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Perchè ho scritto: una saga particolare? Da molto tempo sto cercando di scrivere questo articolo, ma ogni volta che ci provavo sentivo di non rendere giustizia a questo capolavoro di G.R.R. Martin. Nonostante sia classificata come saga fantasy, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco non segue i soliti canoni e i clichè del genere, “inventando” una sua struttura; forse è questo particolare che ha regalato a questa serie il successo mondiale.

Come ben sapete, solitamente comincio gli articoli della rubrica con una breve sinossi, ma ci ho rinunciato; trovo veramente impossibile comprimere anche solo i primi capitoli del primo volume senza togliere qualcosa, sia a livello narrativo che emozionale, al racconto. Questa volta preferisco descrivervi l’ambientazione e le particolari tecniche usate dall’autore nei volumi.

L’ambientazione: Il fulcro principale della narrazione si svolge nei Sette Regni, territorio medievaleggiante con una struttura feudale che ricorda molto l’antica inghilterra, tranne che qui le stagioni possono durare anche interi anni. Tempo prima la casa Targaryen aveva conquistato l’intero territorio con l’aiuto di poderose cavalcature, i draghi, scacciando i nativi e le terribili creature che abitavano quelle lande.

Ma dopo secoli di dominio, con l’estinzione dei draghi e l’ingresso del mito delle antiche creature, la casa dominante si è indebolita ed è diventata invisa a gran parte della popolazione; dopo una sanguinosa guerra per uccidere l’attuale re, un sovrano folle che stava distruggendo il regno con le sue barbarie, ed esiliare gli ultimi membri della famiglia, i sette regni godranno di un periodo di pace, una lunga estate al termine della quale si vedranno riprendere gli intrighi di potere e, all’insaputa di molti, il ritorno sia dei Targaryen che delle terribili creature che si pensavano ormai parte del mito.

La struttura: Il racconto non è “lineare”, ma raccontato, capitolo per capitolo, dal punto di vista di diversi personaggi, che si alternano e nei vari volumi, si passano talvolta il testimone.  Nonostante questa particolarità, la narrazione non viene “spezzata” ma l’autore riesce anzi in questo modo a renderla più interessante!

I personaggi: Nel corso della narrazione vengon presentati centinaia di personaggi, alcuni solo accennati, ma la maggior parte di questi sono descritti alla perfezione, sia a livello fisico, che psicologico. I personaggi protagonisti poi acquistano una profondità straordinaria, acquisita non in un solo capitolo, ma atrraverso una lunga serie di eventi che ci mostrano, attraverso le loro reazioni, il carattere e gli ideali.

Adattamenti: Proprio in questo periodo il canale inglese HBO sta mandando in onda la prima stagione dell’adattamento a telefilm della serie; personalmente trovo che il lavoro sia ben fatto: la trama viene rispettata e i personaggi sono molto simili alla versione cartacea; per ora non ci sono notizie per una eventuale versione italiana.

Gioco di ruolo: Sempre in versione inglese, esiste un GDR ambientato ne le cronache: A Song of Ice and Fire, edito da Green Ronin; non ho ancora avuto l’occasione di provarlo, ma dal materiale dimostrativo devo ammettere che sembra veramente ben fatto.

Come sempre, se qualcuno di voi vuole discutere sulla saga, sul gioco di ruolo o sull’adattamento a telefilm, può commentare qui o discuterne sul forum!

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