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La Fucina dei Mondi: Dead Space

intro

<<Nello spazio nessuno può sentirti urlare>>. Così recitava la tagline del film “Alien” del regista Ridley Scott nel lontano 1979. Voi preparatevi ad infrangere questa regola! Nell’ambientazione che andremo a prendere in esame infatti, le grida dei vostri personaggi dovranno diventare la colonna sonora dell’intera campagna! Lasciate che l’universo diventi ancor più oscuro.

Prefazione:

Dead Space fa la sua prima apparizione nel 2007 come survival horror di stampo fantascientifico e attinge a piene mani dalle tematiche e dalle strutture iconografiche che abbiamo imparato a conoscere in capolavori cinematografici come il già citato Alien e Blade Runner. Abbiamo quindi a che fare con un tipo di tecnologia imponente e monumentaria che tuttavia non contribuisce a farci sentire più forti e sicuri, anzi alimenta il nostro senso di impotenza e di solitudine. Le strutture sembrano schiacciarci, incombono su di noi costipandoci all’ interno di stretti e oscuri condotti. Intorno a noi c’è solo metallo, onnipresente , duro, freddo. Cerchiamo di inondare di luce mondi in cui dominano le tenebre, senza accorgerci di quanto illusorio sia questo nostro potere, perché quello che emerge dal buio sono solamente delle ombre ancor più nere e spaventose.

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La storia (spoiler):

In un futuro molto lontano, la razza umana ha conquistato lo spazio. La tecnologia permette ora ai terrestri non solo di viaggiare nelle immensità dell’ universo, ma soprattutto di poter utilizzare a scopo commerciale tutte quelle risorse racchiuse all’ interno di lune, pianeti e satelliti.

Il lavoro di estrazione viene effettuato da enormi astronavi, in grado all’ occorrenza di poter arrivare a distruggere un intero pianeta, su cui abitano un gran numero di individui. Un apparente guasto ad una di queste stazioni (la Ishimura), richiede l’intervento di una squadra di supporto ed è cosi che facciamo la conoscenza del nostro protagonista, l’ingegnere minerario Isaac Clarke. Isaac decide di partecipare alla missione visto il suo diretto coinvolgimento emotivo, sulla Ishimura infatti presta servizio la sua amata Nicole, con cui vorrebbe riappacificarsi. Ma quello che lo attende su Aegis VII, il sito di estrazione, non è un banale incidente ma l’inizio di un incubo insanguinato. La stazione infatti è sotto il pesante attacco di terrificanti e ripugnanti creature antropomorfe dall’inaudita ferocia. Questi esseri, che prendono il nome di “Necromorfi”, non sono altro che  i cadaveri contaminati dell’equipaggio dell’ astronave, necromorfo-2I corpi corrotti diventano orribile e deformi, tanto che l’unico modo per distruggere tali entità e quello, letteralmente, di smembrarli. Separato dal resto della squadra e privato della propria astronave Isaac dovrà cercare di sopravvivere ai continui assalti, cercando al contempo una via di fuga. Solo e disperato scoprirà cosa realmente è successo sul pianeta e all’equipaggio della nave Ishimura.

Sul pianeta è stato rinvenuto un manufatto denominato “il Marchio”, l’oggetto, che possiede una volontà o meglio una “mente”, ha scatenato la sua furia quando è stato estratto dal proprio pianeta. Una setta di invasati, appartenenti alla “Chiesa di Unitology” infatti, ritiene che “il Marchio” sia uno degli strumenti utilizzati da “Dio” per intervenire sul creato e ha deciso di appropriarsi della reliquia utilizzandola per i propri fini. A sua difesa l’enorme creazione schiera le brutali orde di Necromorfi, che ingrossano continuamente le loro fila integrandosi ai caduti, ma soprattutto entra all’interno della psiche umana, portandola alla soglia della più folle pazzia.Marchio

Isaac riuscirà a resistere fino alla fine, riportando il monolite al suo luogo d’origine, ma solo per scoprire che in realtà ciò che ha di fronte è solamente una copia costruita dall’uomo sulla base del vero “Marchio”, rinvenuto due secoli prima proprio sulla Terra. Dopo innumerevoli combattimenti al limite della sopravvivenza, l’incontro con mostri enormi, gli inganni e i tranelli dei membri di Unitology e la scoperta che Nicole è solamente un fantasma evocato dal terribile manufatto, il nostro eroe abbandona il pianeta lasciandoci senza risposta sulla sua salvezza fisica e soprattutto mentale.

Dopo tre anni di oblio, lo ritroviamo infine all’interno del reparto psichiatrico di una stazione spaziale, ancora sconvolto, Isaac si troverà nuovamente a fronteggiare gi influssi malvagi  e le terribili creature incontrate su Aegis VII, costretto ad una nuova Odissea di orrori e fughe. Il potere del Marchio diventa sempre più forte, e talmente vasto da poter ricoprire l’intero universo.

Questi in sostanza sono i primi due capitoli della saga ludica di Dead Space, in attesa dell’arrivo del terzo episodio di prossima uscita.

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Consigli per avventure:

Per iniziar prendiamo in considerazione l’idea del “Tempo”, Dead Space è ambientato nel futuro, all’incirca nel  2500, questo ci lascia un ampio margine di vantaggio con cui lavorare. Ad esempio si potrebbero sviluppare campagne in parallelo che ci mostrano il ritrovamento del Marchio originale e i suoi consecutivi effetti nel tempo fino ad arrivare al nostro quando .

Pensiamo poi allo sviluppo tecnologico, 500 anni o più di scoperte e innovazioni sono in grado di alimentare la nostra fantasia in maniera esponenziale. Fermiamoci solamente un istante a riflettere su tutte una serie di mezzi, armi ed equipaggiamenti che finora abbiamo solamente immaginato, visto o letto all’interno di un qualsiasi ambito fantascientifico: dalle modalità stealt ai raggi laser, dagli incrementa tori di prestazioni all’ingegneria genetica… insomma chi può dire quali progressi sono stati fatti dal genere umano? Solamente noi è ovvio!

Abbiamo poi gli ambienti: insediamenti umani grandi come città, stazioni spaziali ma anche nuovi sistemi planetari e mondi, ordini sociali e politici, militari e religiosi. Il progresso influenza anche e soprattutto la società.

Per ultimo abbiamo la “Mente”. L’influenza del Marchio intacca anche il nostro inconscio, chi ci dice che quello che vediamo o che le persone con cui interagiamo non sono altro che i riflessi delle nostre paure, dei nostri errori o dl nostro passato? Cosa è vero e cosa è falso? Chi vivo e chi morto? Potremmo scoprirlo solo troppo tardi, quando la verità, affilata come una lama ci si conficca nella schiena.

Di carne al fuoco (soprattutto quella dei nostri avventurieri), ce ne è in abbondanza!

Manuali di gioco:

Mondo di tenebra: con un po’ di pratica si potrebbero adattar le capacità espresse nel gioco con quelle ad oggi possibili grazie ad innesti o attrezzature tecnologiche, inoltre le capacità del Marchio e dei suoi figli ben si addicono ai poteri, ad esempio, delle creature ch si trovano al di là del velo. Ma questa è solo la punta dell’iceberg.

D20 system : con un riguardo particolare al Richiamo di Chtulhu, visto il particolare interesse al lato predominante della follia e dei suoi effetti.

Destino oscuro: Solo una parola, Ideale!

Non mi resta che augurarvi un buon gioco!

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