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La storia di cui parleremo oggi è tratta da un fatto realmente accaduto e che avviene tutt’ora nella città di Milano. La storia di oggi parla delle scritte misteriose.

La storia

Se vivete a Milano o se ci siete stati almeno una volta nella vita, è probabile che vi siate imbattuti in “Lucifero culo” – o quantomeno, avrete visto le sue scritte. Da vent’anni, infatti, questo personaggio misterioso scrive insulti al diavolo sui muri di Milano, con una tale costanza e abnegazione da essere diventato una sorta di leggenda metropolitana. Le prime scritte sono comparse negli anni Novanta, in LuciferoCulometropolitana: erano molto piccole, fatte a pennarello sui cartelloni pubblicitari o sui corrimano, in posti su cui raramente cadeva lo sguardo, e consistevano sempre nelle stesse due parole, “Lucifero culo.”

Il fatto che fossero anonime, quasi invisibili e sempre uguali le rendeva molto diverse dagli altri graffiti. Il mittente di questa comunicazione rimaneva ignoto, e anche il destinatario era difficile da identificare, in effetti, non si capiva nemmeno se fossero indirizzate a chi le avrebbe viste o a chi le scriveva. Per quanto riguarda il contenuto, invece, sembrava trattarsi di una qualche forma di predicazione religiosa.

Col tempo, tuttavia, le scritte hanno avuto dei cambiamenti: accanto al tema principale, gli insulti al diavolo, erano comparse tematiche secondarie, che prendevano spunto dall’ attualità e da quanto avveniva nel mondo. La fonte di questi spunti sembravano essere i quotidiani gratuiti, che in quel periodo cominciavano ad essere distribuiti in metropolitana. In molti casi, si poteva individuare una corrispondenza tra alcuni dettagli citati nelle scritte e le notizie comparse su questi quotidiani. È stato un processo lento e ci è voluto un decennio prima che fosse completo. Così, gli avvenimenti con una grande copertura mediatica sono entrati nell’ immaginario dell’autore, spesso trasfigurati ma talvolta alla lettera, come quando, due anni fa, ha seguito le prestazioni calcistiche di Stephan El Shaarawy.

Allo stesso tempo, il termine “Lucifero” è stato progressivamente sostituito da “Baal,” una divinità fenicia e cananea assimilata come demone nella religione cristiana. Anche il tono è cambiato; è diventando più leggero, a volte persino ironico. Vedendo queste scritte sorgono spontaneamente delle domande, la prima e più importante è: che tipo di persona fa scritte del genere in posti del genere, per anni, infilandoci dentro cose apparentemente prive di senso? Un’altra particolarità è il fatto che non sembrano essere causali, ma sembrano avere una connessione se viste nell’insieme ed essere frutto di un approccio sistematico, e quindi qual’è il loro fine ultimo? Alcuni termini che usa denotano un bagaglio di conoscenze e una sensibilità che non ci si aspetterebbe: l’uso di “Messalina” per “puttana” e di “Pasolini” per culo, ma anche i termini Daivolo digiunatore“anfibio” e “digiunatore” che sembrano suggerire una profonda conoscenza degli attributi e delle rappresentazioni del diavolo. “Anfibio” si riferisce al fatto che una delle forme che Satana è in grado di assumere è quella di una rana; “digiunatore” rimanda alla credenza secondo cui il diavolo, in quanto puro spirito, non avrebbe interesse nella carne.

A completare il quadro linguistico ci sono le parole in spagnolo e gli spagnolismi, spesso alternati all’italiano. Alcuni sono molto significativi, come “mula ciega”, un termine che indica i corrieri della droga inconsapevoli. In più, con il passare del tempo questo personaggio sembra essersi “evoluto” a livello artistico. Da un po’ di anni a questa parte ha iniziato ad interagire con la superficie su cui scrive facendo parlare i personaggi dei cartelloni pubblicitari, interpretando o commentando le pubblicità e aggiungendo elementi nuovi. Un altro aspetto che sembra confermare questa tesi è il fatto che sappia di avere degli imitatori e che si sia rivolto a loro in più di un’occasione. In effetti di imitatori ne ha diversi, tutti accomunati dal desiderio di creare un fenomeno paragonabile a quello dell’originale. Di tutti gli indizi che possono aiutare a ricostruire la sua storia e dare un senso alle scritte, però, i più importanti sono senza dubbio i frequenti riferimenti alla crisi dei missili di Cuba del 1962.

