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Mi è sempre piaciuto leggere fanfiction e piccoli racconti, sia in italiano che in lingua straniera; alcuni purtroppo sapevano di “già letto”, avevano trame e dialoghi insipidi o peggio ancora sfidavano in ogni modo i limiti imposti dalla grammatica. Ma altre opere sono state in grado di sorprendermi e toccare il cuore come dei veri e propri capolavori letterari.
Per questo motivo ho sempre adorato le iniziative per promuovere gli autori esordienti, specialmente se queste vengono dalla nostra Italia.
Tempo fa sempre su GDRItalia ho presentato i concorsi letterari creati dalla collaborazione tra Limana Umanita (gli editori di Project H.O.P.E., Brass Age e War of Wonders) e l’agenzia di consulenze editoriali Scriptorama, dai quali sono nate delle bellissime antologie di racconti a tema;  oggi sono felice di portare su questa rubrica la loro ultima idea: Strani Segni.
Questo blog/portale funge da motore per un “gioco letterario” in cui ciascun autore può partecipare a questo progetto di scrittura collettiva i cui migliori archi narrativi verranno poi pubblicati in formato e-book.

Per tutte le informazioni sul progetto vi rimando alla pagina ufficiale del blog

Ho avuto il piacere di intervistare uno dei principali ideatori del progetto, Luca Pantanetti dell’agenzia Scriptorama, durante la quale ho investigato sul passato, presente e futuro di Strani Segni.

Strani Segni

Il logo di strani segni, usato anche come spunto per l’inizio della narrazione

– Una cosa che incuriosisce noi giocatori di ruolo è il connubio tra Limana Umanita e Scriptorama: come nasce questa collaborazione tra un editore di giochi di ruolo e un’agenzia letteraria?

LP: Tutto è nato con il primo concorso letterario, I Mondi del Fantasy; cercavamo qualcuno che collaborasse con noi per la realizzazione e visto che tra le mie passioni c’è il gioco di ruolo, mentre lo staff di Limana è appassionato di letteratura Fantasy, abbiamo pensato di presentare a loro la proposta; anche se fino a quel momento avevano pubblicato solo materiale ludico era già nelle loro corde l’idea di aprirsi alla letteratura, soprattutto per un progetto mentalmente molto aperto che non si limitava a una sola branca del fantasy, ma cercava di abbracciarle tutte. In generale è stato un vero e proprio incontro di intenti che ha portato a una collaborazione sempre più stretta da cui sono nate le varie edizioni dei concorsi letterari: I Mondi del Fantasy, Pirati!, Macchine e l’imminente Time Warp.

– Trovo curioso che non abbiate mai aperto una pagina, come fanno molte case editrici, intitolata “inviaci i tuoi racconti” o qualcosa di simile.

LP: Non abbiamo mai voluto aprire niente del genere; la nostra idea è quella di una selezione veicolata dai concorsi letterari o dalle varie iniziative. Ci piace prima conoscere gli autori mentre si mettono in gioco nei concorsi o con questo blog letterario, per poi contattare le persone che ci convincono e in cui crediamo davvero chiedendo loro se hanno romanzi o racconti da presentarci; con questo metodo puntiamo ad ampliare presto il nostro catalogo (inizialmente composto da sole antologie) con romanzi di autori esordienti.

– Ci hai raccontato dei concorsi letterari, parliamo ora della novità: come nasce Strani Segni?

LP: Anche Strani Segni nasce dalla voglia di creare un’iniziativa letteraria aperta a tutti, per poter raggiungere tutti gli scrittori là fuori attraverso uno stimolo diverso dal solito, presentato come un gioco collaborativo in cui oltre che scrivere ci si possa anche divertire; si partecipa ovviamente a titolo individuale, ma è importante tenere sempre d’occhio quello che scrivono gli altri partecipanti, creando la possibilità di intrecciare i vari archi narrativi e l’opportunità di scambiare imput e fonti di ispirazione tra i vari autori. Se la collaborazione tra alcuni di loro funzionasse bene, si potrebbe col tempo trovare una direzione comune per alcune di queste storie.
Il mezzo su cui si svolge Strani Segni è esclusivamente il blog, quindi ci troviamo di fronte a una derivazione della cosiddetta blog novel, nata da numerose esperienze sviluppatesi all’estero ma che sta prendendo piede anche in Italia. Quello che chiediamo ai partecipanti è di creare un personaggio possibilmente simile a loro e di portarlo in vita, raccontando la storia di una persona comune che si risveglia con un superpotere; questo non sarà un evento sempre felice, poichè parte del gioco è doverlo controllare e nascondere a chi sta vicino ai personaggi.

– Da quello che vedo sul blog mi sembra che abbiate avuto un buon primo approccio con gli autori; ci puoi dire qualcosa sull’attuale affluenza?

LP: Per ora i partecipanti attivi sono cira una ventina; ci sono però altre persone che si sono iscritte ma stanno aspettando il momento giusto per inserirsi o che il loro primo pezzo venga moderato, visto che non vogliamo che il blog sia un veicolo di contenuti offensivi o pubblicitari; questo ovviamente richiede da parte nostra un lavoro di moderazione dei contenuti, sempre nel rispetto della fantasia degli autori. Siamo semre disponibili poi a contattare gli autori che non hanno colto appieno lo spirito del gioco e che rischierebbero di portare troppo fuori strada dalla narrazione proposta, aiutandoli a rientrare nel tracciato proposto dal gioco collaborativo senza che si sentano esclusi, invogliandoli invece a presentare le proprie idee in modo che siano di piacevole lettura a tutti gli altri utenti del blog.

– Molte persone pensano che un blog di questo tipo si gestisca praticamente da solo; immagino invece che la gestione di questo progetto richieda costantemente tempo e risorse. In quanti siete e quanto tempo dedicate a Strani Segni?

LP: Molto lavoro al momento viene speso soprattutto per diffondere e far conoscere il progetto, in particolar modo attraverso i social; al di là di questo elemento e vista l’attuale partecipazione, dedichiamo cira 2 o 3 ore al giorno per la gestione, ma ci aspettiamo che con l’arrivo di nuovi autori ci sarà da lavorare molto di più per seguire il tutto (gestione del sito e delle pagine social, moderazione, contatto con gli autori e via dicendo).

– Per il futuro avete intenzione di inserire delle novità oppure preferite che le storie continuino a svilupparsi in autonomia?

LP: Vogliamo lasciare la più ampia libertà possibile agli autori e siamo quasi sicuri che saranno loro stessi a presentare idee così appetibili da spingere altri partecipanti a farle proprie. Noi abbiamo dato l’incipit con l’idea dello “strano segno”, ma quello era solo la premessa e sono stati gli stessi autori a diffondere le novità, come quella degli effetti collaterali di alcuni superpoteri o i metodi per nasconderli agli altri. Ci sono alcuni autori (ce lo auspicavamo e siamo contenti che stia succedendo davvero) che si stanno al momento organizzando per creare dei “post a quattro mani” in cui i relativi personaggi si incontrano e condividono qualche avventura assieme; noi non abbiamo voluto dare dei paletti ma sono gli stessi autori a lanciare proposte e creare dei “fili conduttori” che vengono abbracciati da altri partecipanti.

Sono rimasto molto colpito sia dall’idea che dalla dedizione degli organizzatori per questo progetto e sicuramente continuerò a seguire (e perchè no, più avanti se avrò il tempo proverò a partecipare) lo sviluppo di questo fantastico gioco letterario.

Se tra voi c’è qualche aspirante scrittore non sia timido e si lanci nell’impresa, sono ansioso di leggervi!

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