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FONTE DI POTERE
Risorsa di potere Marziale
Di Mike Mearls – Traduzione a cura dello staff Traduttori di GdrItalia, traduzione Autorizzata ma NON Ufficiale
Illustrazioni di David Griffith


La serie di articoli Design & Development ha primeggiato sul sito web di D&D fin dal Settembre del 2005, e da allora è stata un elemento fisso. Con l’avvicinarsi della 4a Edizione, e con i nostri creativi e sviluppatori focalizzati sulla nuova edizione, questa colonna sarà la fonte principale per i servizi sulla 4a Edizione. Non solo vi forniremo scorci su cosa sarà, ma anche il “come” e il “perché”.

Tenete a mente che il gioco è ancora in uno stadio preliminare molto fluido, con il nostro staff di creativi e sviluppatori ancora al lavoro sulle rifiniture. State dando uno sguardo dietro le quinte dello sviluppo in corso di un gioco, quindi divertitevi, e sentitevi liberi di mandare i vostri pareri a: dndinsider@wizards.com.

NdX: I termini tecnici qui usati e le loro traduzioni potrebbero non corrispondere a quelle del prodotto finito.


Le fonti di potere sono una rilevante parte della Quarta Edizione. Rispondono alla domanda “Come fa il tuo personaggio a fare quello che fa?” I maghi si rifanno alla magia arcana. Paladini e Chierici si basano, invece, al potere dei loro Dei. Poni la stessa domanda ad un guerriero od ad un ladro, e la risposta diventerà più complicata. Cosa fa la differenza di un guerriero che si avventura nella tana di un drago, dalla milizia del villaggio locale? In un mondo di potenti dei e di sconfinata magia, cosa traccia la linea di separazione tra un ragazzo medio con una spada e un guerriero?

Nella Quarta Edizione, la fonte di potere marziale dà una risposta. Alcune persone, attraverso un continuo esercizio, passione, o solo per una semplice e pura resistenza, si distinguono dalla massa. Un guerriero potrebbe camminare nella tana di un drago, senza alcun nobile senso del dovere o per l’egoista desiderio di dimostrare che egli è più forte di un vile vigliacco. Egli manca dell’abilità di controllare la magia arcana, o della fede necessaria per ottenere il potere dagli dei. Invece, possiede la sua resistenza, autodisciplina, ed estrema padronanza delle sue abilità di combattimento. Altri personaggi cercano di manipolare entità od energie da altri piani. Un personaggio marziale cerca di padroneggiare le sue capacità potenziali – per convertirle in una padronanza piena di una forma di combattimento.

Un personaggio marziale è molto simile ad un atleta di classe mondiale. Uno scattista olimpionico non possiede muscoli speciali o abilità sovrannaturali. Attraverso un connubio di talento innato e di continuo esercizio, si spinge ad ottenere una velocità che nessun altro umano può ottenere. Allo stesso modo, un guerriero accumula abilità con le armi ed armature, che si elevano oltre le tipiche capacità di una persona. Come un atleta allenato, un guerriero si basa sulla sua profonda conoscenza, su un inflessibile esercizio, e su una altissima concentrazione. Il potenziale non è condizione necessaria e sufficiente; il mondo dello sport è pieno di persone talentuose che hanno fallito nell’applicarsi, così come di individui limitati fisicamente che sfruttano una combinazione di impegno e furbizia per mettere fuori gioco gli avversari. Un personaggio marziale trae la sua forza da dentro di sé.

Tradotto in termini più semplici e descrittivi, l’analogia tra il personaggio e l’atleta marziale guida il modo in cui i personaggi marziali si spingono oltre il limite. Ai bassi livelli, i personaggi marziali hanno abilità di grande effetto, ma non allungano i confini di cosa è possibile e di cosa non è possibile. Solo ai più alti livelli vedremo personaggi marziali rasentare azioni praticamente impossibili di agilità e forza, attuabili sono nei racconti.

Le armi, e il modo in cui i guerrieri le usano, forniscono un’idea del loro ruolo. Un abile alabardiere può colpire un avversario con la lama e ruotare l’arma per colpire con l’elsa un secondo rivale. Un guerriero con una spada lunga può disarmare un suo rivale con un agile movimento di polso, mentre la battaglia infuria ed un’ascia cozza contro degli scudi, contro l’ armatura, e contro le ossa. Lo schema per le manovre di un guerriero si rivela guardando le armi, immaginando come un guerriero possa usarne una, e decidendo sugli effetti speciali che sembrano fighi per l’arma, e che si dimostrano utili per la classe. Controlla l’articolo Guerriero: Una scelta d’armi, per maggiori informazioni su tale concetto.

I ladri hanno con le abilità un rapporto simile a quello che lega i guerrieri alle armi. Un agile ladro effettuerà un’acrobazia in aria per atterrare alle spalle di un ogre, mentre uno carismatico distrarrà il nemico, facendogli volgere lo sguardo lontano da lui, per poi sferrargli un colpo letale con il suo pugnale. Dato che i guerrieri sfruttano le armi più di ogni altro tipo di personaggio, i ladri spingono le proprie abilità oltre i confini che delimitano gli altri PG.

La fonte di potere marziale, indi, si basa sull’apprendere risorse ed abilità che sono sottoposte a chiari limiti per le altre classi, e nel oltrepassare tali limiti attraverso concentrazione, allenamento, e talento.


Riguardo all’Autore
Mike Mearls, può essere incontrato solo in luoghi sotterranei, poiché detesta la luce del sole. E’ incredibilmente malvagio e considera buona parte dell’umanità (e i suoi parenti) come bestiame da cui nutrirsi. Parla sono nel proprio linguaggio arcano, e in poche altre misteriose lingue – le quali provengono da terribili razze che dimorano nelle regioni del mondo sotterraneo, più lontano di quanto l’umanità si sia mai avventurata.

Tradotto da: darkdrow [Staff Traduttori GdRItalia]
Fonte: Power Source (richiede login a D&D Insider, registrazione gratuita)

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