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La storia di cui parleremo oggi è in pieno stile natalizio e riguarda una famosa figura cara a grandi e piccini. In questo giorno speciale parleremo di una figura altrettanto speciale: Babbo Natale

La storia

La figura di Babbo Natale è parte dell’immaginario di tutti noi e ognuno ha dentro si il suo Babbo Natale personale e storie fantastiche su di lui, ma quale è la vera storia di Babbo Natale? Se c’è qualche bambino fra di voi, smetta subito di leggere o pensi a me come un malefico Grinch e non prenda per vere le mie parole.

In molte culture, sia occidentali che orientali, vi è la figura di un essere che porta doni ai bambini premiando i più buoni, ma la sua origine sembra legata a quella di S.Nicola di Bari, antico vescovo della città di Myra in Turchia, che secondo la leggenda riportò in MerryOldSantavita cinque fanciulli rapiti e uccisi da un oste, per questo era considerato il protettore dei bimbi. La leggenda di san Nicola è alla base della grande festa olandese di Sinterklaas (il compleanno del Santo) che, a sua volta, ha dato origine al mito ed al nome di Santa Claus nelle sue diverse varianti. L’iconografia del santo ricorda molto da vicino quello del classico Babbo Natale con la sua barba folta e bianca, nei Paesi Bassi, in Belgio e in Lussemburgo, Sinterklaas (Kleeschen in lussemburghese) viene festeggiato due settimane prima del 5 dicembre, data in cui distribuisce i doni (il suo compleanno risulta essere il 6 dicembre).

L’equivalente di Babbo Natale in questi paesi è Kerstman (letteralmente “uomo di Natale”). In alcuni villaggi delle Fiandre, in Belgio, si celebra la figura, pressoché identica, di san Martino di Tours (Sint-Maarten). Tuttavia anche prima della nascita della religione Cristiana vi erano degli antesignani di Babbo Natale, come nel folclore tedesco in cui si narra che il dio Odino (Wodan) ogni anno tenesse una grande battuta di caccia nel periodo del solstizio invernale (Yule), accompagnato dagli altri dei e dai guerrieri caduti, la tradizione voleva che i bambini lasciassero i propri stivali nei pressi del caminetto, riempendoli di carote, paglia o zucchero per sfamare il cavallo volante del dio, Sleipnir. In cambio, Odino avrebbe sostituito il cibo con regali o dolciumi. Questa pratica è sopravvissuta in Belgio e Paesi Bassi anche in epoca cristiana, associata alla figura di san Nicola. I bambini, ancor oggi, appendono al caminetto le loro scarpe piene di paglia in una notte d’inverno, perché vengano riempite di dolci e regali da san Nicola – a differenza di Babbo Natale, in quei luoghi il santo arriva ancora a cavallo. Anche nell’aspetto, quello di vecchio barbuto dall’aria misteriosa, Odino era simile a san Nicola (anche se il dio era privo di un occhio).Georg_von_Rosen_-_Oden_som_vandringsman,_1886_(Odin,_the_Wanderer)

Una curiosa tradizione dei popoli germanici racconta le vicende di un sant’uomo (in alcuni casi identificato con San Nicola) alle prese con un demone (che può essere, di volta in volta, un diavolo, un troll o la figura di Krampus) o un oscuro uomo che uccideva nei sogni (Blackmano pitchman). La leggenda narra di un mostro che terrorizzava il popolo insinuandosi nelle case attraverso la canna fumaria durante la notte, aggredendo e uccidendo i bambini in modo orribile. Il sant’uomo si pone alla ricerca del demone e lo cattura imprigionandolo con dei ferri magici o benedetti. Obbligato ad obbedire agli ordini del santo, il demone viene costretto a passare di casa in casa per fare ammenda portando dei doni ai bambini. In alcune versioni la buona azione viene ripetuta ogni anno, in altre il demone ne rimane talmente disgustato da preferire il ritorno all’inferno. Sempre in Germania la stessa tradizione trasforma il personaggio in Pelznickel o Belsnickle (Nicola Peloso), che va a trovare i bambini cattivi nel sonno. Il nome deriva dall’aspetto di enorme belva dovuto al fatto che è interamente ricoperto di pelliccia. L’iconografia attuale però sembra racchiudere sia le tradizioni religiose o popolari sopra esposte, che la figura di un personaggio britannico preesistente.

Scrooges_third_visitor-John_Leech,1843Quest’ultimo risale almeno al XVII secolo, e ne sono rimaste delle illustrazioni d’epoca in cui è rappresentato come un signore barbuto e corpulento, vestito di un mantello verde lungo fino ai piedi e ornato di pelliccia. Rappresentava lo spirito della bontà del Natale, e si trova nel Canto di Natale di Charles Dickens sotto il nome di Spirito del Natale presente. A queste immagini col tempo sono state aggiunte tutte le classiche figure legate a Babbo Natale, quali le renne, la giacca e i pantaloni rossi con pelliccia bianca e la sua immancabile slitta.

