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Cari lettori e lettrici di GdrItalia, sicuramente avrete sentito parlare nei giorni scorsi dell’evento pugliese dedicato a tutto quello che è geek e che ha ottenuto un successo di pubblico senza precedenti nel tacco d’italia. E noi di GdrItalia siamo molto orgogliosi di potervi proporre in esclusiva un’intervista a Daniele Monterisi, ovvero colui da cui tutto è partito. Buona lettura!
[singlepic id=69 w=320 h=240 float=left]D: Innanzi tutto cosa vuol dire B-Geek?
R:Non è immediato definire chi è il “geek”, non essendoci una traduzione diretta in italiano di questa parola. Il geek è colui che è appassionato in maniera quasi maniacale per un certo argomento (giochi, fumetti, serie tv, per esempio, ma i campi di applicabilità sono virtualmente infiniti), ma è anche colui che non si seppellisce nelle sue passioni chiudendosi al mondo ma le mette in pratica, sa evolvere con esse e metterle a frutto.
La “B” serve a dare un legame con la città da una parte, ma è anche un’esortazione dall’altra: “sii geek!”, questo è l’evento in cui potrai liberamente essere te stesso ed esprimere le tue passioni!
D: Come e quando è nato quindi B-Geek?
R: L’idea del B-Geek covava da anni, ma trovare il coraggio e la follia necessari a lanciarsi finalmente nell’organizzazione è cosa di non tanti mesi fa, le prime riunioni risalgono a febbraio/marzo. Le risposte che ci hanno poi fatto decidere definitivamente che l’evento ci sarebbe stato sono addirittura arrivate a inizio agosto!
D: Questo è il primo anno, esatto? Che risposta ci si aspettava?
R: Esatto! Avendo diffuso la notizia principalmente tramite social network ci aspettavamo circa 1000/1500 visitatori.
D: Invece com’è andata?
R: Beh solo i visitatori registrati sono stati 2300, e considerando che l’ingresso era gratuito e che la registrazione era opzionale, direi che una stima di 4000 visitatori nell’arco dei due giorni possa essere addirittura cauta!
D: Visto l’enorme successo di B-Geek, da quanto tempo non si aveva un riscontro di queste proporzioni per un evento simile in Puglia?
R: Le ultime manifestazioni che ricordiamo a Bari che possano essere paragonate come argomenti e successo sono certamente le edizioni di Expocomics di metà anni ’90. Da citare comunque gli ottimi riscontri della Levantecon, appuntamento dedicato soprattutto a scienza e fantascienza ma che non disdegna “contaminazioni” con giochi e fumetti, e che ha avuto negli ultimi anni una notevole crescita.
D: Qual’è stato il riscontro da parte degli addetti ai lavori?
R: Abbiamo avuto la graditissima partecipazione della neonata casa editrice Yemaia che ha presentato non solo il nuovissimo titolo Al-Rashid, in uscita ad Essen, ma ci ha anche parlato del percorso che porta dall’idea di un gioco alla sua realizzazione. Altrettanto gradita la partecipazione in qualità di sponsor di Uplay.it edizioni, che ha fornito i premi per la finale nazionale di Agricola.
D: Qual’è stato invece il riscontro da parte delle istitituzioni?
R: Le istituzioni, per una mera questione di tempi, non siamo riusciti a coinvolgerle per questa prima edizione: non potevamo permetterci kafkiane attese, quindi siamo andati avanti per la nostra strada, grazie all’aiuto di sponsorizzazioni da parte di privati e veri e propri “mecenati”, nonchè grazie al sostegno di tutti i membri delle varie associazioni coinvolte, tramite iniziative come la cena “Geekstarter” e simili, volte alla raccolta di fondi per l’evento.
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D: Risultati sicuramente degni di nota, merito anche del ricchissimo programma oltre agli appuntamenti notturni, vuoi parlarci brevemente di come tutto questo è stato possibile?
R: Quello che ha reso possibile l’evento è stato, secondo me, il fatto che tutti abbiano voluto credere fortemente che Bari e la Puglia fossero pronte per, se non addirittura avide di, una manifestazione simile. A partire dalla struttura che ci ha ospitato, fino alla ditta che si è occupata dell’intero allestimento, tutte le realtà coinvolte hanno saputo cogliere l’entusiasmo e la motivazione che ci ha spinto a creare questa realtà e hanno fatto del loro per renderla possibile nonostante il budget _molto_ limitato 🙂
Il merito del programma molto ricco è sicuramente da attribuire da una parte all’abnegazione degli organizzatori che si sono impegnati oltre le ore di lavoro giornaliere umanamente possibili per poter realizzare tutte le attività e dall’altra alla entusiastica partecipazione di tanti collaboratori che hanno voluto essere presenti dal momento in cui hanno saputo che questo evento ci sarebbe stato.
D: In occasione del B-Geek abbiamo visto tavoli sempre occupati, gente di tutte le età cimentarsi con giochi da tavolo, di ruolo, di miniature e cosplay, tornei sempre con una forte partecipazione, in poche parole c’era entusiasmo palpabile nell’area. Sembrava un pezzo di Lucca. Qual’è stata secondo te la formula magica per ottenere tutto questo?
R: Una buona dose di passione, che gli organizzatori e i dimostratori hanno saputo trasmettere in modo estremamente contagioso; un pizzico di follia, senza il quale non avremmo nemmeno iniziato a pensare a un evento simile; un approccio di collaborazione con tutte le realtà a noi vicine, geograficamente e non solo, che è stato una nostra grande forza; e tanto, tantissimo cuore.
D: Quanta pubblicità è stata fatta per l’evento?
R: Non abbiamo utilizzato tutti i canali di comunicazione a disposizione, ci siamo limitati a fare pubblicità tramite social network e per passaparola e dati i risultati ottenuti questo non può che essere di buon auspicio per le prossime edizioni.
D: Buoni propositi per l’anno prossimo?
R: Pur puntando ovviamente a una crescita, ci sembra fondamentale mantenere quelle che sono le caratteristiche che hanno distinto questo evento e che l’hanno reso un successo: affiancare attività per neofiti e appassionati, come dimostrative e tornei, a momenti di crescita culturale e professionale, come i workshop e incontri.
La cosa di cui siamo certi è la volontà di ricreare l’atmosfera gioiosa, cordiale, collaborativa che si è respirata per tutta la durata dell’evento.
Quindi il nostro obiettivo per l’anno prossimo sarà: essere di più, proporre più attività, divertirci di più… insomma essere ancora più geek!
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A proposito dell'autore

Presidente dell'associazione culturale "GdrItalia" scopre il gioco di ruolo nel 1989 e da quel momento è scattato un colpo di fulmine che si rinnova ad ogni nuova sessione. Il suo gdr preferito è certamente il caro vecchio Martelli da Guerra, ma ama anche Exalted ed ogni tipo di gioco con cui poter creare una bella storia.

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