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Creature del Wyld
Rob Barret, Eric Brennan, Genevieve Cogman, Conrad Hubbard, Mikko Rautahlathi, Aaron Rosenberg, Scott Taylor, David Wendt, Ph, D., William Wulf
bestiario per Exalted 1a edizione
 


Formato: Brossurato, B/N, 128 pagine
Prezzo: 21,90 €

Vista d’insieme: Creature del Wyld è da considerasi il “manuale dei mostri” di Exalted. Come è lecito aspettarsi si tratta di una raccolta di creature, ma non solo influenzate dal Wyld come il titolo lascerebbe supporre, bensì abbondano behemoth e creature che sopravvivono sin dalla Prima Era – è quindi decisamente interessante leggerne dei cenni (ad es. di come gli Eccelsi della Casta del Crepuscolo fossero in grado di costruire macchine e far loro dono dell’intelligenza).
Il manuale è suddiviso in cinque capitoli, corrispondenti alle principali zone geografiche della Creazione, per ciascuno dei quali riporto alcune delle creature che più mi sono piaciute, molte di esse sono decisamente potenti (soprattutto i devastanti behemoth) e credo alquanto difficili da sconfiggere per qualsiasi gruppo di Eccelsi, indipendentemente dalla loro.

Il Nord (12 creature): I Ratti del Sole, servi del Sole Invincibile che diffondono malattie incurabili che colpiscono solo chi non è retto.
I Devineko Bianchi sono cacciatori di Eccelsi e religiosi con la capacità di indossare la pelle delle proprie vittime per passare inosservati (potrebbero essere un buono spunto per un’avventura investigativa).

L’Est (16 creature): Le Vespe Cardiache sono insetti che infestano i corpi umani e li manovrano come se fossero burattini.

Il Sud (13 creature): Lo Sparviero di Cinque Metalli è sicuramente la creatura più impressionante del rovente sud: un enorme costrutto realizzato interamente con i cinque metalli magici e animato dallo spirito di uno dei suoi creatori. In definitiva un’enorme aeronave con tanto di cannone principale Yamato-style (la Lancia Divina dello Sparviero di Cinque Metalli).
Gli Abacasteri, grossi leoni costituiti di oro vivente nelle cui vene scorre sangue caldo come lava, alquanto difficili da uccidere, così come è difficile ottenere il prezioso metallo che li compone.

L’Ovest (14 creature): Mokrelius dalle molte mani, un behemoth che tradì i suoi padroni Primordiali, in grado di creare diversi individui indipendenti dal suo corpo e che ora sta cercando di ricongiungere a se. Da solo può essere lo spunto per un’intera campagna.
I Cavalcaghiacci Kaigani sono pirati mutati dal Wyld il cui corpo è diventato semitrasparente, sono guidati da potenti stamani e navigano a bordo di iceberg attaccando navi e insediamenti.

Le Terre dei Reietti (15 creature): Alle terre dei Reietti, culla dell’Antico Regno e autentica miniera di reperti nonché creature sopravvissute della Prima Era è dedicato un intero capitolo.
I Legionari d’Ottone sono ciò che rimane di un potente esercito di soldati meccanici della Prima Era.
I Karmeus sono uccelli dotati di volto umano che infestano i cieli di Nexus che amano nutrirsi di carne, anche umana.

Sicuramente molte di esse sono piuttosto originali, fino al punto che alcune le ho trovate addirittura ridicole come il Voltaroccia: un totem di pietra animato con 6 zampe e un tentacolo munito di bocca con la brutta abitudine di avvinghiarsi alla propria vittima per poi ruzzolare giù dai pendii per schiacciarla. Oppure il Piney, un umanoide vegetale costituito soprattutto da aghi di pino che può anche lanciare… Decrementando le proprie dimensioni nonché le proprie caratteristiche!
Purtroppo credo che ci siano alcuni errori, probabilmente non corretti dall’edizione originale, soprattutto per quanto riguarda l’assorbimento, come ad esempio quello del Cane solare – Mastino di Autochthon (perché non Autoctono come l’omonimo Occhio?), IMO il suo assorbimento dovrebbe essere 15L/25U (come per il cane notturno) e non 15L/15U!

Da notare che l’Isola Benedetta non compare tra le zone contemplate, visto che a quanto pare non ci sono creature libere, ma vengono importate solo per il divertimento dei membri della Stirpe del Drago.

Estetica: Come al solito il livello delle illustrazioni è decisamente altalenante: si va dalle ottime illustrazioni di Ross Campbell (Monte Mostath, il Leviatano d’Ottone ecc.) ad altre di una mediocrità assoluta (lo Sparviero di Cinque Metalli tra le tante), alcune non rispecchiano neanche tanto bene le descrizioni risultando in alcuni casi addirittura ridicole (il Granchio Saltatore su tutte). Il problema è che IMHO le illustrazioni in un manuale dedicato alle creature hanno un ruolo molto importante, di certo molto di più che non ad es. in un manuale dedicato alle Caste o alla magia.

Traduzione e lessico: Se da un lato la traduzione può essere considerata buona e scorrevole, i termini un po’ tradotti e un po’ no delle locations non possono che infastidire: in una pagina ci troviamo con Biancomuro, nella successiva con Icehome… insomma o le si traducono tutte (meglio) o le si lascia in originale (non è che poi Icehome sia intraducibile), così è solo un minestrone.
Ma torniamo all’editing: la prima cosa fastidiosa è che le creature non sono disposte in ordine alfabetico (come credo invece fossero nell’edizione originale), non avendo nemmeno un indice analitico la ricerca non è di certo facilitata. Oltretutto visto per ogni creatura si comincia con una nuova pagina non vedo proprio che difficoltà ci sarebbero state!
Inoltre stavolta gli errori di battitura (leggasi “lettere mancanti”) – verso i quali di solito sono piuttosto tollerante – sono davvero presenti in numero eccessivo (abbiamo addirittura gli Ozi al posto degli Yozi ), minimo 1 per pagina, e dire che basterebbe un semplice correttore automatico…
Dulcis in fundo ci sono anche diverse abilità/attacchi che non sono stati tradotti (il Devineko Bianco che tra le abilità contempla un bell’Investigation e tra gli attacchi un Rend), il che denota superficialità e scarsa revisione dei testi. Decisamente deludente.

Giudizio finale: In definitiva si tratta di un manuale discreto, la cui utilità è piuttosto variabile, dipende da quanto ritenete utili delle nuove creature, dal mio punto di vista Exalted non è D&D e non ha la necessità di far incontrare costantemente nuovi mostri ai pg, quindi le trovo di utilità relativamente limitata, anche perché trovo più che sufficienti quelle del manuale base. D’altro canto alcune di esse forniscono ottimi spunti per avventure se non addirittura per intere campagne, inoltre i cenni sull’Antico Regno, sulle capacità creative degli Eccelsi della Casta del Crepuscolo, nonché i behemoth sono davvero interessanti.
Infine se vogliamo fare i venali il rapporto prezzo/pagine è relativamente più alto di quello dei Libri di Casta con 21,90 € per 128 pagine contro 16,90 € per 96 pagine. Francamente ho preferito leggere i Libri di Casta, e di molto.

Questa recensione comparsa per la prima volta su Exalted Italia il 28/06/04

   



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