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Dalla sua pubblicazione, avvenuta a Lucca 2014,  intorno a Musha Shugyo si è formata una community straordinariamente attiva e vitale. Incoraggiati fin da subito a proporre il proprio materiale da gioco, in sei mesi i suoi sostenitori hanno apportato un’incredibile quantità di creazioni amatoriali, da nuovi personaggi giocabili a regole aggiuntive, spunti e supplementi non ufficiali (non ultimo quello Dragon Ball Z, di cui abbiamo parlato qualche tempo fa).

Ora i loro sforzi si sono ulteriormente concretizzati: al Modena Play è stato presentato Agon WW2, nato nella community di MS e primo gioco a recare la dicitura Powered By Musha Shugyo. “Powered by” è un termine entrato in voga in ambito GdR negli ultimi anni, che sta a indicare un gioco a sé stante che usa tutte o parte delle meccaniche di un altro gioco.

Cina contro Giappone

Ma le botte ci sono sempre. Qui Cina contro Giappone

 

Pugile, figlio di contadini, emigrante, gigante, onesto, ignorante, ingenuamente fascista. Primo Montani è un sentito omaggio al campione Carnera

Pugile, figlio di contadini, emigrante, gigante, onesto, ignorante, ingenuamente fascista e si chiama Primo. Come citare Carnera in un gioco.

 

La proposta ha ricevuto fin da subito un grande sostegno.  “Ho iniziato postando un Google Doc ancora nel suo stadio embrionale” spiega l’autore Marzio MorgantiQuando i ragazzi hanno letto si sono letteralmente buttati tutti ad aiutarmi e a suggerirmi idee e nuovi modi per concepire il gioco stesso. All’arrivo di Luca [De Marini, autore di MS, NdR] praticamente il gioco aveva già un cuore suo e un suo stile particolare. Erano passate due ore”.

 

Al sistema di base di Musha Shugyo sono state aggiunte meccaniche più prettamente relative alla parte di roleplaying, tra cui regole per interpretare i personaggi di contorno (leggasi: non combattenti) e il loro ruolo nella storia. L’autore non fa mistero di essersi innamorato delle meccaniche di combattimento del gioco base:”Mi sono semplicemente limitato a implementare le mie idee sullo stile teatrale e drammatico che volevo Agon WWII possedesse, unendole a quello tattico e “scacchistico” del combattimento di Musha Shugyo”.

La vita privata dei personaggi tocca anche tematiche più adulte

La vita privata dei personaggi non ignora tematiche più prettamente adulte.

A differenza del gioco originario, Agon WW2 presenta uno scenario fortemente strutturato, con una storia definita e personaggi prestabiliti. Scopo di questa scelta è presentare personalità e situazioni già pronte allo scopo di stimolare un dialogo con i propri amici e compagni di gioco, approfondendo personalmente la cruda realtà del periodo storico.

compreso un prete  brasiliano dal Vaticano che si batte a suon di capoeira.

Dal Vaticano: un prete brasiliano che si batte a suon di capoeira.

La trama inizia nella buia primavera del 1942, quando un gruppo di lottatori provenienti da ogni parte del mondo si ritrova ad avere la possibilità di fermare la follia del secondo conflitto mondiale: come? Partecipando a un millenario torneo di arti marziali bandito da un Popolo misterioso e potente, mettendo in campo le proprie abilità, i propri ideali e anche i propri dubbi interiori.

L’incipit è un evidente omaggio ai videogiochi Mortal Kombat (per il torneo e la forte componente esoterica) e Street Fighter (per i lottatori di diverse nazionalità e lo scenario legato al mondo reale). Tuttavia considerarla una trama da videogioco sarebbe riduttivo: anzi, una delle motivazioni alla base dello sviluppo di Agon è la volontà di creare una storia in cui la guerra e lo scontro fossero un tema presente, ma non fine a se stesso.

 

 

 

 

 

Fronte e retro del volumetto

Fronte e retro del volumetto

Molteplici sono le fonti d’ispirazione: “Fra i GdR, Polaris ha ispirato il sistema di interazione sociale opzionale  dei Ruoli condivisi nelle storie dei singoli protagonisti. Fra le opere cinematografiche posso citare la saga di Ye Wen / Ip Man, tutta la filmografia sui samurai di Akira Kurosawa (Kagemusha, la Sfida del Samurai), The Quest di Van Damme per il gusto del confronto fra diverse arti marziali, la saga di Yuri Boyka, Excalibur di John Boorman per il tema cavalleresco di caduta e redenzione…”

 

Agon WWII vorrebbe essere il film di arti marziali che ho sempre voluto vedere e che di rado ho potuto ammirare.  Se avete presente la profondità filosofica de La Tigre e il Dragone sapete di cosa sto parlando. La trama prestabilita è un modo di fornire un contenitore il più solido possibile per lasciare che i protagonisti possano mostrarsi per ciò che sono, crescere, cambiare il mondo e salvare coloro che amano.

O condannare tutti all’apocalisse, se lo vorranno.”

 

Ci riusciranno? Dipende dai giocatori.

E dal giudizio del Popolo...

E dall’insindacabile giudizio del Popolo…

 

Si ringrazia Marzio Morganti per aver gentilmente contribuito alla stesura dell’articolo.

Agon WW2: dilemmi etici e botte da orbi
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Voti lettori: (10 Voti)
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A proposito dell'autore

Lavos-D è un illithid colmo di bontà e di dolcezza, che distilla interamente nei suoi favolosi dolci: per questo non gliene resta più quando scrive i suoi acidissimi articoli. Il suo motto è provare qualsiasi gioco esistente, sennò non lo si può criticare. Quando il suo eterno ruolo di master gli lascia tempo libero lavora a GdRITalia in veste plurima di pasticciere ufficiale, redattore, editor, (re)censore, traduttore in seconda e spalla comica a tempo perso. Da quando si è autoproclamato sommo sacerdote del Grande Cthulhu si è montato la testa e non ci si ragiona più.

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