Registrati
Ti sarà inviata una password tramite email.
Blue Rose
the roleplaying game of romantic fantasy

Image

Autori: Jeremy Crawford, Dawn Elliot, Steve Kenson e John Snead
Edito da: Green Ronin
Lingua: Inglese
Pagine :224
Prezzo: 29,95$ il brossurato; 16$ il pdf

Comincio col dire che Blue Rose (BR) è un gran gioco, un piccolo gioiello da provare o, almeno, da leggere. Si tratta di un gioco completo che sfrutta il motore d20 della Wizards of the Coast rielaborandolo in modo intelligente, efficace e semplice e ribattezzandolo True20 (Vero20). Il Blue Rose infatti prevede l’uso del solo dado a 20 facce anziché tutta la famiglia di poliedri tanto cara ai giocatori di D&D. Ovviamente essere un gioco completo significa che oltre alle meccaniche il BR offre anche un’ambientazione (seppur ridotta) di cui parleremo poco sotto.
Il manuale ha una copertina a colori tenui che già da subito aiuta a creare l’atmosfera da “fantasy romantico” che lo stesso titolo suggerisce. Per fantasy romantico gli autori ci spiegano che si tratta di storie i cui protagonisti sono quasi sempre umani, affiancati spesso da animali fatati. Gli eroi sono raramente dei solitari o dei reietti, qui nascono generalmente come membri dell’aristocrazia con il dessero di proteggere la propria amata terra. E i rapporti tra i personaggi hanno un valore ancora maggiore che nelle altre campagne fantasy.
Passo ora alla consueta analisi capitolo per capitolo:

Introduction (7 pagine)
Classico insieme di pagine in cui viene illustrato che cosa è un gioco di ruolo e il genere “romantic fantasy” in particolare. Vengono riassunte le meccaniche base del gioco e si conclude con un breve glossario.
Capitolo 1: The World of Aldea (36 pagine) Questo capitolo ci illustra le luci e le ombre di una particolare regione di Aldea. La base delle campagna di BR è il Regno di Aldis, una penisola di foreste, pianure e colline governata da una Sovrana illuminata e affiancata dal misterioso Cervo Dorato, la creatura che sceglie i regnanti di Aldis. Generalmente le genti delle varie razze vivono in pace e armonia. I nobili devono guadagnarsi il loro status privilegiato servendo la corona e i cittadini. Non ultimo, l’amore è accettato in tutte le sue forme. E’ comune in Aldis sposarsi sia tra persone dello stesso sesso che tra persone di sesso opposto. Più rare ma ugualmente accettate sono le unioni tra più di due persone. Per fortuna in Aldis non tutto è perfetto e c’è spazio in abbondanza per le avventure. Vengono presentate le organizzazione del Regno e anche quelle che ne minacciano la sicurezza. Tra i nemici principali ci sono: mercanti senza scrupoli, nobili caduti, banditi, pirati, culti che tramano nell’ombra, antiche reliquie…e i nemici del passato. Il manuale non si ferma a presentarci la storia, la religione e la geografia di Aldis ma ci illustra anche le nazioni vicine, seppur in modo sintetico. Le Paludi di Veran, la rigida teocrazia di Jarzon, l’oscuro reame di Kern, governato dall’ultimo dei Re Lich, e Rezea che miscela insieme elementi dei cavalieri mongoli e dei nativi americani. Infine ci sono i Roamers, un popolo di gitani, elemento d’obbligo in un setting così “romantico”.
Il capitolo offre un buon quadro d’insieme, sacrificato però dalle poche pagine e da una mappa molto piccola e non a colori.

Capitolo 2: Creating Your Hero (23 pagine)
Chiaro e coinciso questo capitolo spiega come calcolare i punteggi del personaggio e presenta le razze e i ruoli disponibili per creare il proprio eroe. Le 6 abilità del d20 non sono determinate dal classico punteggio variabile da 3 a 18, ma sono rappresentate solo e direttamente dal bonus che concedono ai tiri. In pratica si va da –5 a +5. Si parte da “0” con 6 punti bonus da distribuire. É necessario poi scegliere il background del proprio eroe, questa scelta influirà sia sulle caratteristiche culturali sia su meccaniche di gioco quali le abilità (skills) e i talenti (feats) preferiti. Ci sono 7 varianti di background per gli umani e uno per ognuna delle altre razze. Queste ultime sono:

-Night People: antiche creazioni dei Re Stregoni del passato, sono forti, scuri e orridi. Non sono malvagi e sono accettati in Aldis.

-Rhydan: si tratta dei leggendari animali intelligenti di Aldis, vivono per lo più nelle terre selvagge ma spesso si avvicinano e stringono amicizie con gli umani nobili di cuore. Si può giocare con un delfino, un gatto, un cavallo, un lupo.

