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Benvenuti in questo nuovo capitolo di storie di immaginaria realtà.
In questa serie di articoli, che manderemo avanti con frequenza casuale e rigorosamente non settimanale, non ricameremo su strani eventi o fatti curiosi ma prenderemo gli animali (o vegetali… o funghi… o quel che ci capita) più strani e li trasformeremo in creature che potranno popolare gli incubi dei vostri personaggi, proponendoli come creature di varie ambientazioni (con la solita ottica del: “quello che ci ispira al momento”).

In questo primo capitolo partiremo con quelle creature con la capacità di dominare la mente nei modi più svariati e stupefacenti del regno animale.

La sacculina

Il mio preferito, questo piccolo crostaceo parassita (ordine dei rizocefali, se vi dice qualcosa) potrebbe insegnare un paio di trucchi agli xenomorfi di alien, il suo ciclo vitale è quanto di più grottesco si possa immaginare in natura.
Immaginate questa creatura: ha un solo occhio, due antenne, nessuna bocca, ha una specie di pungiglione che tuttavia non serve per nutrirsi (in effetti in questa fase della sua vita non si nutre). Quando gironzolando per gli oceani trova un granchio si fionda sull’articolazione di una zampa, dove il carapace è più sottile e lo perfora, li inietta un piccolo numero di cellule, fatto questo muore, la vita come essere completo della sacculina è finita, per il granchio inizia l’incubo.
Questo piccolo ammasso di cellule inizia a svilupparsi all’interno del corpo del granchio negli spazi tra i tessuti assumendo una struttura ramificata per raccogliere più nutrimenti e facilitare l’espansione, in questa forma la sacculina non ha nulla, ne sistema nervoso ne muscoli, sono solo un apparato endocrino e un apparato riproduttore che crescono all’interno dell’ospite.
La sacculina nel frattempo prende il controllo dell’ospite, il granchio smette di riprodursi e di crescere, non si pulisce più e passa il suo tempo a mangiare, se è maschio gli si allarga l’addome e perde la capacità riproduttiva, dopo qualche mese sotto l’addome del granchio si forma una struttura esterna bianca (l’externa, appunto) con un forellino attravero il quale entra la sacculina maschio, raggiunge una posizione ben precisa e si fonde a questa struttura, continuando ad esistere con l’unico scopo di fecondare la femmina che ha infestato il granchio.
A quel punto il granchio, sempre controllato mentalmente dalla sacculina diventa la mamma delle uova e attua tutti i comportamenti utili alla dispersione delle uova producendo per il resto della sua vita milioni di piccoli del suo parassita.

Un pianeta killer – Traveller
Ho pensato subito alla xenofiction per questo animale, quindi ho pensato di proporvi un mostro che potrebbe stare al centro di un avventura di traveller.
Questo alieno si presenta in due forme: la prima è quella di nauplius, al contrario della creatura originale vive nelle acque basse delle paludi di un remoto pianeta ed è grande quanto un grosso ratto.

nauplius

Sacculina aliena

Tipo: Trappola (carnivoro)
Habitat: Nuotatore delle paludi
Forza 1
Destrezza 9
Resistenza 5
Intelligenza 0
Istinto 10
Branco 10

Elusione 1 Mischia (pungiglione) 2 Atletica (coordinazione) 1
Carapace 1 Pungiglione 1d6

Con l’attacco da pungiglione infetta con una malattia:
Fecondazione mutante
MD -4 danno 1d6 -3 Intervallo 4d6 ore
Passate le 4d6 ore l’infetto penserà solo ad allontanarsi in un posto isolato per poter iniziare a deporre le uova tramite una sacca che gli si formerà sul ventre e a proteggerle in ogni modo possibile.

La vespa gioiello

Bellissima con la sua livrea metallizzata e la sua eccellente abilità da neurochirurgo la ampulex compressa ha sviluppato delle soluzioni che non si attribuirebbero mai a un semplice insetto e non riesco ad immaginare quale meccanismo di selezione naturale le abbia permesso di sviluppare questo comportamento innato.
La vespa a un certo punto della sua evoluzione ha avuto un problema: come conservo il cibo per le mie larve?
La soluzione: Lascia che il cibo si conservi da solo.
Quando deve deporre le uova la femmina si mette in cerca di una specie specifica di grosse blatte, l’idea è quella di trascinarne una nella sua tana e usarla come cibo per le future larve, il problema è che questa blatta è ben più grossa di lei.
La ampulex quindi attacca la preda, con una prima puntura colpisce uno specifico ganglio nervoso iniettando una quantità minima del suo veleno causa una paralisi leggera e di breve durata negli arti anteriori dell’animale. A quel punto può agire con calma, sale sul carapace dell’animale e punta direttamente a un punto del ganglio nervoso centrale responsabile dei riflessi di fuga distruggendolo, poco dopo l’effetto della prima paralisi svanisce ma l’animale è stato lobotomizzato da una seconda ipodermica, viene quindi preso per un antenna e fedele come un cagnolino segue la sua nuova padrona nella sua tana, qua resta tranquillamente fermo mentre la vespa gli depone sopra le uova e lo mura vivo nella tana.
A quel punto non resta che aspettare, le blatte sono animali estremamente resistenti, quando le larve finiscono ri bucare il carapace e gli entrano nel corpo iniziando a nutrirsene resta vivo, resta vivo quasi fino a quando non viene svuotato completamente e le larve si impupano all’interno di quel che resta del suo cadavere per uscirne come giovani vespe adulte.

Una minaccia nascosta – il buio di Etherna
Con il sistema di gioco di destino oscuro è davvero facile adattare questa creatura a qualcosa che sia una seria minaccia non solo per i giocatori ma per un intera città, immaginate un mostro con le abilità di questa vespa ma con come vittima preferita gli umanoidi che si mette ad infestare i sotterranei di una cittadina isolata.

(ringrazio Luca de Marini per la scheda del mostro)
Ampulex Compressa (1)

A proposito dell'autore

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