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Cani nella Vigna
“Voi vi ergete fra la Legge di Dio e le migliori intenzioni dei deboli.
Voi vi ergete fra il popolo di Dio e i suoi stessi demoni.”
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Recensione
Difficile recensire un prodotto che ha fatto così tanto parlare di se, nel bene o nel male, ma partiamo analizzando innanzi tutto cosa ci troviamo innanzi. Quello che abbiamo tra le mani è un libretto di dimensioni ridotte (fate conto che l’A5 è praticamente un foglio normale (A4) piegato a metà) il quale ovviamente presenta una struttura solidissima, adattissimo ad essere trasportato in giro e con una qualità complessiva decisamente elevata, anche se non tale da giustificare un prezzo così elevato, perchè parliamoci chiaramente, forse l’unico vero grosso ostacolo è porprio il prezzo decisamente elevato per un gioco che forse non soddisferà tutti quanti…

Circa l’edizione Italiana
Innanzi tutto possiamo notare la quasi assenza di errori, ma cosa ben più importante è la chiarezza dei contenuti, mi spiego meglio. Nell’edizione italiana troviamo delle scelte tipografiche volte a esemplificare quanto più possibile la lettura ma ancora di più l’assimilazione, il che non guasta assolutamente.

Struttura
Il manuale è articolato in diversi capitoli i quali guidano il lettore attraverso un percorso conoscitivo circa il gioco stesso, quindi si parte definendo cosa si interpreta in questo gioco e si finisce alle note relative alla creazione, alla stesura ed alle risorse necessiare o consigliate per poter apprezzare pienamente questo gioco:

Come giocare
In questo capitolo viene definito cosa è un cane, che quindi non è un quadrupede ma bensì un esponente della legge di Dio, e tutti i cani sono chiamati a preservare i fedeli in un ostile territorio di frontiera in puro stire Far West, vengono date delle linee guida per chi non ha mai giocato di ruolo vengono definite tutte le convenzioni che verranno utilizzate in seguito nel manuale.

Una terra di balsamo e virtù
Un capitolo in cui vengono date le basi del setting, lasciato estremamente vago in modo che qualsiasi master possa riempirne i vuoti, tuttavia poichè lo stile di gioco consigliato è quello di sessioni (o insiemi di sessioni) autoconclusive, diciamo che il grosso del lavoro non è da fare sul setting quanto sui personaggi non giocanti. Infine in questo capitolo viene accennata anche la fede, che in questo gioco ha un’importanza esagerata…e proprio questo secondo me limita fortemente il gioco stesso. Quello che ci troviamo tra le mani è un gioco che esprime una forte moralità, mira proprio ad avere un master che mette i giocatori innanzi a scelte morali da fare sapendo che la loro parole potrà influenzare l’intera vita di una piccola comunità. Ora, questo può andare bene per la comunità americana, la quale essendo fortemente legata a tradizioni cristiane ed esprimendo una notevole facciata di moralità magari riesce ad accogliere meglio un gioco di ruolo che mira ad avere dei confronti proprio su questo piano, ma mi domando: in italia dove non abbiamo un così forte richiamo alla moralità, come può essere visto questo gioco? Infine c’è da dire che il tipo di fede presa in considerazione è ispirata a quella mormonica la quale diciamo pure che non è molto conosciuta ai più; tuttavia non dovrebbe essere un grande ostacolo, fortunatamente il gioco ed il libro stesso colmano ampiamente questa falla sia rendendo il gioco molto linbero, che offrendo una notevole dose di spunti e descrizioni in merito.

Creare i personaggi
Classico capitolo sul come creare i personaggi, il quale presenta un modo veloce per poter creare i propri cani e che sostanzialmente consiste nell’assegnare piccoli gruppi di dadi di diverse facce, nulla di complesso anzi…e quindi prendere subito a giocare. Inoltre vengono fornite le linee guida su cosa deve fare un cane, come si dovrebbe comportare, perchè è importante il suo cappotto e soprattutto cosa rappresenta, tutte le informazioni legate alla figura del cane le troverete qui.

