Registrati
Ti sarà inviata una password tramite email.

Bentornati alla rubrica di letteratura fantastica! Questa settimana ho il piacere di recensire un libro che ho finito di leggere proprio dieci minuti fa: Starship Troopers di Robert Heinlein.

Una piccola nota personale: Prima di procedere con la recensione voglio mettere una piccola nota; nel caso alcuni di voi abbiano visto il film Starship Troopers: fanteria dello spazio di Paul Vehroeven e non letto il libro, state attenti a come prendete in considerazione il romanzo: la storia è simile, ma i contenuti sono molto differenti, sia come genere che come tematiche affrontate. Considero entrambi due capolavori del loro campo ma non fatevi pregiudizi: se non vi è piaciuta la pellicola, date comunque una possibilità alla versione cartacea.

Titolo: Starship Troopers

Autore: Robert Heinlein
Formato: 342 pagine
Prezzo: 9,40 euro
Editore: Mondadori

La trama in breve: Juan “Johnnie” Rico è un ragazzo che vive in un futuro non troppo lontano, dove la nostra società è crollata e al suo posto è sorto un nuovo ordine mondiale dove le persone si distinguono in cittadini, ovvero coloro che hanno svolto il duro servizio di leva, e tutti gli altri, i civili. Johnnie, rampollo di una ricca famiglia di civili, decide di andare contro i desideri del padre e si arruola nella fanteria spaziale mobile durante la lunga guerra galattica contro i “ragni”, entrando in un mondo molto diverso da quello che immaginava, ma che lo trasformerà col tempo in un uomo maturo.

I personaggi: Essendo scritto in prima persona, il protagonista acquista un’incredibile profondità: sappiamo cosa pensa, quali sono le sue paure, le sue motivazioni e le sue speranze; nel corso del suo addestramento possiamo osservarlo mentre acquisisce una nuova consapevolezza di se stesso e del mondo che gli sta attorno. I personaggi secondari, che inizialmente non vengono per nulla approfonditi (ad esempio gli istruttori), mostrano solo in un secondo tempo la loro vera natura e i loro sentimenti.

I temi: Nonostante sia un romanzo di fantascienza ambientato nel corso di una guerra galattica, Starship Troopers non tratta solo di azioni di guerra, ma principalmente della psicologia che si cela dietro tutte le guerre, future e passate. Inoltre sono molti i riferimenti che vengono fatti al modo di condurre guerre e politica nel ventesimo secolo (ovvero una critica non molto velata dell’autore alla società in cui viviamo) e a come invece il tutto viene gestito nel tempo del protagonista (qui lo scrittore ci mostra come, secondo lui, dovrebbe essere invece la società per funzionare al meglio). Entriamo quindi in contatto con una meritocrazia militare secondo la quale con l’avanzare della carriera aumentano anche lavoro e responsabilità, trasformando una persona qualsiasi in un vero uomo, dotato di senso morale e in grado di prendere decisioni per il bene della comunità e non solo per il proprio.

Consigli per giocare di ruolo: Questa volta più che darvi un consiglio, vi espongo la mia idea e vi prego di lasciarmi un vostro commento a riguardo. La complessa società in Starship Troopers è difficilmente adattabile ad un gioco di ruolo; l’unico campanello che è risuonato nel mio cervello riguarda la descrizione delle carriere di questa meritocrazia: l’unico gioco dove si può trovare una gestione così particolareggiata (per lo meno in un gioco fantascientifico) che conosco è Traveller, pubblicato in Italia da Wild Boar. Voi che ne pensate?

Reputo questo romanzo veramente molto speciale; lo consiglio a tutti gli amanti della fantascienza, in particolar modo quella sociale, e a tutte quelle persone che non hanno paura di soffermarsi un pochino a riflettere sulla nostra società.

A proposito dell'autore

Post correlati

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.