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Che Episodio I: La Minaccia Fantasma non sia esattamente il miglior film di Guerre Stellari è opinione condivisa da quasi tutti i fan della saga. In effetti, guardandolo come se fosse una sessione di gioco, l’impressione è che George Lucas… beh, non sia propriamente un abile Game Master.

Neanche come sceneggiatore, a volte.

Neanche come sceneggiatore, a volte.

 

Qui-Gon Jinn: Il blocco è stato forzato. Mettetevi comoda, Regina Amidala: rotta per Coruscant.

Lucas: Non si può: siete stati colpiti e il motore a iperguida perde energia.

R2-D2: Parlando in droidese: “Corro a ripararlo”.

Lucas: Non si può: servono pezzi di ricambio speciali. Che non avete.

Obi-Wan Kenobi: Ma non basta un tiro di Meccanica?

Qui-Gon: Su, dai, ora non fare metagioco. Non è un problema irrisolvibile; faremo rifornimento su un pianeta alleato.

Lucas: Non si può: siete nel settore della Confederazione dei Mercanti. L’unico buono è Tatooine, che è governato dagli Hutt, su cui si tiene la corsa degli sgusci, e in palio c’è…

Jar Jar Binks: Vabbe’, tanto nessuno di noi è pilota. Andiamo -ops, torno in gioco: “Vamonos lezgò!

"E non farci incontrare un'altra volta il tuo PG, che quella sessione di natale è stata tremenda"

“E non farci incontrare un’altra volta il tuo PG, che quella sessione di natale è stata tremenda.”

 

Lucas: Sbarcate quindi su Tatooine: un pianeta arido e desertico, pieno di gentaglia, sul quale si terrà a breve la corsa degli sgusci che…

Qui-Gon: Abbiamo una regina da proteggere: non voglio restare in un covo di feccia e di malvagità come questo più dello stretto necessario. Obi-Wan, resta di sentinella sulla nave; nel frattempo io mi reco al mercato a cercare i pezzi di ricambio necessari, a partire dai negozi più piccoli, e li compero sull’unghia.

Lucas: Non si può: costano troppo.

Padmé: Ci penso io! Cioé, ci pensa la regina, che ha preso l’attitudine Ricchezza e ci ho tanti soldi- volevo dire, lei ha tanti soldi da foderarci la parrucca! Altro che “costano troppo”.

Lucas: Non si può: i crediti della Repubblica qui non valgono niente. Vi serve valuta locale, tipo se qualcuno vincesse la corsa degli sgusci che…

Qui-Gon: Sì, vabbe’. I crediti andranno bene. Fisso il mercante, alzo la mano e ripeto con fermezza “I crediti andranno bene”, cioé lo convinco con il Trucco Mentale.

Lucas: Non si può: è un toydarian e la sua razza è immune ai trucchi mentali.

Qui-Gon: Eh? E da dove saltano fuori ‘sti tipi qua?

Anche questo avrebbe senso.

Anche questo avrebbe senso.

Lucas: È… tipo i gungan, cioè sono una razza che ho inventato io per questa campagna, e appunto…

Jar Jar: ‘Spetta, riflettiamo. I Gungan li capisco perché vivono su un pianeta che prima di questa campagna manco esisteva. Questi toy-cosi vivono su un pianeta controllato dagli Hutt. Gli Hutt erano gli unici esseri immuni al controllo mentale e l’hanno sfruttato per costruire un impero criminale interplanetario. Com’è possibile che dei toy-cosi non abbia mai sentito parlare nessuno, neanche per sfruttare le loro doti?

Lucas: Eh… sì, e… oh, tanto Jar Jar a queste cose non pensa perché è troppo stupido. Comunque i trucchi mentali non funzionano sul mercante, che vuole denaro locale.

Qui-Gon: Capito l’antifona. Cercherò altrove.

Lucas: Non si può: il toydarian è l’unico ad avere i pezzi che vi servono.

Qui-Gon: Cioé, mi stai dicendo che ho provato prima coi negozi più piccoli e al primo tentativo ho beccato l’unico in possesso dei pezzi necessari, che però non accetta la valuta corrente in metà della galassia? Ma…sei serio?

Lucas: Esattamente. Però un modo facile per ottenere valuta locale è vincere la corsa degli sgusci, che…

Jar Jar: Eh, no: ora mi sono rotto. Hai preteso che uno di noi giocasse un gungan goffo e stupido dicendo che ti serviva alla trama; io volevo interpretare un pilota come nell’ultima campagna con Han Solo e mi hai detto che stavolta non c’era posto nella trama; e ora continui a tirare in ballo la corsa degli sgusci quando sai benissimo che l’unico nel party con Pilotare è un droide a forma di bidone? Ma quest’avventura per chi l’hai pensata? Per quel party di bambini con cui masteravi la campagna degli Ewok?

"È un ruolo più dignitoso."

“È un ruolo più dignitoso.”

Obi-Wan: Ragazzi, qui se non troviamo una soluzione si blocca il gioco. Ora son sulla nave, ma, se tornate e mi spiegate la situazione, mi sacrifico io: stanotte esco a vostra insaputa, m’intrufolo dal mercante, lo decapito, mi prenderò un tot di punti Lato Oscuro, ma almeno torno con i pezzi di ricambio. Sennò rimaniamo su questo pianeta a vita, altro che la campagna Ewok!


Dopo quella sessione nessuno di quei bambini giocò mai più di ruolo.

Qui-Gon: Bella l’idea! Così io m’insospettirò su quel che hai fatto e sarà mio dovere lottare per riportarti sulla retta via Jedi, mentre tu subirai le tentazioni del Lato Oscuro. C’è da farci una campagna intera sopra! In gioco Qui-Gon non sarà d’accordo, ma come giocatore ci sto eccome.

Torniamo sulla nave e vi illustro il …

Lucas (stranamente nel panico):  No, aspetta, non si può! perché… ah, ecco, e mentre stai parlando col mercante, in quel momento arriva, che me ne sono dimenticato che doveva arrivare subito, il suo schiavo che è un ragazzino biondo di nome Anakin, che doveva essere il PG della mia ragazza che però stasera non c’è e allora lo uso io, e Padmé sente qualcosa tipo quella sensazione che ti dà il bonus del tuo Destino, e Qui-Gon, tu lo vedi ‘sto ragazzino e subito senti una sensazione di legame fortissima, non in quel senso porci!, e allora lo capisci che hai ultimato il tuo Destino di Scoperta.

Il bambino vi saluta: “Ciao. Io sono un pilota di sgusci!

***

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Ora capite perché, dal film dopo, Qui-Gon e Jar Jar Binks hanno smesso di giocare?

 

"Facciamo la retcon: siamo morti qui entrambi."

“Ti prego, stabiliamolo come retcon: siamo morti qui entrambi.”

Guerre Stellari: La Minaccia del Master
94%Punteggio totale
Voti lettori: (41 Voti)
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A proposito dell'autore

Lavos-D è un illithid colmo di bontà e di dolcezza, che distilla interamente nei suoi favolosi dolci: per questo non gliene resta più quando scrive i suoi acidissimi articoli. Il suo motto è provare qualsiasi gioco esistente, sennò non lo si può criticare. Quando il suo eterno ruolo di master gli lascia tempo libero lavora a GdRITalia in veste plurima di pasticciere ufficiale, redattore, editor, (re)censore, traduttore in seconda e spalla comica a tempo perso. Da quando si è autoproclamato sommo sacerdote del Grande Cthulhu si è montato la testa e non ci si ragiona più.

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