Registrati
Ti sarà inviata una password tramite email.

Benvenuti nella soffitta del Master che apre le sue polverose porte per la prima volta su queste pagine.Io sono il vostro mecenate in questo, speriamo, lungo viaggio all’interno di questa oscura soffitta che nasconde le vestigia di un tempo passato, in cui D&D 3.0/3.5/4+ e il D20 System non erano altro che uno dei tanti giochi in cui un giocatore poteva imbattersi.

Molti dei nostri lettori credo abbiano solo una vaga idea dell’incredibile numero di GdR che hanno preceduto l’arrivo di D&D 3.0/3.5/4+ e di come alcuni di essi siano stati assorbiti dal D20, ad esempio Star Wars, in questa rubrica ci occupiamo proprio di questi giochi dimenticati nelle librerie polverose, ma non per questo meno intensi e suggestivi di quelli attuali, con meccaniche, in alcuni casi, ancora oggi innovative e divertenti. Alcuni di voi si staranno chiedendo se questa rubrica sia per nostalgici o una sorta di amarcord dei vecchi tempi, domanda lecita a cui però rispondo con un secco no; infatti, per fare un parallelo con il mondo dei video giochi, questa rubrica tratta di “Retrogaming” (NdM: Con il neologismo retrogaming si indica il movimento di persone che coltivano la passione per i videogiochi di vecchia data. Tali appassionati continuano a giocare ai giochi in voga anni fa, attraverso dei remake o con degli emulatori. Oltre al software in molti si dedicano all’hardware comprando le vecchie console per videogiochi come Atari 2600 o Commodore 64.) del GdR.

 A mio avviso, la crescita esponenziale di nuovi “sistemi di gioco” sempre più arditi e particolari che si distanziano dal D20 System, è dovuta proprio all’appiattimento che si è raggiunto a causa della “standardizzazione” di ambientazioni e sistemi di gioco, in cui il D20 ha avuto un gran peso. Vorrei chiarire un punto, io non sono contro il D20 e D&D in generale, anzi, è grazie a questo che il mondo del GdR si è ripreso e diffuso, dopo una profonda crisi intorno al 1996, anche grazie all’avvento dei Giochi di Carte Collezionabili, e credo che siamo tutti un po’ debitori della Wizards e poi della Hasbro, per aver sdoganato questo Hobby per molto tempo recluso nelle stanzette di pochi eletti, dei quali anche io faccio parte, che non parlavano del loro Hobby, scarsamente compreso e considerato “bambinesco”, nonostante la serietà di alcuni temi trattati in giochi più adulti come Vampiri la Masquerade o Kult, e l’incredibile efficacia sia educativa che di crescita interpersonale che i GdR rendono possibile, per cui questa rubrica non ha l’intento di soppiantare D&D, con cui tuttora gioco molto volentieri e con grande entusiasmo, ma dare l’opportunità di conoscere mondi nuovi e vecchi al tempo stesso. Continuando con il parallelo Videoludico, le nuove tendenze creative, per lo più indipendenti, nascono proprio dalla riscoperta di stili di gioco e quindi giochi “antichi” come i Platform (NdM: Mario Bross, Donkey Kong, Myth, Rainbow Island ecc.) di cui ultimamente c’è una copiosa rinascita. Ora senza divagare troppo, nonostante in realtà non ci siamo allontanati così tanto visto che molte volte i GdR sono legati a filo doppio con i Videogiochi, e questo ne dimostra l’incredibile multimedialità, il nostro viaggio ci porterà alla scoperta di GdR di cui in alcuni casi si è perso traccia, facendone un’analisi sia dal punto di vista dell’ambientazione che del “sistema di gioco”, in termine Videoludico “Core” o “Motore”, passando, visto che anche l’occhio vuole la sua parte, per l’aspetto grafico, in tanti casi molto elevato e “artistico” soprattutto confrontato con alcune nuove uscite, in modo da dare a tutti i giocatori, sia nuovi che vecchi, una panoramica il più ampia possibile su questo fantastico Hobby che racchiude infinite emozioni e ore di divertimento, un Hobby che può appagare la sete dell’animo come solo un buon libro, Film o Piece teatrale può fare, rendendolo, a mio avviso, nel suo piccolo una forma d’arte. Come già detto l’analisi terra conto di tre aspetti fondamentali: Ambientazione, Sistema, Aspetto grafico, questi tre aspetti verranno valutati attraverso un punteggio da uno a cinque in modo da dare un’immediata idea del livello complessivo del gioco, tenendo sempre di vista il concetto che per me ogni gioco ha una sua dignità e merita di essere “provato” o meglio vissuto. Per quanto riguarda l’ambientazione i due aspetti fondamentali su cui baserò il giudizio saranno: la profondità, ovvero quanto è strutturata bene e la sua completezza, per fare un esempio, la Terra di mezzo di Tolkien è il traguardo a cui ogni autore dovrebbe ambire da questo punto di vista; poi l’innovazione, ovvero quanto questa ambientazione sia originale e crei spunti e suggestioni nuove sul panorama ludico. Dal punto di vista del sistema considererò due aspetti per me fondamentali, anche se a volte antitetici, il realismo, ossia il livello di simulazione che si può raggiungere con il sistema, ad esempio D&D ha un livello bassissimo, basti pensare ai guerrieri trasformati in puntaspilli dalle frecce nemiche che riescono comunque a combattere al massimo delle loro possibilità, e dall’altro canto la giocabilità, termine mutuato dai videogiochi ma che in realtà ricopre un aspetto importante del GdR. Nessuno ama passare serate a tirare enormi quantità di dadi per risolvere ogni minima situazione, riducendo il gioco ad un mero calcolo matematico e statistico. L’ultimo aspetto, ossia quello grafico, terrà conto, da una parte della qualità delle illustrazioni e dell’edizione, e dall’altro del design complessivo, a volte infatti capita di avere delle illustrazioni di ottima qualità ma che, nel complesso, sembrano essere messe insieme con il solo criterio di bellezza rendendo l’attinenza all’ambientazione secondaria e dando quel senso di, passatemi il termine, accozzaglia o guazzabuglio, rendendo oscuro o opaco il leitmotiv dietro al GdR. Benvenuti, quindi, nella polverosa soffitta del Master, dove infiniti mondi ed emozioni sono racchiusi, pronti per essere riscoperti e sfogliati dopo essere stati liberati dal loro strato di polvere, come novelli Bastian alla scoperta del libro della storia infinita.

A proposito dell'autore

Giocatore e soprattutto Master con un'esperienza ormai ventennale. E' anche Narratore di Giochi di ruolo dal Vivo con ambientazione Vampire Masquerade e Requiem da ormai dieci anni con una breve parentesi di tre anni come Narratore di Larp Fantasy.

Post correlati

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.