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L’annuncio del ritorno sul mercato di Dungeons&Dragons, dopo due anni di inattività e una quarta edizione riconosciuta come fallimentare, non poteva passare inosservato. La Paizo Publishing ha annunciato prontamente la pubblicazione nei prossimi mesi di tre tra i più promettenti supplementi di Pathfinder:

 

Advanced Class Guide

Advanced Class Guide, dal 14 agosto. Dieci nuove classi base, compreso lo swashbuckler, il combattente agile e veloce che fu apprezzatissimo quando apparve in D&D 3.5. Ovviamente non mancano nuovi talenti e privilegi di classe alternative per le classi già esistenti, incantesimi ed equipaggiamento, come da tradizione nei supplementi.

 

 

Technology Guide

Technology Guide, da agosto. Questo supplemento promette regole e spunti per introdurre in gioco tecnologia più o meno futuristica, come avvenne in passato per il D20 Modern. Impianti cibernetici, nanotecnologia, robot, armature potenziate e armi fantascientifiche. Sviluppato per potersi adattare al modulo di avventure Iron Gods e, ovviamente, per qualsiasi campagna.

 

 

L’unica immagine attualmente disponibile di Pathfinder Unchained

-Per aprile 2015 (giusto per mettere le mani avanti) è invece annunciata quella che si preannuncia essere la novità più intrigante: Pathfinder Unchained. La Paizo la presenta entusiasticamente come una raccolta di tutte le idee e regole alternative che volevano introdurre in Pathfinder e che poi vennero accantonate, allo scopo di non modificare troppo il regolamento di D&D 3.5 a cui volevano appoggiarsi.

Insomma, la versione Pathfinder di Unearthed Arcana, uscito in italiano come Arcani Rivelati, che all’epoca segnò un grande passo avanti nel regolamento di D&D.

 

 

 

Al di là dell’effettiva qualità che si riveleranno avere, è evidente che questi tre titoli hanno un forte impatto. Uno promette ancora più materiale di gioco (e per i giocatori, che da sempre sono quelli che vogliono più materiale, non per il master). Il secondo promette di implementare nel sistema D20 le meccaniche per inserire tecnologia e fantascienza, ovvero quello che si aspettano generazioni di giocatori di D&D da anni e anni (basti pensare all’illustre D20 Future o agli innumerevoli tentativi in svariati supplementi e articoli di Dragon). Il terzo, da come lo presenta entusiasticamente la Paizo, sarà il manuale di Pathfinder così come sarebbe dovuto essere secondo gli autori. E promette veramente di tutto:  una nuova gestione della magia, del combattimento  e degli oggetti magici. Anche qui la Paizo ha fatto tesoro delle richieste degli utenti, visto il grande successo ottenuto con i supplementi già usciti, che proponevano varianti del gioco. In sostanza, un nuovo Pathfinder presentato come “regole alternative”.

Insomma, sono a tutti gli effetti i supplementi che gran parte del pubblico di Pathfinder aspettava o sperava uscissero da molto tempo.

 

Non ci vuole molto per immaginare i motivi di questa strategia. Attualmente Pathfinder è di gran lunga il gioco di ruolo più diffuso sul mercato americano ed europeo. L’unico avversario ad avere una possibilità credibile di minare la sua posizione è proprio il nuovo Dungeons&Dragons, che all’epoca vendeva comunque più del primo.
Nel proporre la nuova incarnazione del gioco di ruolo più famoso del mondo, la Wizards of the Coast, per una volta, sembra aver imparato dagli errori passati. Le ultime due edizioni avevano ricevuto molte critiche riguardo all’eccessivo sbilanciamento del gioco verso il regolamento, lasciando scarso spazio al roleplay e all’interpretazione. Le immagini trapelate sembrano confermare un’inversione di tendenza e un “ritorno alle origini”, citando già nel manuale base personaggi come Artemis Entreri (amatissimo dai fan anche in Italia grazie ai romanzi di R.A.Salvatore) e gloriose ambientazioni di AD&D non più supportate da anni, come Ravenloft e Planescape.    Le aspettative sono più che buone, come si evince dal successo che sta avendo lo Starter Set su Amazon, ed è evidente che la nuova versione di D&D sia attesa con trepidazione da un gran numero di fan.

Dall’altra parte c’è Pathfinder: un gioco che ha dalla sua un regolamento collaudato, adattatosi nel tempo (il D20 System è comparso ben quindici anni fa proprio con D&D) e apprezzato dalla maggioranza dei giocatori. Logico quindi che la Paizo sfrutti i suoi punti di forza proponendo ulteriori ampliamenti e personalizzazione del regolamento più diffuso al mondo (e, per preannunciare un titolo con quasi un anno di anticipo, significa che vuole subito mettere sul campo ogni buona carta).

 

Per cui si preannuncia uno scontro tra titani. Da un lato Pathfinder, con le sue meccaniche e il vantaggio della posizione; dall’altro D&D, che controbatte con l’unico vantaggio che Pathfinder non può colmare: cioé quarant’anni di storia e ambientazioni alle spalle, che hanno lasciato un segno incancellabile nell’immaginario collettivo.

E, se questo gioverà al mercato, non importa chi vincerà: i giocatori ci guadagneranno comunque.

Pathfinder schiera i pezzi da novanta
95%Punteggio totale
Voti lettori: (3 Voti)
95%

A proposito dell'autore

Lavos-D è un illithid colmo di bontà e di dolcezza, che distilla interamente nei suoi favolosi dolci: per questo non gliene resta più quando scrive i suoi acidissimi articoli. Il suo motto è provare qualsiasi gioco esistente, sennò non lo si può criticare. Quando il suo eterno ruolo di master gli lascia tempo libero lavora a GdRITalia in veste plurima di pasticciere ufficiale, redattore, editor, (re)censore, traduttore in seconda e spalla comica a tempo perso. Da quando si è autoproclamato sommo sacerdote del Grande Cthulhu si è montato la testa e non ci si ragiona più.

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