Le scritte che parlano della crisi dei missili cubana e del rischio di una guerra atomica sono diverse da tutte BaalMessalinale altre, sia perché sono più lunghe e articolate, sia perché contengono riferimenti temporali molto precisi. In più, spesso, si tratta di citazioni, una novità assoluta nella sua produzione. Stando a chi l’ha incontrato o seguito negli spostamenti, questa persona vaga per la città senza una meta apparente, legge i quotidiani gratuiti, passeggia per i parchi, dà da mangiare ai piccioni e solo di tanto in tanto scrive. In base a cosa decida di farlo resta un mistero, così come è un mistero in base a cosa scelga i luoghi dove scrive.

 

Avventure

I due spunti su cui mi concentrerei per trarre delle buone idee per un gioco di ruolo sono: le scritte misteriose e chi le ha fatte. Partendo dalle scritte un punto focale è il perchè, possono essere messaggi in codice per comunicare con altre persone, magari appartenenti ad una setta o a una società segreta, oppure possono essere messaggi di avvertimento che solo le persone più acute possono comprendere, altre aspetto da considerare nel valutare il motivo delle scritte è il luogo su cui sono impresse, ad esempio potrebbero essere vergate su luoghi pericolosi o che nascondono segreti che solo pochi possono conoscere.

Il secondo aspetto è l’identità dello scrittore, a seconda del tono che vogliamo dare alla nostra avventura lo scrittore potrebbe essere parte di una società segreta e quindi non essere solo, in questo caso le scritte Crisi Cubasarebbero dei modi per comunicare. Altra ipotesi potrebbe vedere il nostro scrittore come un “mistico” o veggente che attraverso i suoi criptici messaggi cerca di trasmettere delle conoscenze comprensibili solo a chi è abbastanza illuminato, questo ultimo esempio si adatterebbe bene ad una campagna di Mage: the Ascension, nella quale le scritte potrebbero essere dei richiami magici volti a svegliare la coscienza sopita dei dormienti.

Lo scrittore vagabondo potrebbe anche essere un uomo che combatte contro delle occulte società, che muovono le fila del mondo e cerca di comunicare la presenza di questi uomini in nero tramite messaggi criptici in luoghi dove queste società segrete si riuniscono, o nascondono segreti inconfessabili. In ultimo il nostro scrittore potrebbe essere un uomo che riceve messaggi mentali da una qualche entità che vuole comunicare con gli uomini, questa entità potrebbe essere di volta in volta aliena o mistica, benigna o maligna a seconda della tinta che si vuole dare alla campagna. Riutilizzando alcune delle parole usate dal vagabondo dell’articolo, il nome di Baal potrebbe essere riferito ad un essere mistico e sovrannaturale o ad un progetto segreto governativo, l’epiteto che lo segue invece potrebbe indicare il tipo di attività svolta, ad esempio “è più prostituta di Messalina” potrebbe indicare come questa entità/società faccia proseliti puntando sui vizi e le debolezze umane, oppure la frase “i piccioni non tradiscono”, potrebbe indicare come gli agenti che si occupano di contattare le persone siano strettamente fidate, magari soggiogate e addestrate proprio per essere devoti al loro padrone.

Questi messaggi sarebbero poi messi in luoghi strategici, come vie percorse abitualmente da agenti dell’entità/società che il vagabondo solitario cerca di combattere, una sorta di Jarod il camaleonte ante litteram. Concludiamo con due spunti per le avventure.

