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Angeli
Traduzione a cura di dndworld.it, traduzione autorizzata ma NON ufficiale

La scorsa settimana abbiamo introdotto i diavoli; questa volta vogliamo dare un’occhiata agli angeli. Abbiamo chiesto a Jennifer Clarke Wilkes della Ricerca e Sviluppo quali sono le differenze nella 4° Edizione, sia per quanto riguarda il loro aspetto che la storia.

Ecco la sua risposta:


Quand’è l’ultima volta in cui il tuo gruppo ha incontrato un angelo? Probabilmente per molti giocatori la risposta è “mai”. Anche l’ultimo di loro, il deva astrale, è un avversario molto potente e, certo, c’è quel piccolo problema che è una creatura buona-con-la-B-maiuscola. I personaggi di D&D si suppone siano eroi e gli eroi non combattono i buoni, vero?
Non solo angeli, ma anche una grande varietà di altri servi divini buoni popolavano la Grande Ruota nelle edizioni precedenti. Una necessità di simmetria ha prodotto un Piano Esterno per ogni allineamento, e quindi tutti gli abitanti dell’allineamento corrispondente. Così, gli arconti erano legali buoni, i guardinal erano neutrali buoni e gli eladrin erano caotici buoni (di fatto fino alla edizione 3.5 del Manuale dei Mostri, la parola “angelo” non compariva nel gioco.)

All’opposto, gli dei malvagi erano serviti da… nessuno. Certo c’erano demoni e diavoli, ma avevano i loro impegni e facevano poca attenzione a che cosa gli dei stessero facendo, fossero essi buoni o malvagi. Questo lasciava gli dei malvagi con gruppi assortiti di seguaci e cultisti, a meno che non facessero alleanze con le creature demoniache. Chi o cosa si sarebbe opposto agli avventurieri che osassero disturbare Hextor o Vecna a casa loro? Le creature malvage potrebbero vivere nel Pandemonium, ma non avrebbero nulla a che fare con Erythnul. In modo strano, questo sistema significava che un signore dei demoni come Orcus o un arcidiavolo come Asmodeus potevano raccogleire un esercito di servitori e rappresentare di fatto una sfida maggiore per personaggi di alto livello che non gli dei. C’era qualcosa di sbagliato in questo quadro.

Ripensando alcuni dei mostri caratterizzanti del gioco di D&D è andato daccordo a perfezione con un nostro intento di rinnovare l’ambientazione, oltre che le meccaniche di gioco, per massimizzare la giocabilità e il divertimento. Uno degli obiettivi dello sviluppo dei mostri per la nuova edizione era di distinguere meglio i gruppi di mostri. Tutte quelle varianti di bontà non facevano abbastanza per identificare con chiarezza i vari servitori del bene, né queste creature rispecchiavano i prinicpi specifici nell ostesso modo in cui i diversi malvagi spesso facevano. Abbiamo deciso che ogni dio ha bisogno dei suoi servitori e scegliere gli angeli per questo ruolo è sembrato logico. (I demoni e i diavoli possono ancora funzionare come dei malvagi, ma non li servono.)

Rimuovere le restrizioni di allineamento per gli angeli ha consentito di dare loro nuovi ruoli. La parola “angelo” singifica “messaggero”: perché uno di loro non può portare un messaggio di guerra, dolore o vendetta, oltre che quelli di speranza e protezione? (E, certo, coccole). Un dio di un generico allineamento buono potrebbe avere bisogno di un angelo per portare la morte ai suoi nemici; un dio malvagio potrebbe avere bisogno di un inviato per ispirare lealtà e coraggio. Ora un angelo può condurre gli eserciti di una qualsiasi divinità, sia di angeli minori, di creature immortali o di potenti mortali, e può difendere la volontà del suo dio negli altri reami. Gli angeli più deboli sono mostri di livello eroico, adatti come guardiani di templi e comandanti di mortali. I più potenti sono sfide importanti a livello esemplare o epico e stanno a fianco della loro divinità (Lungo la strada, alcune creature che erano di tipo angelico hanno cambiato la loro natura, come gli eladrin, che sono ora i signori delle Feywild).

