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Oggi non parleremo di un vero e proprio avvenimento ma bensì di un luogo, un oscuro antro fiammeggiante, parleremo della Bocca dell’Inferno vicino al villaggio di Derweze, in Turkmenistan.

La storia

Ci troviamo nel deserto del Karakorum, in Asia Centrale, in un territorio abitato da poche famiglie nomadi. Derweze e’ un villaggio abitato da circa 350 persone in Turkmenistan e si trova all’interno del deserto del Karakum, a circa 260 km a Nord da Ashgabat. Gli abitanti di Derweze preservano uno stile di vita per lo più nomade e fanno quasi tutti parte della Tribù Teke. Tutta la zona di Derweze è ricca di gas naturale e nel 1971 alcuni geologi russi durante delle trivellazioni trovarono una riccaporta-dell-inferno-00 caverna di gas naturale, ma il terreno sotto la piattaforma di trivellazione collassò, lasciando un buco di circa 70 metri, da cui iniziò ad uscire gas. Per evitare la diffusione di questo gas decisero quindi di dargli fuoco, con la convinzione che si consumasse tutto il carburante nel giro di qualche giorno, ma il deposito ad oggi, continua a bruciare ancora dopo 40 anni. Questo buco di 70 metri che arde è stato quindi soprannominato dai locali “La porta dell’inferno”. Le fiamme generate dalla “porta dell’inferno” generano un bagliore color oro che può essere visto a chilometri di distanza.

Avventure

Rileggendo la descrizione della “Porta dell’Inferno” saltano agli occhi alcune parole che ci offrono ottimi spunti per delle avventure, a partire ovviamente dal nome del luogo. Anzitutto l’idea di una “porta” ci offre la possibilità di introdurre l’idea del passaggio per cui l’enorme buca può facilmente diventare un varco per un altro mondo, non necessariamente metafisico, magari l’enorme fossa è un ingresso verso il mondo sotterraneo di Agharti tanto cercato dagli occultisti nazisti, oppure semplicemente per un mondo dimenticato stile “Viaggio al centro della Terra”, altrimenti si può sempre ritornare all’idea di un luogo fisico che porta ad uno metafisico, come l’Inferno, ipotesi sempre affascinante e da non sottovalutare. Passando all’altra parte del nome, la prima cosa da capire è che connotazione dare all’Inferno nella propria campagna, per cui il passaggio di cui sopra, potrebbe effettivamente portare verso un Inferno dantesco e pieno di dannati e diviso in gironi, oppure ad un al di là di stile omerico, ricordo infatti che nella tradizione classica l’ al di là era un gateofhell02luogo fisico e sito nel sottosuolo, dove le anime approdavano dopo la morte, luogo costituito dai campi Elisi e dalla prigione del Tartaro, ed a cui si poteva accedere tramite varchi prestabiliti e ben nascosti. In entrambi i casi abbiamo esempi più che validi nella letteratura ed eroi che hanno intrapreso il viaggio verso l’Ade, come Orfeo, Ulisse, Dante. Altra ipotesi è che in realtà l’Inferno non sia necessariamente tale ma semplicemente un luogo metafisico legato alle fiamme, magari un piano elementale legato al fuoco o addirittura il piano dei Djinni e degli Effret dove si trova la famigerata Città d’Ottone. Un altro aspetto interessante è il “gas”, ovviamente la spiegazione scientifica è la più semplice, anche se l’idea che un giacimento di gas che continui a bruciare per più di 40 anni è veramente incredibile, però si possono fare delle ipotesi più intriganti, ad esempio il gas poteva essere una trappola posta li da qualcuno, o qualcosa, che non voleva che si potesse entrare all’interno della cava, una sorta di sistema di sicurezza per difendere l’accesso a oscuri segreti. Nel caso si pensi ad un’avventura più metafisica, il gas potrebbe anche essere “l’aria” che viene respirata all’interno del piano a cui si accede grazie alla cava, essendo la dimensione metafisica legata al fuoco magari gli esseri che la abitano respirano del combustibile per alimentare le loro fiamme, questo rappresenterebbe per gli eventuali esploratori un problema, essendo loro impossibilitati a respirare tali gas. In ultimo il gas potrebbe essere qualcosa di completamente diverso, potrebbe essere il prodotto di una qualche sorgente mistica o sovrannaturale, tipo il respiro di un demone dormiente o di un’entità aliena che, tramite la respirazione o il nutrimento, produce come scarto del gas infiammabile, questo potrebbe spiegare in modo pseudo-scientifico la quantità apparentemente infinita di gas nella cava. L’ultimo aspetto è la “profondità”, il concetto di profondità ci riporta alla mente l’idea di entità ctonie nascoste nelle gateofhell01profondità terrestri. In effetti il sottosuolo può essere considerato come un’enorme oceano di terra e rocce percorso da caverne e fiumi sotterranei, sia d’acqua che di lava, in questo mondo sommerso vi possono essere entità a lungo dimenticati o mai conosciuti, similmente ai ritrovamenti di esseri acquatici sconosciuti si potrebbero scoprire essere sotterranei sconosciuti, simili a enormi vermi preistorici stile Dune o Ctoniani oppure lucertole preistoriche dalla mole inusitata. Mettendo insieme tutti questi spunti una possibile avventura ambientata ai giorni nostri potrebbe essere questa: un famoso occultista viene in possesso di un antico manoscritto in cui si parla di una antica civiltà ormai dimenticata nascosta da un intricato dedalo di tunnel, seguendo le tracce di questi civiltà l’occultista organizza una spedizione nel deserto del Karakorum e scopre che il portale di ingresso è proprio la cosiddetta bocca dell’inferno, da un’esame della cavità scopre che vi sono antichi glifi intorno al cratere e che le fiamme sembrano essere particolarmente resistenti ai normali metodi di spegnimento, il gruppo allora deve trovare un modo per calarsi all’interno del cratere senza essere ucciso da questo sistema di sicurezza primordiale, cosa ci sia all’interno non è dato saperlo. Un altro spunto potrebbe essere questo: alcuni criptozoologi, durante alcune ricerche su antiche ossa di origine sconosciuta, vengono a sapere che nel villaggio di Derweze si tramanda una leggenda in cui si parla del “figlio della terra”, secondo la leggenda questo essere sarebbe esistito da prima che l’uomo mettesse piede sulla terra che fosse intimamente legato alla terra stessa e che il suo respiro fosse capace di incenerire door-to-hell-derwezequalunque cosa, alcuni pensano che alcune delle razze di insetti come gli scarabei, derivino da questo misterioso essere. In effetti le ossa, in realtà, sembrano essere dei fossili di un qualche tipo di enorme insetto, altro aspetto interessante sembra essere la composizione chimica dei resti che presenta un elevata quantità di silice, queste scoperte e la leggenda stessa sembrano far pensare a qualche strana creatura preistorica sconosciuta. Da ulteriori rilevamenti sembra che vi sia una sorta di rumore di fondo che proviene dall’interno del cratere, come un mormorio. Gli intrepidi scienziati per poter scoprire la verità dovrebbero esplorare la caverna evitando il fuoco e potrebbero riportare alla luce una creatura preistorica dormiente dall’immenso potere distruttivo, infatti il suo organismo potrebbe produrre una sostanza altamente infiammabile capace di distruggere qualsiasi cosa. Un piccolo spunto ulteriore potrebbe essere quello di giocare il periodo degli scavi, facendo vivere ai PG attimi di terrore legati magari ad eventi premonitori riguardanti l’apertura del cratere, utilizzando ad esempio incubi o ritrovamenti di strani glifi o risultati di indagini geologiche particolarmente strane.