Baal pubblicitàIl primo spunto di stampo moderno: I PG sono ingaggiati da un individuo misterioso dall’aspetto estremamente curato e dai modi distaccati, per scoprire chi si cela dietro delle scritte sui muri a prima vista del tutto insignificanti. Durante le loro ricerche riescono ad individuare l’uomo che sembra un semplice barbone. Quando sono sul punto di prenderlo questo barbone riesce a fuggire in modo piuttosto rocambolesco che spiazza i PG. Il giorno dopo vengono contattati da una persona che che dice di conoscere il barbone. Quando i PG incontreranno l’uomo, scopriranno che lui in realtà è il barbone e che la sua vera identità è quella di una agente fuggito da un’agenzia governativa segreta. Il fuggitivo spiegherà ai PG che l’agenzia per cui lavorava stava tramando segretamente per poter controllare gran parte delle figure chiave della nazione e che nessuno era a conoscenza della sua esistenza. Le scritte erano dei messaggi che lui si scambiava con altri fuggitivi come lui e servono comunicare luoghi dove è presente l’agenzia o percorsi seguiti dai suoi agenti. Adesso che i PG sanno queste cose dovranno scegliere se aiutare l’agente disertore ed essere i bersagli dell’agenzia, oppure consegnarlo e magari entrare nell’agenzia.

Il secondo spunto si può adattare facilmente a qualsiasi campagna: durante le loro avventure i PG conoscono un vagabondo con cui stringono una buona amicizia. Col passare dei giorni scoprono che il vagabondo l’artefice di alcune enigmatiche scritte sui muri della città, quando i PG gli chiedono il significato di queste scritte il vagabondo risponde che non sa bene neanche lui perchè lo fa, sa solo che ha come dei raptus in cui ricorda delle frasi e sente il bisogno di scriverle. Cercando di andare affondo a questa cosa, i PG scoprono che il loro amico ha dei ricordi nascosti di una precedente parte della sua vita, questi ricordi sembrano associati ad una qualche entità non ben specificata e le frasi sembrano dei codici o messaggi per scoprire dei segreti sconosciuti ai più.

Giochi consigliati

Questo articolo si adatta bene a molti giochi e ambientazioni ed a seconda dello stile che si vuole seguire si possono scegliere le ambientazioni più adatte. Se, ad esempio si vogliono sfruttare questi spunti per una campagna horror, il Richiamo di Cthulhu è sicuramente uno dei più indicati e le misteriose scritte potrebbero essere legate a messaggi onirici mandati dai Grandi Antichi, oppure lo scrittore potrebbe aver avuto un contatto diretto con una entità sovrannaturale ed essere impazzito, le scritte in questo caso sarebbero il suo unico modo per comunicare questo incontro. Sempre sull’horror possiamo sfruttare Kult, in questo caso le scritte potrebbero far parte di un complesso codice per poter avere accesso a Metropolis o smascherare dei servi del Demiurgo.

Se preferiamo un’ambientazione meno sovrannaturale, possiamo usare Conspiracy X e trasformare le entità sovrannaturali degli esempi precedenti in alieni, oppure considerare le scritte come modi di comunicare del Black Book o di qualche altra società segreta.

In Vampiri la Masquerade le iscrizioni potrebbero essere dei messaggi scritti da qualche malkavo e comprensibili solo da un altro membro di questo clan, invece in Mage, come accennato sopra, potrebbero essere messaggi per risvegliare le coscienze sopite dei dormienti, per cui l’autore di queste scritte sarebbe una preda ambita dalla Tecnocrazia e un alleato da salvare per il Concilio delle Tradizioni.

Ugualmente si possono utilizzare giochi di stile fantasy adattando di volta in volta la natura delle iscrizioni e del loro realizzatore. “Baal culo?” “Ma…”

Link consigliati

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Storie di Immaginaria Realtà – Le scritte misteriose
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A proposito dell'autore

Giocatore e soprattutto Master con un'esperienza ormai ventennale. E' anche Narratore di Giochi di ruolo dal Vivo con ambientazione Vampire Masquerade e Requiem da ormai dieci anni con una breve parentesi di tre anni come Narratore di Larp Fantasy.

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