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Salve a tutti, oggi vi voglio segnalare un gioco che si rifà appieno alla tradizione dell’Old School. Per chi ha iniziato a seguirmi da poco, e a vantaggio del lettore saltuario, con il termine di Old School si indicano tutti quei gdr che traggono la loro ispirazione, ai giochi di una volta. Con il termine italianizzato “Giochi di Una Volta”, si indicano i manuali divenuti pezzi da collezione come la mitica Scatola Rossa di D. & D. che il Signor Ingellis, a suo tempo, portò sul nostro territorio deviando così tante giovani menti 😛 .

Come sta già accadendo da parecchio tempo nel campo dei videogiochi, anche il gdr vede gruppi di giovanissimi che stanno riscoprendo (assieme magari ai vecchietti: i loro papà o gli zii) regolamenti che traggono ispirazione da quelli di vent’anni fa, ma rielaborati tenendo conto delle “soluzioni” che ci sono state nel frattempo. Un “Old Schooler” quindi è un giocatore che si diverte assieme al suo gruppo cercando la stessa sensazione di meraviglia che provammo noi anziani a suo tempo…

Non ci credete? Provate ad andare su Google e a digitare i termini “Old School gdr” o anche “Old School rpg TableTop” e vedrete la marea di giochi sia italici che stranieri che si rifanno alla vecchia scuola. Se siete interessati vi consiglio questi stessi articoli: uno, due, tre, quattro. Giusto per farvi vedere che in passato ci siamo occupati anche di questo genere!

Copertina di Old School Hack

Ecco l’intestazione di questo gioco.

Come potete vedere siamo di fronte a una traduzione completamente gratuita: ringraziate quindi il gestore del blog di Artikid che l’ha messo a disposizione di tutti quanti! La prossima settimana, vi annuncio già, torneremo sul blog di Luigi Castellani perché vi segnalerò l’altro gdr italiano che si trova nella sua sezione di download. Ringrazio intanto l’autore per la traduzione che ha eseguito e per averla resa raggiungibile da tutti 🙂

Al primo impatto Old School Hack risulta impaginato bene, richiama alla mente del lettore costantemente che si tratta di un gioco che vuole

"[...] tutti sanno com'è fatto un nano.". Ok nel tuo caso faremo la classica eccezione!

“[…] tutti sanno com’è fatto un nano”. Ok nel tuo caso faremo la classica eccezione!

essere un giusto omaggio a quelli che l’hanno preceduto, peccato perché sarebbe stato ancora più evocativo se fossero stati presenti anche delle illustrazioni interne per accompagnare la lettura. Diciamo che tutti quanti sappiamo oramai come sono fatti per esempio i nani, ma nell’ottica di portare questo gioco a chi non ha esperienze pregresse magari qualche disegno avrebbe aiutato, probabilmente non si disponeva dei diritti sulle illustrazioni come in separata sede Michele Bonelli di Salci spiegava in un post su uno dei tanti gruppi dedicato ai gdr che infesto con la mia nefasta presenza.

La prima impressione è estremamente positiva se non fosse che ahimè in questo pdf, di appena 35 pagine vi siano solo contenute le regole per portare i vostri alter ego dal Primo al Quarto livello. Ebbene si per accedere ai livelli superiori o improvvisate oppure dovrete cercare i file in inglese. Speriamo che leggendo questo articolo il buon Luigi abbia la voglia e soprattutto il tempo per mettersi a tradurre anche le altre parti, lo spero vivamente!

Si ma il regolamento com’è?

Prima di buttarci a testa bassa nel regolamento partiamo dalle classi disponibili che sono: Guerriero, Mago, Chierico, Ladro, Elfo, Nano, Goblin. Alcuni di voi saranno basiti, in quanto l’Elfo, il Nano e il Goblin non sono classi, ma razze… Dovete sapere che all’epoca non c’era distinzione tra razza e classe. Quello che però mi sale immediatamente all’occhio è che qui la classe dell’Hobbit (ai tempi la casa editrice di D&D passò guai anche a livello legale gli Halfling sono una scopiazzatura appunto della razza protagonista del Signore degli Anelli…) è sostituita da quella del Goblin che spesso è il nemico principale appunto dei primissimi livelli.

