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Races & Cultures

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Titolo originale: Races and Cultures
Autore: Douglas Sun
Editore: Iron Crown Enterprises
Pagine: 128
ISBN: 1-55806-606-3
Stock: #5816

Essenzialmente creato per RMFRP e Shadow World, Races and Cultures ci presenta un infinita’ di razze su cui poter scegliere per la creazione del proprio personaggio e una grande varieta’ di culture per completare l’opera. Modulo della nuova generazione della casa editrice, si presenta con la rinnovata veste grafica, semplice e ben curata, restando pero’ sempre su un alto livello di contenuti.
Il primo capitolo Races ci presenta circa venti razze principali: Centaurs, Droloi, Dwarves, Elves, Fey, Garks, Gnomes, Goblinoids, Gratar, Half-elves, Halflings, Half-orcs, Hira’razhir, Idivya, Jhordi, Men, Mermen, Orcs, Quishadi, Shuikmar, Sohleugir, Troglodytes, Urlocs e Vulfen. Per ogni razza ci vengono date delle varie etnie. Abbiamo ad esempio i Centauri, che a loro volta sono divisi in Horse Centaur, Lion Centaur e Lizard Centaur. Oppure i Goblinoids, divisi in Goblin, Hobgoblins, Kobolds e Murlogi.
Per ogni razza abbiamo a disposizione una descrizione fisica, con particolare attenzione a caratteristiche come corporatura, colori della pelle, capelli e occhi, durata media della vita, resistenza, abilita’ speciali, particolari punti forti e deboli.
Abbiamo poi i modificatori per le culture, che sono uno per i linguaggi, uno per i pregiudizi verso le altre razze, le attitudini religiose, le professioni favorite, le special skill e l’ultimo per le culture tipiche.
Abbiamo anche un aiuto per il concept del personaggio, che ci suggerisce che professioni e/o skill e’ preferibile sviluppare per quella razza.
Oltre a questo ogni paragrafo contiene le classiche background option: un linguaggio extra, denaro extra, oggetti speciali e talenti. Per ultimo abbiamo una tabella che contiene informazioni piu’ tecniche: i modificatori alle statistiche, i tiri resistenza, le progressioni, il movimento base, la AT e quant’altro puo’ servire per creare un personaggio.
Scopriamo cosi’ che i Black Gratar, delle crudeli rane antropomorfe, vivono in media 120 anni, hanno un corpo muscoloso, la pelle nerissima e sono piuttosto bassi e tozzi. Questo pero’ non gli impedisce di essere degli ottimi guerrieri, in fatti hanno un ottimo punteggio in CO e ST (+6 in entrambe le Stat) che li rende particolarmente adatti alla professione Figthers!

Le culture a disposizione sono parecchie: Aerial, Acquatic, Artic, Desert, Highland, Littoral, Minino Plains, Rural, Subterranean e Sylvan.
Per ognuna abbiamo a disposizione una descrizione abbastanza esaustiva, Location che ci descrive le possibili locazioni in cui vive quella cultura, clothing And decoration i vestiti che sono soliti utilizzare e che caratterizzano lo status sociale; attitudes and dispositions ci parla invece dell’atteggiamento mentale e le tendenze di quella cultura, come aspirazioni culturali, paure collettive, modelli di coppia o di matrimonio, pregiudizi, religione, professioni preferite, hobbies e linguaggi usati.
Per ogni cultura sono inoltre descritte delle sotto culture. Ad esempio, nella cultura Desertica ci vengono proposte una cultura desertica incentrata sul brigantaggio, una desertica urbana della classe alta e una della classe media.

Certamente un manuale non indispensabile, ma che fornisce ottime idee per che voglia espandere il numero di razze della propria ambientazione. Il manuale offre un immensa scelta, senza rinchiudere il giocatore nello stereotipo del PG elfo, nano o umano. L’abbinamento del “Races and Cultures” e dello SoHK non vi daranno limiti per la creazione del personaggio e potrete avere un PG personalizzato sotto ogni minimo aspetto. Nessuno vi potra’ impedire di avere un Mermen scout o un Lizardman pirata. Ottima quindi l’idea di poter scegliere una razza e di abbinarla ad una cultura senza problemi o regole. Questo ci permette di avere ampia scelta ed e’ un idea semplice e intelligente che allontana ancora di piu’ il sistema di gioco dai luoghi comuni che li additano come macchinoso e difficile.
Graficamente molto buono, piacevole anche per una lettura piu’ superficiale. Una nota di merito alle illustrazioni; molto belle e divertenti che danno un senso di leggerezza a tutta la veste grafica, un taglio netto rispetto alle illustrazioni che nei vecchi moduli risultavano pesanti e sembravano solo svolgere una funzione riempitiva.
A prima vista potrebbe sembrare un modulo superfluo, e io stessa mi sono chiesta piu’ volte il senso di questo manuale, visto che alcune razze sono gia’ descritte nel Creature and Monster.
Senza dubbio le razze contenute nel Creatures and Monsters sono molte e interessanti, ma quando dobbiamo scegliere razze intelligenti diventa piuttosto superficiale perche’ le culture non vengono trattate.
Da non dimenticare poi che lo scopo del Rolemaster e’ quello di essere un RPG fatto per essere adattato a qualunque ambientazione, quindi ben vengano manuali che ci permettono di adottare qualsiasi razza ci venga in mente. Dai Kajiit di Oblivion ai Trolloc della Ruota del Tempo. Inoltre ogni razza puo’ essere riadattata a vostro piacimento, nessuno vi vieta di chiamare Angeli gli uomini alati o viceversa.
A me non dispiacerebbe un Quishadi per la prossima avventura… a voi no?

Pagella Scorrevolezza narrativa: 7
Illustrazioni e qualita’ editoriale: 8
Utilita’ contenuti: 7
Globale: 7,3

Consigliato a: Consigliato ai giocatori stanchi della solite razze e che non temono l’originalita’; senza dubbio ai master che vogliono ampliare il numero delle razze (e culture) della propria ambientazione in modo semplice e praticamente immediato. Infatti i due capitoli Races e Cultures si abbinando perfettamente dando un grande aiuto per la creazione di qualsiasi civilta’.

Claudia “Kelesra” Valente

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