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“Dungeon Slayers è più che un rudimentale Hack’n’Slay con birra e patatine.”

Che voi siate oculati tattici e precisi calcolatori di ogni vostro Bonus o Talento, o che preferiate brandire le vostre Asce da guerra ed andare avanti con il solo pensiero di spaccare, spaccare e spaccare, Dungeonslayers vi offre un tuffo nel passato in grado di soddisfarvi entrambi, riportandovi in un’antico regno dove contano soltanto i mostri che potete sventrare e le abilità per farlo nella maniera più esaltante possibile.

Cominciamo con un po’ di storia: Dungeonslayers nasce come “retroclone” dei più calssici D&D, non facendo assolutamente nulla per nasconderlo ma anzi, facendone una bandiera di riconoscimento. Non vi aspettate quindi meccaniche di gioco innovative o strabilianti, ma preparatevi soltanto a leggere il Talento da utilizzare e rollare il vostro d20. Per i giocatori più esperti sarà un piacere spulciare il Manuale alla ricerca dei Talenti utili, in modo da poter poterli mixare e farli cooperare assieme, mentre i giocatori dell’ultim’ora con una semplice occhiata alla scheda e massimo (garantito) 10 minuti di lettura potranno già entrare sui campi di battaglia alla ricerca dei loro Punti Esperienza e dei Tesori randomizzati.

Se da un lato tutto ciò può far storcere il naso a coloro che preferiscono la regolazione delle meccaniche sociali, esplorative e di combattimento fino all’ultima situazione possibile ed immaginabile, dall’altro in Dungeonslayers torna in auge la figura portante del Master, che accompagnata alla fantasia dei giocatori, sarà la vera chiave di volta per divertirvi immersi in lunghe campagne o in semplici one shoot con i vostri amici.

Il manuale di Christian Kenning esce nella sua 4° Edizione completamente tradotto in italiano e reso disponibile gratuitamente dalla Wild Boar edizioni, in un pratico Pdf ben impaginato ed organizzato che permette, complice il sistema di regole veramente semplice a prova di Troll, di essere letto in un’oretta scarsa e di poter ritrovare ciò che ci serve con un paio di sfogliate di pagine. Nel caso al vostro Pdf vogliate abbinare il manuale cartaceo, la Wild Board sarà lieta di vendervelo al modico prezzo di 18.00€ .

Partiamo subito con le meccaniche. Tutto è basato sui 3 Attributi fondamentali: fisico, mobilità e mente. Sotto ognuno di essi vi sono due Tratti, per un totale di 6 tratti. Per effettuare un’azione dovrete sommare l’Attributo ed il Tratto interessato ed aggiungervi o sottrarvi i valori che derivano dalla contingenza, dai Talenti (le vostre abilità speciali) o dal vostro equipaggiamento. Tirate il d20 e confrontate il vostro bonus con quello degli avversari, et voilà, il gioco è fatto. Naturalmente vi sono delle eccezioni a questo semplice schema old style, ma in prevalenza gli unici calcoli che vi verranno chiesti di fare sono questi.

Potrete scegliere una razza tra le tre disponibili nell’ambientazione ufficiale, Caera, ma in appendice i creatori del gioco spiegano anche come creare e bilanciare altri possibili abitanti delle vostre avventure. A questo punto non vi rimane che scegliere una Classe:  guerrieri, esploratori o classi magiche (mago, guaritore o stregone)? Una volta fatto, potete lanciarvi nella mischia e cominciare ad “affettare” tutti i nemici che vi si parano davanti, già belli e impacchettati per morire nel comodo bestiario.

Inutile ribadire che Dungeonslayers basa tutta la sua filosofia di gioco sulle classiche avventure EUMATE (Entra, Uccidi il Mostro, Arraffa il Tesoro ed Esci), quindi è pressoché inutile sottolineare come acquisirete Punti Esperienza man mano che manderete al cimitero i vostri nemici o che libererete donzelle in difficoltà, esplorando torrioni di arcimaghi e fognature piene di disgustosi e giganti ratti. Con l’Esperienza potrete accedere ai successivi gradi dei vostri Talenti, acquisirne di nuovi o, una volta raggiunto il numero prestabilito, poter trasformare la vostra semplice Classe in una Classe Eroica: ucciderete più mostri di prima e lo farete in un modo molto ma molto più figo. Volete mettere una Palla di Fuoco di uno Stregone con una Dolorosa Mutamagia del Mago di Sangue o il passare dall’essere un semplice Guerriero al lanciare il vostro Grido di Battaglia con il vostro santissimo Paladino armato di aureola? Le Classi Eroiche sono in tutto 15, tre per ogni Classe iniziale.