Sea-Folk: Sono una razza di umanoidi marini. Come i delfini-Rhy, sono difficili da gestire in una campagna sulla terra ferma.

Vata: altra razza di antico retaggio, i vata sono umani benedetti dalle forze arcane. Visti come una benedizione in Aldis, sono malvisti sia a Jarzon che a Kern.

Interessanti i “ruoli” presentati. Il BR, con sole tre varianti di “classi”, permette di creare qualunque personaggio ci venga in mente. Ci sono il Warrior (che raggruppa in sé e caratteristiche del combattente), l’Adept (un personaggio dal fine intelletto e spesso con poteri magici), l’Expert (che può contare su innumerevoli abilità). Ogni ruolo è caratterizzato da una serie di progressioni: attacco; difesa; resistenza; tiri salvezza (buoni e scarsi) e reputazione. Il resto viene poi ottenuto tramite i talenti.
Questa gestione delle classi mi ha colpito molto, l’ho trovata davvero flessibile e lascia molto spazio alla fantasia. La scelta limitata di ruoli, più che restringere il giocatore, ne allarga gli orizzonti. Qualunque eroe venga in mente, è possibile realizzarlo. Solo “Grim Tales” ha un sistema di classi per il d20 che considero migliore.
Chiude il capitolo la parte dedicata agli allineamenti, al “calling” e alla “convinction”.
Gli allineamenti sono tre: Light, Twilight e Shadow. Ovviamente chi è nel Twilight tende a bilanciare entrambi gli aspetti di luce ed ombra nella propria personalità. Chiunque però ha sempre e comunque entrambe le nature e ogni eroe deve scegliere da un’apposita tabella questi due aspetti. Ci sono 57 nature della luce e 57 nature dell’ombra. Un eroe può essere di allineamento “Light” con una natura “diplomatica” nella luce e una natura “sospettosa” per quanto riguarda il suo lato d’ombra. Ovviamente tenderà a prevalere la natura diplomatica ma il sospetto sarà sempre presente (per quanto piccolo).
Il “Calling” invece è lo scopo ultimo di ogni personaggio quello che lo guiderà nella vita. Nel manuale vengono suggeriti 22 “Calling” ma ogni giocatore è invitato a creare il proprio.
La “Convinction” è la possibilità di riuscire anche nelle imprese più disperate ed è quantificata da un certo numero di punti che possono essere spesi per ritirare i dadi o incrementare determinate abilità.
L’idea delle “nature” degli allineamenti è molto riuscita, mi ricorda vagamente il vecchio “SAGA System” di Dragonlance. Con pochi tratti si creano personalità molto riuscite ed interessanti.

Capitolo 3: Skills (15 pagine)
Il capitolo ricorda molto tutti quelli dei vari giochi d20. Qui ci sono 25 skills (abilità) che hanno una progressione fissa. Un giocatore può sceglier per il proprio eroe tra skills preferite e skills normali. La differenza è che le preferite hanno una progressione pari al livello del personaggio+3 mentre le normali progrediscono come (livello+3)/2. Il tutto arrotondato per difetto. Potrebbe sembrare che questo sistema ponga un limite alla personalizzazione del proprio personaggio. Forse. Ma non lo ritengo un grosso limite. E poi ne guadagna il Game Master, il lavoro di creazione degli avversari è decisamente facilitato.

Capitolo 4: Feats (17 pagine)
Qui si che si può caratterizzare il proprio personaggio. Attraverso l’uso delle feats si può poi giocare anche sui punteggi delle skills. Anche qui entra in gioco la scelta del ruolo del proprio eroe. Le feats si dividono: Generali (39), Arcane (29), Esperte (15) e Marziali (12). Chiaro come ognuno dei tre ruoli possa accedere alle “generali” e poi a quelle del proprio “gruppo”. Né troppe né troppo poche, un numero sufficiente per un gioco come il BR…e se poi si vuole di più esiste sempre il Blue Rose Companion…ma è un’altra recensione.

Capitolo 5: Arcana (21 pagine)
Il fascino del BR è anche dato dalla magia che permea il mondo in modo sottile, delicato e oscuro allo stesso tempo.La magia del regno di Aldis ricorda molto quella della Terra di Mezzo. Infatti, con poche modifiche, il BR lo ritengo perfetto per simulare le avventure nei regni creati da Tolkien (se non volete comprarvi il gdr del Signore degli Anelli). In pratica un esperto di “Arcana”, così sono chiamate le magie, può lanciare qualunque incantesimo che conosce in qualunque momento. L’ostacolo vero è dato dall’uso ravvicinato delle magie, meno tempo trascorre tra una è l’altra, più difficile è evocarne il potere. Il capitolo offre 39 arcana, molti legati all’incantare persone o animali. Come detto il mondo è magico ma questa magia è molto rara. Anche una selezione di poteri limitata permette ad un mago di essere pericoloso ed efficace durante un’avventura..
Com’è ovvio, oltre a questa magia della luce, esistono anche arcana dell’ombra, poteri che se usati, rischiano di corrompere anche il più saldo dei cuori. Ci sono 8 magie del male, ad uso quasi esclusivo del Narratore e delle sue malvagie creazioni.

