiare il corso del Fato. The King è, allo stesso tempo, una saga fantastica tradizionale che vive della forza magnetica e travolgente del suo protagonista, primo eroe fantasy di colore, e una sfida narrativa nuova che rimette in gioco, rivitalizzandoli, gli stereotipi del genere.
Quello che ho appena riportato è ciò che potete trovare come descrizione in rete e, non rende giustizia ai personaggi meglio caratterizzati del romanzo, i quali sono Manatasi, lo shaziro redento Gulneras ed il suo fratellino Kenna, Maugis, notevolissimi anche tutti gli altri comprimari, i quali, specie alcuni, aggiungono un alone di mistero, ma leggendo il libro coloro dei quali si vuol sapere sempre più reputo siano proprio gli elfi, i quali nonostante un rappoto complicato riescono a trovare una forma di collaborazione, il motivo o meglio i motivi ve li lascio sospesi.
Il libro è un fantasy classico popolato dai soliti popoli come goblin, nani, umani, elfi e fin qui nulla di nuovo, quello che colpisce invece sono le usanze e le caratterizzazioni dei diversi popoli, ad esempio i goblin che sono normalmente la razza più bistrattata del fantasy qui vengono esposti in un modo nuovo che rende loro giustizia, viene affrontato il tema dell’eroe senza macchia ma di colore, viene creato un universo fantasy per tutto identico a quelli visti fino ad ora ma solo di nome, mentre nei fatti è un’interessante rivisitazione. Reputo infatti che la forza del libro sia portare davvero una ventata di aria fresca in un genere densamente popolato da presunti capolavori. Ma basta solo questo a far gridare al miracolo? No certo che no e qui non stiamo gridando al miracolo, anche perchè vedremo prossimamente, nel corso del tempo, se ci sarà, l’exploit dell’autore in quanto tale; tuttavia le premesse ci sono, l’opera è un classico fantasy con forti elementi di originalità, si legge in modo fluente e tutto d’un fiato.
L’opera, da quello che si apprende, è soprattutto il frutto di sessioni di gioco di ruolo in cui i giocatori hanno avuto un notevolissimo peso nello sviluppo dell’ambientazione, dei popoli e dei personaggi, segno che è un ottimo mezzo per stimolare la fantasia, quindi immaginiamo cosa potrebbe accadere se ogni giocatore di ruolo esponesse le sue opere…
In conclusione “The King – Il re nero” è un bel libro che si lascia leggere tutto d’un fiato e che introduce elementi nuovi nel fantasy classico, tutto questo contribuisce a fare del libro un ottimo compagno per l’estate in arrivo.

Dati:
autore Mark Menozzi
titolo The King
collana lain
pagine 541
ISBN 978-88-7625-075-0
data di uscita 30/04/2010
Numero collana 69
prezzo in libreria € 19,50


Giovanni D’Addabbo

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