A prima vista, gli elementi per rimettervi nei panni dei primi veri Nerd e giocarvi infiniti dungeon Dio dell’Oscurità dopo Dio dell’Oscurità ci sono tutti, e volendo potrete scegliere di affidarvi completamente al manuale per ogni vostra azione o, una volta assodate le regole base, andare avanti con la sola forza del vostro Master benpensante. Se però desiderate alzare il grado di sfida, insomma volete uccidere ancora più nemici ed in maniera molto più figa (ricorrente la richiesta non trovate?), ecco che Dungeonslayers vi viene incontro fornendovi i Dadi Slayer ed i Punti Slayer. I primi, nel caso scegliate di utilizzarli, non permettono altro che concatenare i Critici del d20: un piccolo Goblin potrebbe staccarvi di netto la testa senza che voi ve ne rendiate minimamente conto, o un ratto sfoderare i suoi dentoni d’acciaio e pararvi un’asciata da guerra in bocca, così come potrete spezzare la spina dorsale di un Drago con un pugno fragoroso. I Punti Slayer invece vengono ricevuti dai personaggi ogniqualvolta curano i compagni o infliggono danno agli avversari, e combinati, vi danno diritto ad azioni gratuite o bonus, un’incentivo in più (qualora non ve ne fossero abbastanza) a sporcare per bene la vostra cotta di maglia di sangue fresco.

Se invece di calarvi nei panni dell’ennesimo Nano con la barba intrecciata o del Guaritore con la tunica linda e pinta perfino nella melma più melmosa, aveste deciso di cimentarvi nell’arduo compito del Master niente paura: Dungeonslayers vi dedica un intero capitolo dove potrete apprendere l’arte dell’ammazzapersonaggio, e nel caso questo primo compito sia fallito, vi supporta nella scelta del giusto regalo da fare ai vostri impavidi avventurieri che, indovinate un pochino, gli permetterà nella prossima avventura di uccidere di più ed in maniera molto ma molto più figa. Nelle regole sono illustrate tutte le possibili azioni che i vostri baldanzosi eroi potranno compiere, corredate dalla formuletta adatta per calcolarne la riuscita e la disfatta, o i costi dell’equipaggiamento da comprare, o i tesori recuperabili nelle stanze degli arcimaghi e nelle caverne più buie, o ancora le regole per assegnargli punti esperienza.

Nulla è lasciato al caso, ma come si spiega nell’introduzione “La quarta edizione offre particolari utili al vostro vecchio gioco di ruolo. Questi erano stati spesso richiesti, ma necessitavano di troppo spazio per essere inclusi. Ma niente paura, si tratta comunque di Dungeonslayers, anche se in versione notevolmente espansa. Il nucleo di regole base sta ancora in appena dieci pagine. Invece di ‘gonfiare’ un sistema snello, ne abbiamo gentilmente migliorato i dettagli, senza toccare le meccaniche centrali del sistema”. C’è anche una piccola chiccheria: le regole per le armi da fuoco. Cosa c’è di meglio di un’elfo pistolero o di un nano bombarolo?

L’ambientazione non è assolutamente nulla di che: è una mappa, con giusto due righe di storia e due righe per le location più importanti. Dovrete voi, ammesso che vi serva, dare spessore politico, sociale, culturale ed economico alle vostre scorribande per Caera, così come creare tutto ciò di cui necessitate per avventure un minimo più…sociali. Volendo, potrete anche usufruire delle tre avventure basilari incluse nel manuale, che vi porteranno ad arrivare al livello 5, un grado utile per cominciare a camminare sulle vostre spade da soli e senza l’aiuto di mammina.

E’ difficile trovare difetti in un gioco che è effettivamente ciò che si propone di essere. Dungeonslayers è troppo old style? E’ proprio così che vuole mostrarsi. E’ incentrato solo sulle avventure classicamente EUMATE? E’ quello per cui è stato creato.  Incentiva i Power Player alla ricerca spasmodica di Punti Esperienza per diventare via via sempre più belli, brutti o cattivi? E’ quello che vi terrà svegli nelle vostre nottate insonni di gioco per ammazzare fino all’ultima Spada Volante. Cosa vi aspettavate da un gioco che si chiama “Dungeonslayers“? Dalla sua parte, tralasciando i dettagli umoristici (che vi permetteranno però di rollare il vostro d20 fino a consumargli le facce), i ragazzi che ruotano attorno all’opera di Christian Kenning sono riusciti a cacciare dal cilindro un buon prodotto: semplice, veloce ed immediato. Stuferà forse alla lunga, ma essendo free, completamente tradotto in italiano e ben supportato da una vasta community online…io sto già mettendo in frigo la birra e sul tavolo le patatine!

Link Utili

Sito ufficiale di Dungeonslayers (se masticate il tedesco)

Sito della WildBoard dove è possibile scaricare il manuale di gioco free in formato Pdf

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Dungeonslayers - La Recensione!
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