Capitolo 6: Wealth and Equipment (19 pagine)
Pur presentando il sistema monetario di Aldea, il gioco prevede una gestione astratta delle ricchezze dei personaggi. Questo può piacere o meno ma evita di dare troppa importanza all’accumulo di tesori da parte dei giocatori, cosa che è lontana dallo spirito del romantic fantasy. Ovviamente la fanno da padrone armi ed armature. Come in D&D e altri giochi d20 ci sono tre categorie di armi: semplici, marziali ed esotiche. Più quattro sotto-categorie: leggere, ad una mano, a due mani e da distanza. Nulla di nuovo. La lista e sufficientemente completa. Ogni arma ha un danno fisso e questo perché, come detto all’inizio, il gioco è fatto per utilizzare un solo dado a venti facce. Chiude il capitolo un breve elenco di elisir e pietre arcane.

Capitolo 7: Playing the Game (23 pagine)
Qui c’è tutto cioè che gli eroi possono fare in gioco al di là di arcana e talenti. Vengono analizzate in profondità le applicazione delle skills sociali. Una lunga sezione è dedicata alla gestione del combattimento, con tutte le manovre possibili. Il principio è però sempre lo stesso, 1d20+punteggio di attacco+modificatore della taglia+bonus vari da confrontare con il punteggio di difesa dell’avversario.
Va segnalato che il BR non fa uso di attacchi di opportunità e attacchi multipli. Il combattimento risulta comunque interessante, in particolare perché non fa uso di punti ferita. Ogni volta che un eroe viene colpito deve effettuare un tiro salvezza che varia in base al danno subito. Se il tiro fallisce, il personaggio va incontro a ferite con diversi gradi di gravità.

Capitolo 8: Narrating Blue Rose (13 pagine)
Sezione del libro dedicata ai Narratori con consigli su come creare la giusta atmosfera nelle storie ambientate in Aldis. In particolare come la Reputazione, l’Amicizia, la Pietà e il Romanticismo siano aspetti da tenere in forte considerazione quando si narrano le avventure.
Buon capitolo che insieme a quello geografico e al capitolo sulla magia aiuta ad avere un’idea ben precisa di cos’è una campagna nelle terre di Aldea.

Capitolo 9: Bestiary (27 pagine)
Qui non ho notato un grande sforzo da parte degli autori. Le creature presentate sono al 90% prese dal Manuale dei Mostri di D&D. Ci sono ovviamente gli animali, alcune aberrazioni e gli immancabili non morti come zombie, spettri e lich. Solo i Darkfiends sono creature originali del BR. La mancanza di fantasia si traduce, secondo me, in una mancata ulteriore caratterizzazione del setting. La mancanza di chiare illustrazioni poi è un altro punto a sfavore. Di contro, presentando mostri molto conosciuti è possibile riciclare il tutto per un altro tipo di ambientazione.
Le ultime pagine contengono una breve avventura introduttiva, una conversione dal BR al d20 tradizionale, un breve indice e la scheda dei personaggi.

Conclusioni.
Blue Rose è un altro eccezionale prodotto della Green Ronin, tanto ben riuscito nelle meccaniche da aver dato origine al sistema universale TRUE 20 di recente pubblicazione. Ha inoltre il vantaggio, per me, di essere una linea editoriale chiusa, il BR comprende infatti solo altri due manuali, il “Blue Rose Companion” e il “World of Aldea” + il Narrator’s Journal (un insieme di tabelle disponibile solo in formato elettronico pdf).
Se poi non dovesse piacere l’ambientazione, le meccaniche del gioco ben si adattano ad altre campagne fantasy. Ho già accennato al fatto che è perfetto per “Il Signore degli Anelli” ma lo sarebbe anche per una versione romantica delle storie di Camelot e Re Artù oppure per un Giappone antico e fiabesco.
Un’ultima nota di merito la voglio dare anche all’aspetto grafico. Ottima la scelta delle illustrazioni e dei colori, perfettamente adatti al gioco; vedere la copertina per capire cosa intendo.

Voto: 8,5/10
Sito ufficiale: http://bluerose.greenronin.com/
Recensore: dragonfriend
Scrivi al recensore : foggio@libero.it

A proposito dell'autore

Post correlati

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.