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Luigi Sbaffi è un organizzatore un po’ strano, che potremmo definire “specializzato in eventi atipici”.

Risveglio02Da una parte infatti Luigi è uno dei leggendari organizzatori della Cocon, appunto i quattro fratelli Sbaffi e i due fratelli Pilartz. Se non sapete cosa sia la Cocon, vi consiglio caldamente di dare un’occhiata a questo link: scoprirete che a uno sguardo superficiale la si direbbe un evento di gioco di ruolo dal vivo per circa 150 persone della durata di una settimana, organizzato ogni estate a Coccore, sull’Appennino Umbro-Marchigiano nei pressi di Fabriano. La Cocon si distingue però per essere totalmente focalizzata sul combattimento: i partecipanti si vestono da guerrieri di varie epoche storiche e ambientazioni fantasy, scelgono un nome per il proprio personaggio (che rimane lo stesso anche nelle edizioni successive), e dopo quattro giorni di preparazione se le danno di santa ragione per i successivi due giorni, mentre l’ultimo giorno è dedicato a smontare tutto e a curarsi i lividi. In questo è simile all’evento francese BCB (di cui abbiamo già parlato), ai tanti cosiddetti giochi di ruolo russi di combattimento estremo, e ai più piccoli e modesti “pikkio party” che si fanno ogni tanto tra Veneto e Friuli. Tutti eventi che nascono dalla tradizione larp, distaccandosene però per la poca o nessuna importanza data all’elemento di role-playing e per la grande enfasi sul combattimento, talvolta praticato in modo molto rude. Ma la somiglianza con questi eventi è solo apparente, frutto di una sorta di convergenza evolutiva: la Cocon infatti non ha nulla a che vedere con il larp, ma è invece, come scoprirete leggendone l’incredibile storia a questo link, la prosecuzione diretta dei “giochi di guerra” che praticavano i sei organizzatori da ragazzini, e si è evoluta per conto suo ininterrottamente dal lontano 1980 a oggi, venendo influenzata pochissimo o per niente dai giochi di ruolo dal vivo. Insomma la Cocon, la cui ennesima edizione si terrà dal 29 luglio al 4 agosto prossimi, è un evento fortemente atipico, che richiederebbe una categoria tutta sua.

Risveglio01Anche l’altro evento che Luigi Sbaffi organizza annualmente richiederebbe una categoria tutta sua, anche se questo è completamente diverso, per certi versi diametralmente opposto alla Cocon. Forse lo si potrebbe presentare come una commistione tra il reenactment (cioè la rievocazione storica) e il gioco di ruolo dal vivo: si tratta di Il Risveglio degli Etruschi (comunemente abbreviato in Risveglio), e in questo articolo parleremo della sua ultima edizione, che si è tenuta dal 24 al 26 maggio scorsi a Fabriano, presso l’antica abbazia di San Cassiano.

Risveglio si tiene tutti gli anni dal 2010 nel cuore delle Marche, ed è un tentativo di fondere il rigore storico che contraddistingue il reenactment con l’elemento di role-playing tipico dei giochi di ruolo dal vivo. Nell’ex Unione Sovietica esiste tutta una scena di eventi che hanno più o meno queste stesse caratteristiche, ma in Italia Risveglio è probabilmente un caso unico. Ogni anno decine di uomini e donne di tutte le età, dai 3 ai 70 anni, vestono i panni dei loro personaggi e ricostruiscono per tre giorni la vita quotidiana dell’antica città etrusca di Vulci, 333 anni prima di Cristo. Se siete rievocatori e vi piacerebbe interpretare in tutto e per tutto, per tre giorni filati, l’antenato di cui indossate le vesti, oppure se siete larper e vorreste partecipare a un live con un’ambientazione storica ricostruita alla perfezione, con un’attenzione maniacale per i particolari, allora Risveglio è l’evento che fa per voi.

Risveglio11“L’idea di Risveglio mi è venuta da Warbands”, ci racconta Luigi. Warbands è un live annuale ambientato nell’antichità, noto per il suo rigore storico e per l’enfasi sul combattimento. “Ho partecipato a varie edizioni di Warbands”, continua Luigi, “sia nella sua incarnazione inglese, che ormai non si fa più, sia in quella belga, che è ancora organizzata tutti gli anni”. Ma a differenza di Warbands, Risveglio non è focalizzato sul combattimento, come ci spiega Federico, uno dei partecipanti: “Togli i combattimenti e metti a loro posto la politica delle nobili famiglie etrusche, intente a competere nel letale gioco del potere; condisci il tutto con l’alone di mistero e di misticismo che circonda il popolo etrusco; ed ecco che una volta l’anno, in un’abbazia meravigliosa, si crea una “bolla” nella quale entri e ti dimentichi chi eri prima di entrare”.

