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Dopo la chiusura delle iscrizioni il 31 maggio 2014, Lucca Comics&Games presenta la lista dei concorrenti al Gioco dell’Anno 2014. A poter partecipare sono i giochi usciti in Italia dal 1° giugno 2013 al 31 maggio 2014.

 

L’edizione 2014 presenta alcune novità nel regolamento -non ultima che le copie dei giochi hanno dovuto essere inviati alla sede di Lucca Games e da essa distribuiti, invece che spediti direttamente ai giurati-, continuando l’opera di rinnovamento cominciata l’anno scorso. La direzione di Lucca Games accenna anche a un nuovo sistema di votazione all’interno della giuria, probabilmente per evitare le contestazioni sorte negli ultimi anni sull’operato della stessa.

In effetti l’attuale concorso Gioco dell’Anno è alla sua seconda edizione effettiva, dopo che nel 2013 confluirono in un solo concorso il Best of Show e il precedente Gioco dell’Anno. Negli ultimi anni i due premi erano stati oggetto di forti polemiche sui criteri di scelta dei vincitori, che avevano portato a una perdita di credibilità di entrambi. Anche il rinato concorso del 2013 non ne fu esente: quasi tutte le case editrici, salvo due,  si rifiutarono di partecipare, per protesta contro discusse scelte di Lucca Games. Non ultima fu contestata la presenza tra i giurati di Andrea Vigiak, collaboratore esterno di Narrattiva, la quale presentava quattro dei sei giochi in concorso.

Mirella Vicini, vicepresidente della giuria del Gioco dell’Anno

Pare però che quest’anno la dirigenza sia genuinamente intenzionata a evitare polemiche e riconferire al Gioco dell’Anno il prestigio che dovrebbe avere un riconoscimento così importante.  Non risultano conflitti d’interessi come l’anno scorso: anzi, tra i giurati figura come vicepresidente Mirella Vicini,  autentica leggenda vivente nel mondo del gioco di ruolo qui in Italia, organizzatrice di svariati eventi per la promozione del roleplaying nella penisola. Questo cambio di rotta è stato accolto positivamente dagli editori, che concorrono in numero molto maggiore degli anni passati.

 

In confronto al 2013, quest’anno si preannuncia una sfida, vista la quantità di carne al fuoco: la lista vede iscritti ben quindici giochi, due volte e mezza l’edizione passata, pubblicati da otto case editrici diverse. Li presentiamo qui in ordine alfabetico:

Daemon’s Quest Tactic Based Roleplaying Game, autoprodotto. Un’ambiziosa opera tutta italiana, presentata come “gioco di ruolo da tavolo”, che riprende le atmosfere del primo D&D;

 

 

Box di Dragonero

Dragonero, Wyrd Edizioni: basato  sul D20 System e gioco ufficiale dell’omonimo fumetto di Luca Enoch e Stefano Vietti, è la prima incursione della Bonelli in ambito fantasy e GdR;

 

 

 

Dungeon World, Narrattiva: un omaggio al dungeon crawl delle vecchie edizioni di D&D  con un sistema ibrido tra esso e Apocalypse World,  reduce da un crowdfunding italiano di grande successo;

 

 

Fate– Edizione Accelerata, Dreamlord Press: la versione semplificata del diffusissimo sistema generico, che permette di giocare immediatamente e con poche regole;

 

 

Fate – Sistema Base, Dreamlord Press: versione completa del gioco, con una diversa veste grafica, riuscito per il rotto della cuffia a terminare la raccolta fondi in tempo per iscriversi al concorso; ;

 

 

– Il Nome di Dio, scritto, prodotto e distribuito online dall’unico autore; nano-gioco da mezza pagina, che il creatore Alessandro Piroddi dichiara ispirato a opere di Neil Gaiman come Nessundove e American Gods;

Immagina, Mini G4m3s Studio: titolo già presentato a Modena Play, particolarmente indicato per introdurre i neofiti al gioco di ruolo, in cui i giocatori interpretano il proprio Mito proveniente da qualsiasi medium;

 

 

Infotech Team: Beyond Rage&Betrayal, autodistribuito dall’autore Piroddi sul proprio sito;

