Registrati
Ti sarà inviata una password tramite email.

Di Ciro Alessandro Sacco

Link di riferimento: http://www.alephtargames.com

Ciro Alessandro Sacco: Come di rito con le mie interviste, dacci qualche dato biografico su di te: età, studi, professione, passioni (a parte i giochi) e come hai scoperto i giochi di ruolo…

Paolo Guccione: Età: anta, anzi facciamo direttamente antacinque. Professionalmente nasco come ecologo, ma ora mi occupo esclusivamente di sviluppo di software. Non in campo ludico, preciso, almeno per ora. I giochi di ruolo li ho scoperti quando nella mia cerchia di amici sono entrati dei giocatori. Per fortuna dopo la laurea, sennò non sarei mai riuscito a arrivarci!

Ciro Alessandro Sacco: Una scoperta abbastanza recente quindi…

Paolo Guccione: Se venti e rotti anni fa la chiami scoperta recente…

Ciro Alessandro Sacco: Un certo numero di appassionati e addetti ai lavori vanta inizi ai tempi della scatola rossa, se non prima! Quali interessi ha Paolo Gruccione a a parte i giochi di ruolo?

Paolo Guccione: Ormai non molti. Una volta mi dilettavo di insetti ed aracnidi, come si vede in molti dei miei scenari fantasy che, preciso, non sono tra quelli finora pubblicati. Possiamo aggiungere fantascienza in genere, e animazione giapponese in particolare.

Ciro Alessandro Sacco: Benissimo. Quali sono i tuoi giochi di ruolo preferiti? Direi che la Chaosium dovrebbe occupare uno spazio importante…

Paolo Guccione: Si. Ho giocato con piacere ad altri giochi del periodo classico (The Fantasy Trip, un po’ di D&D, GURPS, Marvel Super Heroes) ma prediligo assolutamente le varie incarnazioni del Basic Role Playing. Inclusa la variante che pubblica la Mongoose.

Ciro Alessandro Sacco: RuneQuest?

Paolo Guccione: Lui. E non entriamo nella diatriba della nomenclatura/numerazione di questa edizione di RuneQuest. Chiamiamolo solo “RuneQuest, l’edizione che trovate nei negozi”.

Ciro Alessandro Sacco: Hai sempre giocato con materiale in lingua inglese?

Paolo Guccione: Praticamente si, essendo della generazione che non aveva l’opportunità di avere accesso a giochi tradotti. Se non ricordo male l’unico gioco che comprai in italiano fu l’edizione di Stormbringer di Stratelibri negli anni 90. Seguo un po’ il panorama delle produzioni italiane di oggi, ma non si ha materialmente il tempo di giocare tutto, con tutto il materiale interessante che c’è in giro.

Ciro Alessandro Sacco: sei ancora un giocatore in ‘servizio attivo’ o hai abbandonato anche tu come tanti altri?

Paolo Gruccione: Diciamo che gioco prevalentemente per via telematica. Anche questa è un’abitudine abbastanza diffusa tra i giocatori di vecchia data: la vita ti allontana dal tuo vecchio gruppo di gioco, ma Skype, MapTool e Fantasy Grounds ti consentono di mantenere i tuoi ritmi di giocata, con un po’ di sforzo.

Ciro Alessandro Sacco: Molto interessante, credo sia una tendenza accentuata e che con una buona conoscenza della lingua inglese consente anche di trovare gruppi di gioco virtuali in tutto il globo. Direi che abbiamo trattato abbastanza bene la tua carriera di giocatore semplice, passiamo quindi all’editoria… Come e perché è nata Alephtar Games?

Paolo Guccione: Alephtar Games nasce nel 2006 con la licenza OGL di RuneQuest. Avevo nel cassetto un’ambientazione storico/fantasy abbastanza collaudata, e mi venne la folle idea di pubblicarla. Partito con l’idea di una piccola avventura da fare scaricare in PDF via Internet, mi accorsi presto che usando i servizi di Print on Demand come Lulu press potevo realizzare anche una versione stampata. Mi trascinai il primo lotto di copie ad una convention internazionale specializzata in RuneQuest, Call of Cthulhu ed HeroQuest e il libro ebbe un certo successo. Vi parrà strano, ma la storia di Federico II pare fatta apposta per scriverci un’ambientazione fantasy.

