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Signore e Signori, rieccoci al nostro consueto appuntamento con la letteratura fantastica.
Prima di tutto vorrei ringraziare tutti voi lettori che seguite settimanalmente i miei sproloqui e commentate gli articoli della rubrica.
Come promesso ho creato un topic relativo a queste discussioni nel forum; potete trovarlo QUI

Questa settimana voglio parlarvi di un argomento che mi sta particolarmente a cuore, visto che è stato la causa della mia infatuazione per il gioco di ruolo; di fatto, invece di cominciare con la solita introduzione all’opera letteraria, questa volta voglio raccontarvi una breve storia.

La mia passione per la letteratura fantastica nacque alle scuole medie, da quando studiammo alcuni brani deIl Signore degli Anelli (ricordo ancora il primo: Lo specchio di Galadriel); poco tempo dopo comprai il libro e da allora diventò una vera e propria passione.
Per quanto riguarda il gioco di ruolo invece, non fui così fortunato: pur essendomi interessato all’argomento durante i primi anni delle superiori, non trovai un gruppo di gioco fino a qualche anno fa.
Fu allora che un gruppo di amici mi disse “Organizziamo un torneo di GiRSA, vuoi partecipare? Va bene anche se è la prima volta che giochi di ruolo”.
Come fu IL Signore degli Anelli a far nascere la passione per la lettura, fu il più famoso gioco ad esso dedicato a far nascere quella per i GDR.

Per questo motivo oggi sono quasi commosso nel parlarvi di una delle ambientazioni letterarie più famose: laTerra di Mezzo.
Sono stato a lungo indeciso se scrivere una breve introduzione, ma è talmente famosa da non averne bisogno; inoltre stiamo parlando di un’ambientazione così complicata per la quale produrre una sinossi valida è quasi impossibile. Di quale era parlare? Di quale regione?
Dedicherò quindi lo spazio a come la Terra di Mezzo è stata introdotta nei giochi di ruolo.

Credo che qualunque giocatore conosca i giochi ad essa dedicati, sia le vecchie edizioni, ispirate solo ai libri, che quelle più moderne, uscite dopo i film, cavalcando l’onda del successo cinematografico.
In molti di questi giochi è possibile interpretare personaggi di qualsiasi razza, in avventure ambientate in ogni regione ed in qualsiasi era, facendo storcere il naso ai puristi ed esaltando l’eterno bambino che si trova in molti di noi. Chi non vorrebbe interpretare un prode Noldor che combatte contro le sterminate orde di Morgoth davanti ai cancelli di Utumno?

Molti giocatori però, specie quelli non soddisfatti dai regolamenti o dalle limitazioni imposte da alcuni manuali, si sono arrangiati adattando altri sistemi (posso portarvi GURPSHARP come esempio, ma conosco alcuni fan sfegatati che hanno ricreato questa ambientazone in D&D 3.5) per ricreare al meglio l’atmosfera dei libri, secondo il loro punto di vista.

Sempre più persone quindi hanno cominciato a guardare alla Terra di Mezzo non come ambientazione generale, ma a dettagliare i loro sistemi fanmade su alcuni aspetti ben definiti: una data era, una data zona geografica e via dicendo.
Da quello che ho visto, le nuove produzioni ufficiali stanno cercando di seguire lo stesso ragionamento; nonostante alcuni giocatori (probabilmente gli stessi che tanto si sono esaltati con il loro Noldor) critichino questo fattore considerandolo una pesante limitazione, in generale il nuovo modus-operandi sta riscuotendo un discreto successo.

Dal mio punto di vista questo nuovo modo di guardare all’ambientazione tolkeniana aprirà nuovi e diversi sbocchi, facendo leva sia sulla fantasia dei produttori, invogliandoli a creare giochi dai sistemi e dalle idee innovativi, sia su quella dei giocatori.

Nel frattempo vi invito a leggere o rileggere Il SilmarillionLo hobbitIl Signore degli Anelli e tutti gli altri racconti scritti da Tolkien in persona o raccolti dai suoi eredi; fatto questo… giocate. Perchè le avventure, come ben sappiamo, non finiscono sulla carta, ma possono continuare grazie alla nostra fantasia.

Vi ricordo infine il nostro concorso: cliccate QUI per partecipare e vincere il gioco L’avventura di Aragorn per WiiPs3.

Namarie.

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