Risveglio08L’enfasi sul gioco politico anziché sul combattimento apparentemente non andrebbe incontro ai gusti degli aficionados della Cocon, ma Federico, che partecipa regolarmente a entrambi gli eventi, considera invece Risveglio un’ottima occasione di condividere un’esperienza di gioco firmata Sbaffi con moglie, pargoli e, perché no?, genitori: “Luigi ha una famiglia che per molto tempo è rimasta in secondo piano: la guerra non è cosa per famiglie! Risveglio invece è pensato per accoglierti con tutti i tuoi cari al seguito, anzi se dovessi consigliare a un mio amico un posto dove passare tre giorni in tranquillità con la sua famiglia gli direi di andare proprio a Risveglio, perfino se non fosse appassionato di storia antica e non gli importasse di interpretare il gioco della politica. Infatti Risveglio non è caotico e frenetico come molti altri eventi spalmati sulle poche ore del fine settimana; al contrario, è un evento pensato per accogliere con calma tutti, per dare modo a tutti di conoscersi e riconoscersi”.

Risveglio09Pur essendo un evento annuale, le varie edizioni di Risveglio sono collegate tra loro a mo’ di campagna. Un’altra partecipante, Barbara, ci racconta che “ogni volta è come interrompere un film, bloccarlo su un fermo immagine per poi farlo ripartire la primavera successiva. Un discorso interrotto per poi essere ripreso nello stesso punto”. Ma cosa succede in pratica durante l’evento? “Mentre i politici dibattono in consiglio”, ci spiega Federico, “le donne possono organizzare gli eventi religiosi, i bambini hanno un maestro tutto per loro che insegna l’alfabeto etrusco con le tavolette di cera, la locanda serve sempre buon vino e un piatto di zuppa a tutte le ore, se si ha il coraggio di arruolarsi nella guardia cittadina c’è un addestramento militare con spada e scudo che vi aspetta, e infine i mercanti alle porte della città accettano ogni moneta, che sia etrusca o straniera”. Sembrerebbe che a Risveglio larga parte del contributo creativo sia in mano ai giocatori anziché all’organizzatore (o meglio, al magister), almeno a quanto ci racconta Barbara: “C’è una trama di base, un “canovaccio”, ma sta poi ai partecipanti tessere le trame della storia, che è in continuo divenire: un’azione o una decisione presa da uno dei protagonisti potrebbe effettivamente modificare il corso degli eventi, anche negli appuntamenti successivi”.

Risveglio06Un altro aspetto che contraddistingue Risveglio, e che ne mostra chiaramente le radici ben salde nel reenactment e nell’archeologia sperimentale, è che è possibile partecipare all’evento senza ricevere una scheda personaggio, rimanendo quindi ai margini delle trame create da Luigi. Insomma, è un raro caso di live in cui è possibile “venire a guardare”. “Lo permettiamo per andare incontro sia a chi viene per puro interesse storico, sia a chi accompagna il coniuge o i figli e, pur vestendo un costume, non ha interesse nell’aspetto di role-playing dell’evento”, ci spiega Luigi. “Queste persone vengono comunque coinvolte in ciò che accade durante il live, fornendo quella presenza di uomini e donne di tutte le età che rende più credibile la società che cerchiamo di ricreare”. Federico conferma: “Anche solo vedere gli altri comportarsi e parlare alla maniera degli Etruschi basta e avanza per portare a casa una forte sensazione di straniamento e stupore”.

Risveglio05Ogni anno Risveglio porta sull’Appennino diverse decine di persone da tutta Italia e anche dall’estero (Slovenia, Scozia e Australia), anche se quest’anno, forse a causa delle forti piogge (e del nevischio) che hanno colpito la location, il contatore delle presenze ha superato di poco quota 40. “Inoltre le condizioni atmosferiche possono pregiudicare lo svolgersi regolare di trame e avvenimenti”, ci racconta Barbara. “Purtroppo è stato il caso di questo weekend: gli dei hanno versato fiumi di pioggia su noi poveri sventurati… raccolti tremolanti davanti ai numerosi caminetti a conversare per riscaldare un po’ l’atmosfera!”. “Ma infatti Risveglio è un evento di atmosfera”, precisa Federico. “In quest’ottica la componente di role-playing è solo uno strumento al servizio dell’atmosfera generale, tanto quanto i vestiti, gli oggetti, il fuoco, l’abbazia, il cibo, la locanda e i suoi locandieri. Tutte queste cose possono sembrare dettagli, ma sono la loro somma e la loro sinergia a fare la differenza tra un evento come gli altri e Risveglio”. Comunque domenica il tempo è migliorato, e nonostante la furia degli dei i partecipanti si sono detti in generale molto soddisfatti e si sono dati incondizionatamente appuntamento al Banchetto. “Sì, perché Luigi ha pensato bene di creare anche un evento collaterale, che si chiama Banchetto Rasna e si svolge a settembre”, ci spiega Federico. “In pratica è un assaggio in una sola serata di quello che potresti vivere nella tre giorni di maggio. Devo ancora trovare uno che alla fine del Banchetto non mi abbia detto “Ci vediamo a maggio all’evento grande”!”.

Se questo articolo ha incuriosito anche voi su Risveglio, e se magari vorrete provare il Banchetto a settembre, oltre a visitare il sito ufficiale vi consiglio di dare un’occhiata anche al vecchio sito, che ospita tra le altre cose il regolamento del live e la cronistoria di ciò che è accaduto nelle precedenti edizioni della manifestazione. Il IV secolo a.C. vi aspetta, ricreato con cura e passione tra le valli dell’Appennino!

 

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