Una piccola novità che offre sia ottimi stimoli di gioco ma anche di interpretazione: immaginatevi il guerriero e il chierico che vanno in giro con il goblin per la città a prendere l’equipaggiamento necessario per entrare in un dungeon. Detto questo salta immediatamente all’occhio che ogni classe ha tre tipi di talenti:

  1. Talenti costanti: sempre attivi o che possono essere usati innumerevoli volte;
  2. Talenti arena: possono essere usati una sola volta in un combattimenti in arena, e non possono essere nuovamente utilizzati finché non si giunge in una nuova arena;
  3. Talenti giornalieri: si possono usare una sola volta al giorno.

La cosa interessante è che ogni classe possiede un pool di punti chiamato Punti Mito che spendendoli possono permettere il riutilizzo dei talenti arena e giornalieri: il primo spendendone uno, il secondo per due Punti Mito ma su questo ci potrebbe essere il veto del vostro Master. Esistono anche i Talenti Focalizzati, incantesimi per lo più, che nel momento in cui vengono usati rendono il proprietario più vulnerabile.

Nonostante siano due modellini rendono appieno l'idea dello scontro.

Nonostante siano due modellini rendono appieno l’idea dello scontro.

Il combattimento è estremamente semplice si tirano 2d10 risultato che può essere modificato dall’arma che si impugna in quanto si potrebbe possedere una che fa tirare 3d10 e tenere i due valori più alti. Un altro modificatore a questo tiro può essere ottenuto spendendo dei Punti Mito, una volta però che si è modificato se questo valore supera la classe dell’armatura del nemico quello è stato colpito.

Mettere alla prova gli attributi del proprio personaggio invece è molto più semplice: si lancia 1d12 e sommando (o sottraendo) il modificatore di attributo si deve fare più della controparte. Se A vuole fregare B, il tiro del d12 + il modificatore di A dovrà essere più alto del totale di B per avere successo. Semplice, immediato e pensato per una narrazione fluida e agevole.

Una cosa interessante di Old School Hack è che si sale di livello quando al tavolo tutti hanno speso i 12 Punti Mito che possiedono sulle loro schede. Una crescita veloce quindi? C’è il rischio che le sessioni si trasformino in una compravendita di favori o una faida perché quello rallenta il gioco agli altri? Ora tenendo conto che tutti dovrebbero divertirsi al tavolo da gioco, questa meccanica rende questo gdr decisamente corale e non adatto quindi a un pubblico di powerplay, che comunque si potranno cimentare in altri gdr a loro più consoni.

Comprensivo di tabelle, mostri, saggi consigli su come gestire avventure e scontri, segnalini e perfino di griglia segnaturni nonostante le 35 pagine è un gioco completo e col quale potete già iniziare a giocare. In fondo al manuale trovate perfino le F.A.Q. :O Più di così credo che manchino solo gli altri manuali in cui si potrà accedere agli altri livelli…

Un gdr interessante, lo consiglio a chi piacciono i retrogames e a chi voglia provare giochi concettualmente vecchi, ma senza sborsare dai 50 euro in su per acquistare gli introvabili set colorati della prima edizione di D&D!

 

Free To Play della settimana: Old School Hack
90%Punteggio totale
Voti lettori: (10 Voti)
90%

A proposito dell'autore

Presidente dell'Associazione Ludica Oltretempo di Castelnuovo Rangone (Mo). A tempo perso gli piace giocare e provare un po' tutti i giochi di ruolo, anche se preferisce quelli italiani. Nel suo passato ha praticato anche un po' di sport quali nuoto, scherma medievale, e ovviamente anche "soffi air"...

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