Ciro Alessandro Sacco: No, non è strano. Sono convinto da decenni che la storia italiana possa essere una fonte di ispirazione gigantesca, sono sempre speranzoso di vedere qualcosa ambientato al tempo del Rinascimento, un periodo di avventure e intrighi senza pari. Quindi Alephtar Games è, in sostanza, l’etichetta per i progetti personali di Paolo Guccione?

Paolo Guccione: Da un certo punto di vista si, ma la qualità dei prodotti che riusciamo a fare uscire è al 90% dovuta alla capacità grafica del secondo partner di Alephtar, Dario Corallo. Un nome, quello di Dario, che chiunque abbia letto una fanzine dedicata al mondo di Glorantha o di RuneQuest o de Il Richiamo di Cthulhu probabilmente ricorderà. Beh, più che il nome, i disegni! E Dario si occupa anche di tutta la parte di layout e impaginazione, e dirige il lavoro degli illustratori freelance.

Ciro Alessandro Sacco: Quindi, se ben comprendo, è più corretto dire che Alephtar Games è una etichetta gestita insieme da Dario Corallo e Paolo Guccione.

Paolo Guccione: Si.

Ciro Alessandro Sacco: Il vostro primo prodotto quindi quale è stato? Stupor Mundi?

Paolo Guccione: Si.

Ciro Alessandro Sacco: Quale fu la tiratura di questo primo prodotto? E come venne distribuito? Alle convention, con il passa parola, tramite Internet?

Paolo Guccione: E’ difficile parlare di tiratura per un prodotto Print on Demand. Se vendi tramite Lulu Press, le copie vengono stampate man mano che il cliente le ordina. Se non sbaglio ne abbiamo stampato tra le cento e le duecento copie finora, tra quelle acquistate direttamente via Internet e quelle che ho venduto ai negozi e alle convention. Ma diciamo che fino al mese scorso, per tutti i nostri prodotti il canale di marketing principale erano Internet e il passaparola tra i fan.

Ciro Alessandro Sacco: Cento – duecento copie per un volume autoprodotto non sono certo un risultato disprezzabile.

Paolo Guccione: In effetti l’accoglienza del pubblico ha sorpreso anche me. E ci devi aggiungere anche le vendite in PDF.

Ciro Alessandro Sacco: Dopo Stupor Mundi, Rome è stato il vostro secondo prodotto?

Paolo Guccione: Sostanzialmente si, tra i due volumi abbiamo prodotto solo avventure ambientate nel mondo di Federico II in formato PDF, e delle raccolte di miniature stampabili fatte da Dario. Rome è stato il prodotto che ci ha davvero dato visibilità: già prima che uscisse, ne parlavano addirittura i siti specializzati in Brasile!

Ciro Alessandro Sacco: Un grande successo quindi, io l’ho scoperto per puro caso su eBay e l’ho comprato subito restandone assai soddisfatto. Quante copie ha venduto?

Paolo Guccione: E’ un dato che in questo momento non ho, perché come sai Rome ha due edizioni: una con Lulu Press e l’altra con Cubicle 7. Cubiche 7 non mi ha ancora comunicato i primi dati di vendita, visto che il libro è nei negozi solo dal mese scorso. Ma ho visto comparire una scritta “Quasi esaurito, lo stiamo ordinando” su Amazon, quindi i primi indizi sono confortanti.

Ciro Alessandro Sacco: Non avete mai preso in considerazione di produrre materiale in italiano?

Paolo Guccione: Lo faremo, ma non subito. Le licenze che abbiamo non ci consentono di pubblicare materiale in lingue che non siano l’inglese, e non vogliamo lanciarci nella creazione di sistemi di gioco nostri. Tra qualche tempo prenderemo però in considerazione la traduzione di alcuni dei nostri prodotti. Non bisogna avere troppa fretta. Una volta che il marchio sarà più conosciuto si apriranno certamente opportunità interessanti. Del resto, ci sono altri marchi di grandissimo successo gestiti interamente da italiani che pubblicano in inglese. Penso a 0one Games, per dirne uno.

Ciro Alessandro Sacco: Verrebbe in effetti da dire che Alephtar Games sia molto più nota all’estero che in Italia, malgrado i due italiani al comando. Io stesso pensavo che la ditta fosse scandinava e non ‘nostrana’… Avete mai partecipato a manifestazioni in Italia?

