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“Tutti insieme. Tutti alla stessa ora. Per leggere narrare cantare ascoltare storie di lavoro”. È lo slogan con cui Vincenzo Moretti, insegnante, e Alessio Strazzullo, regista, hanno lanciato un anno fa un’idea che poi è diventata virale: quella di donne e uomini di ogni età che, in tutta Italia, si ritrovano il 30 aprile a partire dalle 20:30 per leggere, ascoltare o cantare storie di lavoro. È “La notte del lavoro narrato”, una notte di cultura nella cui realizzazione si sono poi aggregati molti altri.

HoldSomeoneLiable1Quest’anno nel progetto è stata coinvolta anche la compagnia Cicuta, che normalmente si occupa in maniera originale e innovativa di murder party e cene con delitto: degno di nota tra gli altri il “delitto al museo” De Gloria Mutinae che è stato organizzato, nell’ambito delle iniziative collaterali a Play, il 29 marzo e 4 aprile scorsi al Lapidario Romano di Modena, un bell’evento in cui gli attori interpretavano fantasmi di antichi modenesi del I secolo dopo Cristo che, tormentati da un omicidio insoluto, si aggiravano tra le loro autentiche pietre tombali.

Tornando al 30 aprile, con la collaborazione di Officina Emilia e su iniziativa di Lorenzo Trenti (organizzatore capo del prossimo Larp Symposium e da tempo sostenitore della necessità, per la scena di role-playing italiana, di “sporcarsi le mani” contaminandosi in contesti culturali) la compagnia Cicuta ha partecipato alle iniziative modenesi per “La notte del lavoro narrato” portando in scena un gioco d’interpretazione al quale il pubblico ha potuto assistere attraverso una parete trasparente. Si tratta di Hold Someone Liable (Trova un responsabile), scenario jeepform del tedesco Florian Berger, ambientato in una grande multinazionale che effettua un’indiscriminata riduzione del personale, provocando così il rapimento di un manager da parte dei dipendenti che ha ricevuto l’incarico di licenziare.

HoldSomeoneLiable4Di scena in scena, i partecipanti improvvisano le reazioni e le storie personali di queste persone. Il ruolo del manager viene svolto a rotazione da tutti, quindi il suo interprete cambia continuamente: per renderlo riconoscibile, gli si fa indossare una cravatta per la durata della scena. Hold Someone Liable è un gioco che affronta tematiche serie e che non prevede un “vincitore”: vincono tutti se viene creata una bella storia che aiuti a vivere per qualche ora il punto di vista di chi perde il controllo su una parte importante della propria vita come il lavoro. L’evento si chiude con la fine dell’occupazione, la liberazione del manager e una serie di monologhi conclusivi in cui, come nella più pura tradizione jeepform, si racconta il punto di vista di ogni personaggio. Una bella iniziativa che ha permesso anche al mondo del gioco di dire la sua sul tema pressante del lavoro, o meglio della sua mancanza.

 

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