L’Era di Zargo, edito da Tipale e distribuito su Lulu/Amazon : un gioco fantasy tutto italiano di sapore old-style, che trae ispirazione dal glorioso retroclone di D&D Labyrinth Lords;

 

 

 

Le Terre del Ghearon:  I Widram e il segreto del Fiore della Vita – Biorp : di questo gioco, pubblicato e distribuito in proprio dall’autore Giacomo Valenti,  si conosce solo la mappa pubblicata sul sito del Gioco dell’Anno;

Mini Pirates, Mini G4m3s Studio: altro gioco italiano con uno scenario piratesco-steampunk, in un mondo lentamente inghiottito da una nebbia misteriosa, con un sistema di gioco volutamente semplice;

 

 

Savage Worlds, edito da JollyTroll:  opera di Shane Lacy Hensley, autore del pluripremiato Deadlands, questo sistema generico di sapore pulp ha al suo attivo qui in Italia svariate ambientazioni già pubblicate;

 

 

Steam&Fog,  Coyote Press (erroneamente Gioco dell’Anno scrive anche Raven): altra opera italiana presentata a Modena 2014, descritta dall’autore come “gothic steampunk”, ambientata in un XIX secolo cupo e popolato da mostri nelle ombre;

 

 

Tre Sedici, Coyote Press: gioco fantascientifico di marine spaziali contro mostri alieni, che strizza più di un occhio a Warhammer 40.000 e all’opera di Heinlein Fanteria dello Spazio;

 

 

True20, Wyrd Edizioni: altro sistema generico, basato sull’evoluzione del D20 System, con meccaniche più snelle e rivisitate per potersi adattare a qualsiasi tipologia di scenario, su cui si basano titoli famosi come Blue Rose e Mutants&Masterminds. Noto per usare un singolo tipo di dado, il d20 appunto.

 

 

Osservando la lista è evidente la forte percentuale di titoli autoprodotti e/o autopubblicati, segno di una tendenza che iniziava a vedersi l’anno scorso con Nameless Land: i giochi cosiddetti “indie” stanno diventando una realtà anche in Italia. Impossibile non notare anche la presenza di ben tre giochi ispirati allo stile della prima edizione di D&D, a quarant’anni esatti dalla sua prima uscita, e di tre differenti sistemi generici (quattro, contando separatamente i due Fate), dopo anni in cui la tendenza andava su giochi più inquadrati e meno liberi. Tutti sintomi di un mercato che sta cambiando profondamente, senza però rinnegare il proprio passato. Degno di nota anche che due terzi dei titoli siano completamente italiani.

Spicca invece l’assenza dell’attesissima quinta edizione di Dungeons&Dragons, che probabilmente non verrà nemmeno tradotta all’estero. Eventuali cambiamenti (molto poco probabili) verranno comunque comunicati sulla pagina Facebook del concorso. Curiosa invece la presenza del TrueD20, dato che era già pubblicato da svariati anni.

 

In definitiva, dopo anni difficili, questo Gioco dell’Anno promette di lasciarsi alle spalle i dissapori e  ritornare agli antichi fasti. Se ci riuscirà davvero sarà un grande giovamento: sia per gli editori, sia per i giocatori, sia per l’intera realtà del gioco di ruolo in Italia.

 

Gioco di Ruolo dell'Anno 2014 : Ecco gli iscritti
99%Punteggio totale
Voti lettori: (4 Voti)
99%

A proposito dell'autore

Lavos-D è un illithid colmo di bontà e di dolcezza, che distilla interamente nei suoi favolosi dolci: per questo non gliene resta più quando scrive i suoi acidissimi articoli. Il suo motto è provare qualsiasi gioco esistente, sennò non lo si può criticare. Quando il suo eterno ruolo di master gli lascia tempo libero lavora a GdRITalia in veste plurima di pasticciere ufficiale, redattore, editor, (re)censore, traduttore in seconda e spalla comica a tempo perso. Da quando si è autoproclamato sommo sacerdote del Grande Cthulhu si è montato la testa e non ci si ragiona più.

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