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Nella redazione di GdRItalia stiamo muovendo i primi passi per realizzare una nuova rubrica sulla falsa riga della già molto apprezzata “Storie di Immaginaria Realtà” dedicata questa volta a spunti ucronici per le vostre avventure.

Per chi non avesse grande familiarità con il termine “Ucronia” stiamo, in realtà, parlando di qualcosa che certamente conoscete piuttosto bene. Si tratta di quell’esercizio mentale e storico di chiedersi e immaginare “cosa sarebbe successo se…”
Normalmente si applica a eventi determinanti nella storia di una nazione o del mondo, cambiandoli e immaginandone il risultato che ne avrebbe potuto scaturire. Un esercizio spesso oltremodo interessante per comprendere meglio la realtà che ci circonda.

In letteratura questo, “espediente” è stato scoperto e utilizzato praticamente da sempre. Pensate che uno dei primi e più celebri esempi letterari di questo genere di letteratura lo possiamo trovare nell’opera di Tito Livio “Ab Urbe condita” in cui l’autore si immagina cosa sarebbe successo se Alessandro Magno avesse sviluppato il suo regno non verso Est, ma verso Ovest.

Nella letteratura “moderna” il primo esempio davvero significativo e interessante che vi segnalo è quello del francese  Louis Geoffroy che nel 1836 scrisse “Napoleone Apocrifo” in cui si immaginava che Napoleone avesse trionfato nella sua campagna di Russia. Il testo è molto interessante ma difficilmente reperibile in italiano purtroppo.
Successivamente potremmo segnalare moltissime opere similari ma per lo più di stampo “saggistico”… il primo grande autore di opere Fantastiche che mise mano a questo genere con un certo successo di lettori e pubblico fu Lyon Sprague de Camp che nel 1941 pubblicò il bellissimo romanzo “L’Abisso del Passato” in cui immagina uno studioso di storia americano in visita a Roma che si ritrova improvvisamente catapultato nella Roma tardo imperiale. E in quel contesto, imparerà prima a sopravvivere e poi a prosperare introducendo nella società del tempo alcune invenzioni e innovazioni moderne e cambiando radicalmente il corso della storia intervenendo sia su fatti storici come assassini di personaggi illustri sventandoli, sia introducendo invenzioni come il telegrafo, la stampa ecc.

Ma nel dopoguerra l’autore che forse segnerà di più il successo di questo genere sarà senza ombre di dubbio Philip K. Dick con il suo celebre “La Svastica sul Sole” in cui si delinea un mondo uscito dalla Seconda Guerra Mondiale in cui la Germania Nazista ha trionfato e ora si spartisce parte degli Stati Uniti con l’Impero Giapponese… una visione cupa della storia creata appositamente per scuotere le coscienze, che molto ha impressionato i lettori di ogni tempo.

Negli anni, il genere Ucronico, è diventato sempre più ricco di autori e di opere, distinguendosi nettamente come un campo a se affine, da un lato alla letteratura “fantastica” e dall’altro al romanzo storico.

Nelle prossime settimane parleremo di altri autori che hanno reso “grande” questo genere nell’ultimo secolo.

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