Il cambio della natura degli angeli ha anche aperto la strada a un loro cambio di aspetto. Gli angeli sono diventati meno umanoidi nell’aspetto, più simili a personificazioni imparziali del potere dell’immortale. Sono privi di faccia, a volte in forme metalliche o simili a pietra, usciti dall’essenza Astrale. Non ci sono aloni qui: questi sono esseri creati per uno scopo, piuttosto che immagini antropomorfe di conforto e purezza. Sono senza pietà e inflessibili, e il loro nuovo look rispecchia questo aspetto.
–Jennifer Clarke Wilkes

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Molte divinità hanno servitori angeli. Anche se il loro aspetto può variare, tutti gli angeli sono vagamente umanoidi come forma, con caratteristiche maschili o femminili e con la parte bassa del corpo che muta in energia.

Gli angeli esistono come espressioni del Mare Astrale, energia senziente in forma umanoide. Di solito servono gli dei e alcuni ritengono che gli dei li abbiano creati. In realtà gli angeli sono potenti creature astrali apparse durante i primi attimi della creazione del Mare Astrale. Gli angeli hanno diverse vocazioni; sono letteralmnte manifestazioni delle vocazioni celestiali. Forse sono state le necessità degli dei a far uscire dalla materia astrale gli angeli, ma di sicuro non è stato un atto di creazione conscio. Durante le grandi guerre tra gli dei e i primoridali, gli angeli si sono offerti come guerrieri agli dei che meglio rispecchiassero la loro vocazione e oggi continuano ad agire come forze mercenarie per chiunque voglia pagare il loro prezzo, sia esso in ricchezza, potere o una causa che vale la loro attenzione.

Gli angeli sono molto più coinvolti nel mondo e negli altri piani che non gli dei e gli esarchi. Agiscono sia apertamente che in segreto, spesso agendo come emissari, generali e anche assassini.

Angelo del Valore

Gli Angeli del valore, sebbene coraggiosi e fieri, sono i più deboli e i più numerosi chiamati a servire una specifica divinità.

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Angelo della Vendetta

Gli Angeli della vendetta colpiscono chi fa un torto ad una divinità. Essi puniscono anche i tradimenti e i fallimenti dei devoti.

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Tattiche dell’Angelo della Vendetta
Un angelo della vendetta si concentra su un solo bersaglio. Evoca il suo segno della vendetta all’inizio della battaglia, quindi is teletrasporta vicino al bersaglio e spende un punto azione per usare il doppio attacco contro il nemico. L’Angelo prosegue il suo instancabile inseguimento del bersaglio, prestando poca attenzione a cosa accade attorno.

Conoscenze sull’Angelo della Vendetta
Un personaggio conosce le seguenti informazioni con un tiro di Religioni.

CD 20: Le divinità mandano gli Angeli della vendetta per puniro coloro che le sfidano o fanno arabbiare. Un dio potrebbe anche mandare un Angelo della vendetta per mettere alla prova una persona che rischia di andare fuori dal cammino prescritto dalla divinità, e in questo caso l’Angelo non mostra nessuna pietà per il fallimento.
CD 25: Membri influenti del clero usano un rituale per richiamare l’ira della loro divinità in forma di una di questi Angeli.

Gruppi di incontro
Gli Angeli della vendetta appaiono da soli o in due, a volte aiutati da Angeli del valore o da Angeli della battaglia.

Incontro Livello 19 (PX 13,600)
2 Angeli della vendetta (livello 19 bruti di elite)
5 legionari Angeli del valore (livello 21 seguaci)


Tradotto da: khandra [dndworld.it](pubblicato qui)
Fonte: Excerpts: Angels (richiede login a D&D Insider, registrazione gratuita.)

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