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Soffitta-dei-giochi-finitoNET

Oggi vogliamo parlarvi di “AD20“, e vogliamo immediatamente chiarirvi il dubbio in quanto non stiamo parlando dell’Advanced Dungeons & Dragons, ma di un gioco completamente differente. Questo regolamento sfrutta sempre il d20, ma con meccaniche completamente differenti e seguendo un sistema interamente inventato.

Andando sul sito, da dove si può scaricare il manuale, noterete la suddivisione delle regole in più pacchetti (tutti però rigorosamente in pdf). L’autore, Andera Zoc, motiva questa scelta in quanto permette sia ai Master che ai vari lettori di avere una minor mole del manuale principale da consultare, principalmente durante le sessioni di gioco. Le parti principali quindi sono racchiuse proprio sotto alla voce “Documenti Fondamentali” e sono nell’ordine: Manuale Base – Manuale delle Capacità – Manuale della Magia -Scheda del Personaggio.

1. Cenni Generali:

AD20 è un insieme di regole che permettono di generare avventure in pieno stile fantasy lasciando al Master la libertà più totale su quale ambientazione scegliere o addirittura potendosela inventare completamente. Si può, per chi non ha tempo, scaricare anche un intero file dedicato al mondo di Orbalia, ma che andremo a illustrare più avanti.

2. Regolamento:

Devo ammettere che la prima caratteristica che mi ha colpito del sistema di regole è che la lettura del lancio del d20 è stata strutturata in maniera differente dal solito. Un risultato di 10 è considerato come se fosse uguale a Zero, mentre il 20 permette di ritirare il dado, finché lo si ottiene come risultato, e sommarlo agli altri tiri. Per esempio: ottengo ben tre 20 e un 6, facendo la somma finale il mio risultato è quindi un buon 66! A parte questa stranezza gli altri risultati hanno sempre lo stesso valore. In AD20 quando si deve testare un’abilità si effettua il lancio di ben 3d20 di cui si tiene il valore più alto e al quale vanno sommati i gradi di competenza di un’abilità più il valore di due Caratteristiche legate all’ambito in cui si vuole usare quella determinata abilità. I 3d20 possono diminuire nel momento in cui il proprio personaggio sia spossato o ferito, di certo questo particolare rende il gioco più realistico, uno stanco o uno ferito gravemente non hanno la stessa consapevolezza di uno che è fresco e riposato.

Un cenno è doveroso farlo anche sulla parte delle regole che gestisce le abilità. Esse infatti sono state raggruppate secondo un criterio di omogeneità rispetto alle consuetudini di gioco. L’autore ha deciso di suddividere le attività in categorie, la quale a sua volta è divisa in Ambiti (abilità relative a attività affini) ed infine ciascun ambito elenca le abilità che lo formano. Uno schema semplice e immediato che suddivide quello che un personaggio può fare in base alle scelte dirette del giocatore. Il modulo inoltre non presenta classi con abilità già indirizzate, vi sono presentati degli esempi, ma viene incentivata la creazione del personaggio e lasciato completamente libero i suoi campi di specializzazione che ovviamente una volta scelti possono essere potenziati con i punti sviluppo.

3. Ambientazione:

Se quindi il regolamento è estremamente flessibile e va incontro agli amanti della creazione di personaggi estramente personalizzabili, l’ambientazione proposta con cui giocare a questo gioco è veramente interessante! L’autore ci presenta il mondo di Orbalia, non dal punto di vista onnisciente del Narratore, ma della gente e dei popoli che lo abitano e che quindi hanno una visione soltanto di ciò che vedono. Questo mondo è composto da isole fluttuanti disposte in cerchi concentrici che ruotano attorno a una stella chiamata Pulsar. Molti astronomi affermano che esistano un massimo di nove anelli: due estremi così lontani dalla luce di Pulsar da essere abitati solo dai demoni del ghiaccio, e due interni così vicini alla stella da ospitare solo creature fatte di fuoco. Nel mezzo, grazie al fatto che il loro clima risulta molto più equilibrato, vi sono i cinque anelli rimanenti, qui vivono gli uomini che forse un tempo appartenevano a un solo Impero.

In Orbalia lo spazio è costellato da questi agglomerati di isole che galleggiano in quello che sembra essere un mare sferzato da un terribile vento. Lo spostamento da un’anello all’altro è un’evento assasi raro, perché non esistono ancora tecnologie o magie così potenti da permettere questi viaggi, mentre da un’isola all’altra è possibile spostarsi grazie al lavoro di diligenti marinai che si occupano di traghettare dietro compenso i viaggiatori da un’isola all’altra. Altre volte invece per raggiungere un’altra isola basta attraversare un ponteggio, o se le due isole sono molto vicine basta un salto per raggiungerle. L’ambientazione è veramente ben fatta e lascia buona manovra al Master su come utilizzare gli elementi descrittivi, scaricatela e diteci cosa ne pensate.

4. Conclusione:

In conclusione il manuale nonostante sia suddiviso in vari file, si legge molto comodamente e non risulta per nulla complicato. A livello grafico, appare scarno, in quanto mancano disegni e illustrazioni, ottimale però l’utilizzo dei font con caratteristiche medievali, si intonano perfettamente con i temi trattati. Il sistema è semplice, e con poche regole permette veramente di realizzare buone avventure. Vi consigliamo di provarlo!   

Buona Lettura e Arrivederci alla prossima segnalazione!

A proposito dell'autore

Presidente dell'Associazione Ludica Oltretempo di Castelnuovo Rangone (Mo). A tempo perso gli piace giocare e provare un po' tutti i giochi di ruolo, anche se preferisce quelli italiani. Nel suo passato ha praticato anche un po' di sport quali nuoto, scherma medievale, e ovviamente anche "soffi air"...

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