Giochi consigliati

A seconda del periodo e del tenore della campagna, i giochi da utilizzare possono essere molti, sia Fantasy che moderni. Sicuramente il Richiamo di Cthulhu si adatta benissimo se si vuole trasformare la caverna nella tana di qualche creatura simile agli Ctoniani o ai Dhole, magari gli investigatori potrebbero essere funestati da incubi premonitori a causa delle forte psiche delle creature presenti, oppure il varco potrebbe portare a qualche città nascosta da antiche civiltà legate ai miti come gli uomini serpente o i Mi-go ad esempio. Sfruttando l’idea del portale metafisico un buon gioco potrebbe essere Kult e il varco potrebbe portare realmente nell’Inferno di Astaroth e potrebbe essere difeso da alcune creature legate agli Angeli della Morte. Passando ad un’ambientazione più “magica” si potrebbe usare Mage o Werewolf, trasfromando la bocca dell’inferno in un potente nodo che può fungere da passaggio per l’Umbra e gli altri reami oltre il velo, questo portale potrebbe essere usato da alcuni spiriti malevoli o dai Nephandi, se si usa Mage: the Ascension. Se si rimaneggia sulla storia e sulla tempistica il cratere potrebbe essere stato aperto da alcuni occultisti tedeschi perchè celerebbe il passaggio verso Agharti, questo spunto sarebbe ottimo per un gioco come Project H.O.P.E. Passando, infine, a tematiche più Fantasy, si potrebbe utilizzare questo spunto per giochi come Ars Magica, modificando quindi solo le tempistiche nella scoperta del varco, oppure con altri giochi come D&D o Warhammer, utilizzando solo l’idea del varco e localizzandolo dove si preferisce.

Link consigliati

Sito su Derweze
Pagina di Wikipedia su Derweze 
Sito si Derweze con alcuni video
Sito inglese sui viaggi in luoghi esotici

A proposito dell'autore

Giocatore e soprattutto Master con un'esperienza ormai ventennale. E' anche Narratore di Giochi di ruolo dal Vivo con ambientazione Vampire Masquerade e Requiem da ormai dieci anni con una breve parentesi di tre anni come Narratore di Larp Fantasy.

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