Conflitto & Risoluzione
Il cuore del sistema, in questo capitolo vengono delineate le meccaniche che fanno muovere cani nella vigna, il quale esprime praticamente un meta sistema di gioco in cui si è preferita la strada della generalità alla strada della simulazione. Mi spiego meglio: normalmente i giochi di ruolo classici tendono a simulare (o almeno tentano di farlo) il mondo fisico andando a sfociare in meccaniche di gioco spesso complesse o complicate. Cani nella vigna non è così, traendo spunto da un sistema ispirato al poker permette di simulare in modo narrativo qualsiasi situazione sempre ricorrendo allo stesso sistema il quale grazie alla narrazione permette di aggirare il problema della simulazione degli eventi, quindi il confine tra cosa è possibile fare o meno è stabilito esclusivamente da quello che si descrive. E’ un vantaggio? E’ uno svantaggio? Decidetelo voi stessi.

La risoluzione in azione
Visto e considerato che il sistema non viene spiegato in modo eccelso, ma solo per il motivo che è quasi più facile a farsi che a dirsi, qui dentro ci troverete una marea di esempi supportati da spiegazione a livello regolistico.

La struttura del gioco
Un riepilogo del gioco, non mi dilungherò oltre…

Creare le città
Innanzi tutto viene definito un metodo per creare delle trame velocemente quindi ad esempio troviamo scritto: l’orgoglio conduce al peccato che conduce alla falsa dottrina che conduce al falso sacerdozio che a sua volta conduce all’odio & all’omicidio. Questa è la struttura portante di tutte le trame che il sistema vi porta a creare e questa è la struttura che regola il sistema; mi spiego meglio: il sistema ed il setting sono fatti per supportare questo modus operandi fine della storia. Peccato perchè il sistema è un ottimo esempio di come ovviare alle regole e divertirsi pure, ma se odiate le pool di dadi alla vampire probabilmente questo non vi piacerà, visto che le pool di dadi sono anche di dadi diversi.
In ogni caso in questo capitolo troverete tutto quello che occorre per imbastire un’avventura in circa una decina di minuti, previa vostra estrema capacità di improvvisare una miriade di personaggi, inutile dire che il rischio di imbattersi nei soliti cliché è estremamente elevato dopo un certo numero di sessioni.

Tra una ciità e l’altra
Il capitolo in cui viene spiegato come assegnare l’esperienza ed il discorso alla base, tutto è fatto per dare motivo di discussione tra i giocatori, caratteristica che potrà piacere o non piacere, dipende solo da voi e dal vostro gruppo

Creare i png
Anche qui, esistono metodi estremamente semplici per creare dei png, tanto non devono essere loro i protagonisti no? Quindi seguendo le poche istruzioni riportate riuscirete in breve tempo a creare i png di cui avete bisogno al volo senza troppi problemi.

Come fare il GM
Trucchi e consigli sul come riuscire a fare il master in un gioco come Cani nella Vigna, quindi ci dice come poter giocare la città e come dovrebbe giocare i png ed il come dovrebbe porsi nei confronti dei pg, la cosa interessante qui è il concetto di Escalation, ovvero il come complicare la vita ai personaggi comporta un aumento dell’interesse nei confronti del gioco stesso.

Note di design
Bibliografie online e non, suggerimenti sui film da vedere, sulla musica adatta e tutto quello che l’autore ha utilizzato per ispirarsi o da cui ha tratto ispirazione.

Le mie impressioni
Sicuramente un must have per gli amanti del genere, ma se cercate un approccio ai giochi narrativi, che magari sia anche meno costoso, rivolgetevi altrove, magari qualcosa di più semplice e soprattutto meno morale. In ogni caso se potete provate il gioco nel tour che narrattiva tiene lungo tutto lo stivale, la vostra esperienza in game vale molto più di qualsiasi altra recensione.

Autori: D. Vincent Backer
Editore: Lumpey Games
Distribuito da: Narrattiva
Lingua: italiano
Pagine & Rilegatura: 140 p. – A5 (14,8 x 21), brossurato, B/N
Prezzo (in euro): 24,95 

Voto: 7

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