Avventure

Dopo aver scoperto la “verità” su Babbo Natale pensiamo a come usare questi informazioni per creare delle avventure in stile natalizio. Tra le tradizioni descritte e forse meno conosciuta c’è quella del santo che combatte il demone, tale leggenda è sicuramente una tra le più adatte per essere sviluppata in una trama fanta-horror, ad esempio il nostro demone potrebbe essere stato imprigionato e sigillato da un antico paladino dell’ordine per impedirgli di rapire i bambini e divorarli o renderli schiavi, il sigillo dopo secoli si distrugge causando il ritorno di questo potente essere malvagio e la sua schiera di bambini/elfi, ad i nostri eroi toccherà il compito di imprigionare di nuovo il demone.

Su questo stile si può prendere spunto dal film “Trasporto eccezionale” che, al di là del titolo, propone questa tematica. Sempre sulla tematica del Babbo Natale demoniaco, possiamo inserire anche l’aspetto “bambino buono e bambino cattivo” tipico della figura di Babbo Natale. Immaginiamo dunque un demone estremamente potente che una volta l’anno per tutta la notte va a caccia delle persone malvagie per ucciderle, similmente alla leggenda della caccia di Odino ma in questo caso le prede sono umane. Durante questa caccia chiunque lo aiuti può ricevere la salvezza, nel caso sia un “bambino cattivo”, oppure un premio di qualche sorta, magari un desiderio esaudito, se si è fra i “bambini buoni”. Questo spunto ricorda da vicino “Babbo Natale Robot” nella puntata di Futurama “Aiuto, è Natale!”, anche se in chiave comica. Consideriamo ora che Babbo Natale sia il buono della nostra storia, potrebbe essere un campione dell’ordine che aiuta i puri di cuore, come in Narnia o “Le cinque leggende”, oppure potrebbe essere un mago che ha domato un potente essere magico per poter servire il bene, come il santo della leggenda, in questo caso una delle possibili avventure potrebbe essere legata al salvataggio di Babbo Natale dal suo stesso servo che, liberatosi, lo ha imprigionato e ora persegue scopi innominabili.pukki_vika

Concludiamo con due spunti per avventure. Nel primo spunto, che si può adattare a qualsiasi ambientazione con uno sfondo sovrannaturale, i nostri eroi si troveranno alla prese con la notte del Giudizio, conosciuta come la notte in cui il Demone dell’Ordine viene a prendere gli uomini che hanno commesso crimini durante l’anno. I PG dovranno fuggire se hanno la coscienza sporca oppure aiutare il demone che li ricompenserà, tutto questo durante una notte frenetica fatta di violenza, in cui i malvagi cercano di vendere altri malvagi per salvarsi la vita oppure commettono efferatezze senza limiti prima di essere presi dal demone.

Nel secondo spunto, anch’esso adatto a qualsiasi ambientazione con uno sfondo sovrannaturale, Babbo Natale è il custode di un potente artefatto con il quale premia i buoni, donandogli fortuna o esaudendo i loro desideri, in modo che possano combattere i male che è nel mondo. Ogni mille anni Babbo Natale cerca un uomo degno che prenda il suo posto, per fare questo selezione i possibili candidati, i PG, e li sottopone a delle prove. Alla fine delle prove i PG saranno richiamati davanti al precedente custode che nel momento dell’incoronazione del suo successore verrà ucciso da un demone desideroso di impossessarsi dell’artefatto, a questo punto i PG dovranno combattere per impedire che il male trionfi.

Giochi consigliati

Questa tematica si adatta a tutti i sistemi e contemporaneamente a nessuno, essenzialmente il Master dovrebbe decidere chi è Babbo Natale ed in base a ciò adattarlo alla propria campagna. Potrebbe essere dunque uno spirito benevolo, in questo caso ogni ambientazione Fantasy, stile D&D o Exalted, oppure Tecno Fantasy, stile Shadowrun, potrebbe andare bene, nel caso del Signore degli Anelli questa figura si avvicina molto a quella di Tom Bombadil, per cui eviterei commistioni forzate, stesso discorso per ambientazioni più oscure, come Mutant Chronicles, dove una figura simile sarebbe molto forzata. Una possibilità interessante, anche se poco “ortodossa”, sarebbe quella di inserire Babbo Natale in ambientazioni supereroistiche come Mutant&Mastermind o Project H.O.P.E, dove potrebbe essere un Custode e il suo artefatto sarebbe la slitta o il suo sacco. Infine l’idea più plausibile sarebbe quella di realizzare una one-shot a tema natalizio al di fuori della continuity di gioco. Sperando di avervi interessati, vi porgo i miei più cordiali auguri di buon Natale, mi raccomando fate i buoni! Oh Oh Oh Oh

Link consigliati

Pagina della wikipedia che ha ispirato l’articolo

Sito del Norad per seguire Babbo Natale nel suo viaggio

A proposito dell'autore

Giocatore e soprattutto Master con un'esperienza ormai ventennale. E' anche Narratore di Giochi di ruolo dal Vivo con ambientazione Vampire Masquerade e Requiem da ormai dieci anni con una breve parentesi di tre anni come Narratore di Larp Fantasy.

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