Paolo Guccione: Non ancora. Ma credo che a partire dal 2010 ci vedrai comparire qua e là, magari in partnership con altri marchi.

Ciro Alessandro Sacco: Ci sono progetti di coproduzione con altre ditte del settore?

Paolo Guccione: In campo internazionale coproduciamo già con Cubicle 7, e siamo felicissimi perché è un partner con una reputazione eccezionale. In campo italiano non c’è ancora nulla. Se ci fosse, non ho detto che ci sia, sarebbe top secret.

Ciro Alessandro Sacco: Avevi accennato qualcosa in merito a una collaborazione con Asterion Press e Wild Boar…

Paolo Guccione: Lascia che gli annunci li facciano AP o WB.

Ciro Alessandro Sacco: Allora prima o poi interpelleremo i diretti interessati! A parte questo, come è nata la collaborazione con Cubicle 7?

Paolo Guccione: Hanno visto Rome, gli è piaciuto e ci hanno contattato loro. Cubicle 7 produce “in casa” alcune serie molto interessanti, come Victoriana, Starblazer Adventures o Doctor Who e offre la sua capacità produttiva, manageriale e commerciale ad altre case che riforniscono Cubicle 7 di contenuti da pubblicare. Ci siamo noi, c’è Adamant Entertainment che è un marchio pioniere dell’editoria elettronica e tanti altri. Anche il nuovo gioco di ruolo de Il Signore degli Anelli sarà prodotto così: lo produce Sophisticated Games che ha i diritti, lo pubblica e commercializza Cubicle 7.

Ciro Alessandro Sacco: Un programma molto simile parrebbe all’etichetta Flaming Cobra della Mongoose con cui ha collaborato Asterion Press.

Paolo Guccione: Esatto. Per chi non lo sapesse, Cubicle 7 e Mongoose Publishing condividono l’ufficio, quindi le idee tendono a passare da una scrivania all’altra.

Ciro Alessandro Sacco: Diciamo comunque che Flaming Cobra ha certamente il diritto di primogenitura…

Paolo Guccione: Si. Mongoose è più antica come casa. Angus e Dominic hanno più volte detto pubblicamente che è stato loro molto utile potere accedere ai suggerimenti di Matt Sprange e del suo staff.

Ciro Alessandro Sacco: Tornando ad Alephtar, mi sembra che la produzione si sia intensificata. Ma tutti i volumi sono sempre opera tua e di Dario Corallo?

Paolo Guccione: La parte grafica è sempre gestita da Dario con la collaborazione di alcuni freelancer, tra cui mi preme menzionare il veronese Tiziano Baracchi che ha realizzato la maggior parte delle nostre copertine. Per la parte contenuti, pubblichiamo libri scritti da autori professionali o semi-professionali che hanno scritto materiale per i giochi della Chaosium, della Mongoose o della Issaries. Quest’anno per esempio usciamo con tre titoli scritti da Charles Green, che i fan dei giochi su Elric probabilmente ricorderanno. Tre titoli per tre sistemi diversi, giusto per chiarire che il Basic Role Playing non ce lo siamo sposato.

Ciro Alessandro Sacco: Di che titoli si tratta?

Paolo Guccione: Il primo è Dragon Lines, un supplemento al Basic Role Playing sulle arti marziali, in stile film di Ang Lee piuttosto che arti marziali realistiche. Un gioco veramente “smodato” che già fa parlare di sé a due settimane dalla sua uscita. Il secondo è un gioco di investigazione paranormale in cui gli investigatori stessi sono paranormali – pensate alla serie televisiva Angel – scritto con il motore di gioco HeroQuest creato da Robin Laws – che annunceremo questo mese. Il terzo è ancora top secret.

Ciro Alessandro Sacco: Avete in programma qualche prodotto legato a Il Richiamo di Cthulhu e magari espansioni di Rome?

Paolo Guccione: Nulla su Il Richiamo di Cthulhu per ora, per un’espansione di Rome attendiamo il 2011.

A proposito dell'autore

Lettori, aiutatemi. La redazione che dovrei coordinare, da oltre 10 anni mi tiene in ostaggio! Mi fa scherzi cattivi, sono vittima di bullismo e vengo preso a pizze quotidianamente! Non so a chi altro rivolgermi! Aiutatemi!

Post correlati

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.